Devo ammettere che fino a qualche mese fa potevo dire di vivere una delle adolescenze più belle di tutti.
Avete presente quando trovate qualcuno di cui siete veramente innamorati, ma così tanto di fare pazzie con quella persona?
Vi sentite diversi.
Tutte quelle sensazioni una sopra l'altra, o meglio dire le farfalle nello stomaco.
Già, mi sentivo così una volta.
Mamma:«T/n sveglia!»
T/n:«Mhh» dissi con la faccia sotto il cuscino.
Mamma:«T/n devi andare a scuola!»
T/n:«Altri dieci minuti..» dissi in un modo incomprensibile.
Mamma:«T/n tra dieci minuti aprono scuola!»
Aprii all'istante gli occhi e corsi verso il bagno per lavarmi e cambiarmi.
Non mi truccai per niente e infine misi delle
PF flyers nere (per chi non sa che sono, sono delle scarpe principalmente usate da chi gioca a baseball e io le adoro. Se volete andare a vederle cercatele su internet)
Scesi di corsa e senza salutare nessuno chiusi la porta dietro di me.
Infine controllai l'orario e mi accorsi che in realtà ero pienamente in orario.
Mi girai verso la finestra e vidi mia madre con una tazza di caffè in mano e con l'altra che mi salutava fiera.
La guardai male e feci un finto sorriso per poi incamminarmi verso scuola.
Faceva sempre questo giochetto per farmi arrivare in orario a scuola.
Ero sul marciapiede quando all'improvviso sentii delle voci nella mia testa.
Misi le mani sulle orecchie, ma le voci sembravano diventare sempre più forti.
Non riesco a capire perché mi succede, so solo che è la decima volta in un mese che mi succede.
Non l'ho detto a nessuno, perché bhe, insomma, mi prenderebbero per matta, però vorrei che tutto ciò smettesse.
Avvolta nei miei pensieri non mi accorsi neanche di essere entrare a scuola e di stare davanti al mio armadietto.
Presi tutti i libri e mi girai per andare in classe.
Appena mi girai però mi scontrai con un ragazzo. Ci guardammo negli occhi.
Era lui.
Spalancai gli occhi.
Come era possibile.
Mi guardò normalmente, come se ci incontrassimo tutti i giorni.
Se ne andò sempre tenendo lo sguardo rivolto verso di me, finché poi non lo vidi girare l'angolo nel corridoio.
Mi diressi in classe ancora scioccata.
Mi misi seduta e aspettai l'arrivo del professore.
Entrò in classe e iniziò a spiegare, finché poi non venne interrotto dalla porta che si aprì e rivelò un ragazzo con un foglio in mano.
Credo che quest'anno sarà tutto molto movimentato.
Professore:«Oh, tu sei il nuovo studente»
Lui annuì.
Professore:«Bene ragazzi, lui è Theo Reaken e frequenterà con voi questo corso. Mettiti pure qui davanti per il momento»
Annuì e dopo avermi guardata un attimo si sedette al suo posto.
La lezione cominciò e io aspettavo solo che finisse. La odio come materia chimica.
Anche se devo ammettere che ho buoni voti.
Era passata mezz'ora e io stavo solamente aspettando il momento per uscire da quella classe. Ma improvvisamente sentii le voci.
Strano, due volte in un giorno non mi era mai successo. Istintivamente posai le mani sulle orecchie e mi piegai verso il banco.
Professore:«T/c tutto bene?»
Lo sentivo a malo pena, le uniche cose che sentivo chiaramente erano le voci di tante persone messe insieme, non capivo bene cosa dicessero, ma il mio unico istinto al momento era quello di urlare.
Così aprii la bocca, ma poi la sentii tapparsi da una mano. Non capii chi fu, ma prendendomi da sotto le ascelle mi portò fuori dalla classe fino ad arrivare fuori scuola.
Sentivo le voci sempre di più, e appena aprii gli occhi vidi Theo, Scott e Lydia.
Stavano parlando preoccupati ma non riuscivo per niente a capire cosa stessero dicendo.
Improvvisamente le voci smisero di parlare.
Mi sedetti e i ragazzi mi guardarono con un misto di preoccupazione e tristezza.
Mi rivolsi verso di loro.
T/n:«Cosa mi sta succedendo?...»Erano passate circa due settimane dall'accaduto, e Theo mi perseguitava perchè diceva "devo controllarti", okay che mi succedono cose strane, ma proprio lui?
Cerca sempre di parlarmi, ma possiamo dire che in qualche modo riesco sempre ad evitare i suoi discorsi.
Theo:«T/n possiamo parlare un attimo?» mi disse mentre mi stava accompagnando a casa.
T/n:«Di cosa vorresti parlare?» dissi facendo finta di niente.
Theo:«Lo sai...»
Lo guardai in modo strano.
Theo:«Non fare la finta tonta»
Da quella frase, mi sentii ferita.
T/n:«Senti, non sono stata io a mollarti.
Quindi se ho deciso di dimenticare è perchè voglio farlo, con te sono stata bene lo ammetto.
