GLI AVVENIMENTI NARRATI PROBABILMENTE NON COINCIDONO CON LA STORIA VERA E PROPRIA.
SIAMO QUI PER IMMAGINARE.Era la solita noiosa e spensierata giornata che ci spettava ogni giorno.
Mi svegliai presto e feci colazione da sola, come ogni mattina e mi diressi subito dopo nella mio
bungalow per prendere lo scudo, la spada e il resto.
Non feci neanche in tempo ad uscire dalla porta che mi ritrovai davanti una figura armata dirigere la sua spada sul mio braccio.
Feci in tempo a pararmi e da lì cominciò una vera e propria battaglia per il campo.
Misi a terra l'avversario e iniziai a esibire i miei trucchetti con la spada che avevo in mano.
Appena si rialzò continuammo, finché poi non caddi a terra io, come una stupida, dopo aver inciampato in una radice di un albero.
Non potevo perdere tempo e dovevo vedere soprattutto dove colpirla.
Vedevo sempre più vicina la mia faccia alla spada lucida e pesante dell'avversaria, ma studiando i suoi movimenti dopo anni di pratica feci in tempo, capendo la tecnica che stava utilizzando, a fare una capriola all'indietro per poi rialzarmi in piedi e disarmarla.
Annabeth:«Wow sorellina, complimenti» disse con il fiatone e il sudore che gli scendeva dalla fronte.
T/n:«Grazie...credo di aver capito il tuo schema di battaglia» dissi dandole una mano per alzarsi da terra.
Ah...giusto.
Non mi sono ancora presentata, io sono T/n e come credo avrete notato io sono la sorella minore di Annabeth e quindi una delle tante figlie di Atena, con l'unica eccezione che io sono l'ultima della lista. La più piccola.
Ho compiuto da poco sedici anni e ho dei capelli non troppo lunghi e mossi di colore nero, con qualche striscia di colore verde.
Sin da quando ero piccola ho vissuto con mio padre a Chicago, ma in quest'ultimo anno, a causa di vari problemi riscontrati con "il mondo divino" non ho avuto altra scelta che trasferirmi nel Campo Mezzosangue.
Qui però ho conosciuto e fatto amicizia con molte persone, tra cui mia sorella e i suoi due amici, che devo ammettere essere molto simpatici e avventurieri.
Annabeth infatti mi ha raccontato di tutte le loro avventure al di fuori del campo, e sinceramente li ammiro parecchio per il loro carattere. Non è da tutti uscire di nascosto da un campo e andare in città sapendo di riscontrare diversi pericoli.
Sto molto spesso con loro e mi trovo molto bene lo ammetto, ma ho bisogno di più.
Non so come spiegarvelo, ma manca qualcosa, o forse qualcuno.*ore 8:30*
Annabeth:«Ben svegliata T/n» disse porgendomi una tazza di cioccolata calda
T/n:«Grazie, ma come mai tutti qui?» dissi prendendo la tazza e avvolgerla con le mie mani per scaldarmi un po'.
Annabeth:«È arrivato un ragazzo nuovo»
T/n:«Ah...sappiamo chi è?»
Percy:«Dicono sia figlio di Ade»
T/n:«Oh, ciao Percy»
Percy mi sorrise e iniziò come noi a guardare dritto a se verso la direzione del nuovo ragazzo.
Aveva dei capelli scuri come la pece portati leggermente lunghi e dei grandi occhi marroni.
Aveva uno sguardo che parlava da se: era impaurito.
Vedevo che la gente andava sempre più vicina al ragazzo facendogli tante domande, forse troppe, e mi era accorta che questa cosa non gli piaceva molto, così mi feci largo fra la folla e decisi di prenderlo per un braccio e portarlo fuori dalla cerchia.
Subito dopo mi presentai
T/n:«Piacere..io mi chiamo T/n» dissi porgendogli una mano, che lui strinse con molta goffaggine per poi presentarsi a me dicendomi « piacere, io sono Nico. Ma qui sono tutti così...bruti?» disse ridendo
T/n:«Diciamo di si, qui la maggior parte delle persone è abituata a combattere ventiquattr'ore su ventiquattro»
Ci fu un attimo di silenzio misto ad un attimo di imbarazzo. Eravamo rimasti con le mani incollate le une sulle altre e con gli occhi che si perdevano in quelli dell'altro.
Percy:«Dai sloggiate, non c'è niente da vedere» disse alla folla che era rimasta nella stessa posizione di un attimo prima
Annabeth:«Ehm..ragazzi» disse mettendo poi una mano davanti alle nostre facce incantate
T/n:«Oh, si certo. Che ne dici di fare un giro per il campo?»
Lui annuii
Iniziai a camminare poco distante da lui.
Il silenzio prese possesso di noi, finché poi lui non lo ruppe con la sua voce roca
Nico:«Bene...e la restante parte?»
T/n:«Come scusa?»
Nico:«Hai detto che la maggior parte delle persone combattono, ma la restante parte che fa?» disse per poi iniziare a camminare verso un posto sconosciuto
T/n:«Oh, qui si fa di tutto, veramente di tutto..però devi sapere che massimo entro domani ti faranno impugnare una spada con la lama appena affilata»
Nico:«Questa cosa mi rallegra molto..» disse ironico per poi scoppiare in una risata contagiosa.
Ci scambiammo uno sguardo.
T/n:«Dai su..adesso segui me che ti faccio fare un giro turistico per il campo»
Nico:«Dopo di te» disse in modo galante per poi farmi passare.
Iniziai a camminare con il ragazzo che stava poco dietro di me con uno sguardo sognante diretto verso i vari ragazzi e la natura che ci circondava.
Ogni tanto lo vedevo girarsi verso la mia direzione, ma cercai di non farci caso.
T/n:«Come puoi vedere quest-»
Chirone:«Oh T/n...già stai facendo vedere il posto al nuovo arrivato?»
Nico:«Il mio nome è Nico» disse porgendo la mano al centauro che accettò subito
Chirone:«Lo so bene. T/n fallo entrare anche nel suo bungalow. Quello dietro l'albero di ciliegio» mi disse quasi nell'orecchio
T/n:«Perfetto»
Chirone:«Bene ragazzi..ci vediamo più tardi»
Appena Chirone se ne andò Nico mi sommerse con mille domande
Nico:«Chi è lui?»
T/n:«Chirone...sai qui gestisce tutto lui»
Nico annuii e disse «continuiamo?»
T/n:«Si certo...dunque ti stavo dicendo che questi sono i bungalow. Sono divisi a seconda del genitore da cui sei nato, che da quanto mi hanno riferito nel tuo caso è Ade»
Nico:«Tu invece?»
T/n:«Io sono figlia di Atena e mi trovo esattamente da quella parte» dissi indicandogli con la mano il punto in cui un attimo prima ci eravamo fermati.
Continuammo il percorso finché poi non ci fermammo sotto il ciliegio poco distante dal suo bungalow.
Iniziammo a guardare meravigliati la corsa dei centauri e i diversi aspetti della natura circostante.
Nico:«Wow»
T/n:«Già, wow»
Vidi il suo sguardo girarsi nella mia direzione e questa volta feci il suo stesso movimento.
Mi incatenai a quegli occhi scuri ma decisamente troppo belli.
Finché ad un certo punto proprio nel momento in cui il ragazzo si trovava veramente molto vicino a me decise di annullare le distanze con un bacio casto, ma allo stesso tempo pieno di sentimento.
Quando ci staccammo lui sorrise e subito dopo iniziammo a ridere.Fine
Spero ti sia piaciuto @giulia_diangelo