Grazie a te ho passato i momenti più belli della mia vita, ma allo stesso tempo ho passato anche i peggiori della mia vita»
Theo:«Io pensavo che..»
T/n:«Pensavi seriamente che cadessi di nuovo nella tua trappola?»
Theo:«Quale trappola?» disse facendo una faccia strana.
T/n:«Lasciamo perdere..» e cominciai di nuovo a camminare.
Lui mi stava dietro.
Arrivai infine davanti casa mia, ma lui mi fermò «perché fai così?»
Lo guardai ridendo..«veramente?»
Lui mi guardava e notavo dalla sua faccia che veramente non stava capendo niente.
T/n:«Mi hai semplicemente usata, come dovrei reagire? Già è tanto che in questi giorni ti sto parlando»
Theo:«Bhe, scusami se mi sto prendendo cura di te» disse alzando la voce.
T/n:«Nessuno ti ha mai chiesto una mano!» dissi all'ultimo urlando.
Fece una mezza risata e girò la testa indietro.
T/n:«Scusa, non volev..»
Theo:«Si, certo..» disse per poi andare dritto.
T/n:«Theo..» urlai.
Theo:«Lasciami in pace»
Sbuffai ed entrai in casa con quel misto di rabbia e rimorso.
Mi dispiaceva in realtà che avesse reagito così, anche perché lui si stava occupando di me, ma ecco non bisogna dimenticare che mi ha mollato e se n'è andato via quando stavamo insieme.
Già...Sono passati due mesi da quella discussione, e nessuno dei due si è rivolto più la parola, o se lo abbiamo fatto era solo per litigare.
Ogni tanto noto che lui mi guarda da lontano, ma nulla di che ecco.
Eppure mi fa male stargli così lontano.
Forse dovrei chiedergli scusa, ma non sono stata io la prima ad aver sbagliato.
Ho scoperto, o meglio mi hanno detto, che c'era un motivo del perché sentivo quelle voci, ebbene si, sono una banshee.
Non so se vederla come una cosa buona o meno, però ho un potere!
Appena me lo hanno detto in realtà ho sorriso, ho sempre sognato di avere dei poteri per aiutare il mondo.
Aspetta! Mi sono dimenticata di aggiungere anche il fatto che Theo si è fidanzato con una ragazza, in realtà non so come si chiama, ma sinceramente si vede che con lei con ci si trova molto bene.
Comunque non mi importa più niente...?Scott:«Dobbiamo decidere come muoverci»
Lydia:«E come?»
Theo:«Io direi di partire da qui, e attirare i cacciatori in questo punto qui» dissi indicando la mappa che avevamo davanti.
T/n:«Secondo me non si dovrebbe fare così»
Theo:«Possibile che non sei mai d'accordo con quello che dico?
Alzò la voce e io abbassai la testa.
Litigavamo molto spesso, ma ultimamente ogni volta che alzava la voce con me mi sentivo male.
Mi scese una lacrima.
Scott se ne accorse «io direi di ascoltarla»
Tirai su con il naso e iniziai.
T/n:«Sarebbe meglio passare da dietro e attendere che vadano via da lì, mentre qualcuno si mette da questa parte per tendergli la trappola»
Lydia:«Per me va bene»
Liam:«Si, potrebbe funzionare»
Attuammo il mio piano e ci divisero in gruppi per fare tutto.
Io, Liam e Theo eravamo insieme e la situazione che si era creata non era una delle migliori, infatti Liam ci aveva lasciati da soli per un attimo.
Bella come idea no?
T/n:«Come con la tua ragazza?»
Theo:«Ehm, bene si»
T/n:«Ok» dissi guardandomi intorno.
Theo:«Senti scusa per prima, non volevo farti stare così»
T/n:«Eppure lo hai fatto..»
Theo:«Tu pure ti comporti male con me»
T/n:«Si, ma io lo faccio per un motivo!»
Theo:«E sentiamo quale sarebbe?»
Rimasi in silenzio.
Theo:«Visto? Non lo sai neanche tu!»
Mi misi a piangere realmente questa volta.
T/n:«Mi hai mollato come una scema per poi andartene via e adesso tornare senza neanche degnarmi di una scusa. Mi aspettavo solo una parola da te, e adesso stai anche con quella e io cerco di fare la dura di convincermi che non ti ami più. Ma mi dispiace informarti che non è per niente così»
Rimase scioccato.
Arrivò Liam, mi asciugai le lacrime con una mano e feci un finto sorriso verso la sua direzione.
Theo era rimasto ancora senza parole, finché non sentì arrivare i cacciatori e si avvicinò verso di me e mi prese la mano.
Guardai prima le nostre mani unite e poi lui.
Appena alzai la testa vidi la sua figura avvicinarsi a me, un attimo dopo ci baciammo.
Quel momento tra tutti quelli che ho passato con lui è stato uno dei più magici.
Sorrisi e guardai avanti, subito dopo sentii un sussurro nel mio orecchio «scusa»Fine