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Chiudo la porta, di quella che è stata la mia casa, per l'ultima volta. Con un sospiro profondo rotto da un piccolo singhiozzo.

Moonlight, è ora mi chiama mio padre che è già al volante della sua macchina, una Volvo nera con i finestrini oscurati.

Non rispondo e mi avvio verso l'auto con passo lento, andando poi a sedermi sul sedile dietro, tra i miei fratelli.
Odio stare in macchina.
Odio stare dietro.
Odio il dover andare via.
Soffro il mal d'auto perciò devo sorbirmi le tre ore di macchina nel sedile centrale, per poter guardare la strada e non sentirmi male.
Josh mi mette un braccio attorno alle spalle, cercando di consolarmi.

Vedrai, andrà tutto bene

Ma io non riesco a credergli. La mia vita è stata appena stravolta con solo pochi giorni di preavviso.

Ho passato gli ultimi due giorni in forma di lupo, rifiutandomi persino di mangiare a tavola con i miei.
Mi sono accontentata di un capriolo e una lepre che ho cacciato personalmente.

Modestamente sono una fantastica cacciatrice. Ogni cosa che riguarda il mio essere lupo mi riesce bene, è la mia forma umana che mi tramuta in una perfetta incapace. Scoordinata, maldestra e socialmente disabile.

È a questo che penso adesso, mentre sono in macchina verso la mia nuova casa, nella mia nuova città. Non so tra quanto tempo potrò trasformarmi di nuovo e la cosa mi terrorizza. Già era un impresa per me andare in giro sotto forma di lupo, stando attenta a non essere vista da nessuno in un luogo dove non c'era anima viva, figuriamoci adesso che vado a stare in una città di licantropi che passano le loro giornate nei boschi. In più la paura di non riuscire a farmi delle amicizie. Non ho mai interagito con altri all'infuori della mia famiglia e di Luna. Non so come devo comportarmi.

Troveremo un modo mi rassicura mia sorella, come se mi avesse letto nel pensiero.

Lo spero.

***

Dopo quasi tre ore di viaggio, che ho passato nell'ansia più totale, vedo il cartello stradale che segna "Pitzville 7km" subito dopo seguito da un ponte che attraversa un fiume meraviglioso, circondato da enormi alberi secolari ai piedi di una foresta.

- Wow - sussurro.

I miei genitori si voltano a sorridermi.

- Vedrai, ti piacerà stare qui - dice mio padre, tornando a fissare la strada.

All'improvviso ci tagliano la strada tre lupi di grandi dimensioni, tutti di colori diversi. Uno rossiccio, uno bruno e l'altro color crema, con sfumature marroni. Mio padre inchioda imprecando e i miei fratelli si svegliano e si mettono sull'attenti, già pronti a trasformarsi.

Chi siete? Cosa fate qui? Ci chiedono i lupi in posizione di attacco.

Sono Alan Cooper, e questa è la mia famiglia risponde mio padre Alpha Blake ci sta aspettando.

I tre licantropi si guardano per un attimo e sicuramente staranno chiedendo conferma mentalmente al loro Alpha.

Dopo una manciata di secondi si fanno da parte e con un cenno del capo ci fanno segno di proseguire.

Arriviamo in quella che sarà la nostra nuova casa dopo altri quindici minuti in cui ho visto lupi di ogni genere e di ogni età giocare o parlare ai margini del bosco. Quanto li invidio, mi dispiace non poter essere come loro, libera di mostrarmi per ciò che sono senza aver paura di essere vista.

La nostra nuova casa è veramente bella. Si trova al margine di un bosco che deve essere antichissimo. Gli alberi più piccoli sono alti più di quindici metri ed è un tripudio di colori. Dal parcheggio riesco a vedere abeti, querce, pioppi e faggi.

La casa è prevalentemente in cemento, con ampie vetrate a specchio che riflettono i boschi alle mie spalle e la nostra macchina dalla quale scendiamo uno alla volta.

- Che te ne pare? - mi chiede Josh con una spallata scherzosa.

- Non sembra poi così male - ammetto mio malgrado.

L'interno della mia nuova casa è ampio e spazioso, in stile moderno. L'ingresso si affaccia su un ampio salone dove il colore dominante è il bianco del mobilio e il verde della foresta che si vede dalla vetrata.
In fondo al salone c'è una scalinata in cemento che porta al piano superiore.

"Se cadere da una scala in legno fa male, non mi voglio immaginare com'è finire col sedere sul cemento" pensa mio fratello ridendo.

Io gli lancio un occhiataccia.

- Benvenuti a casa Cooper! - cinguetta mia madre - Sistemate le vostre cose e preparatevi per uscire. Alpha Blake ci aspetta per cena! -.

Vado in camera mia trascinando la mia pesantissima valigia, perché si, per me una valigia di dieci chili è pesantissima. Non ho molto con me, alcuni vestiti e qualche ricordo.

La mia camera è grande e luminosa. Due delle quattro pareti sono di vetro, mentre le altre bianche. Una delle due pareti è per metà nascosta da un enorme letto king-size, bel cambiamento rispetto al mio vecchio letto a una piazza e mezzo. Dietro il letto si trova l'armadio, anche esso moderno, con una delle ante a specchio. L'altra parete è più spoglia, nel mezzo è appoggiata una scrivania bianca che si incastra direttamente nel muro. Due mensole attaccate alla parete sopra la scrivania sono piene di libri, da Harry Potter a Orgoglio e Pregiudizio. Sorrido subito, riconoscendo alcuni dei miei libri preferiti.

Sento bussare alla porta.

- Avanti -.

Mia mamma entra sorridendo, ma è un sorriso finto, preoccupato.

- Va tutto bene? Ti piace la tua stanza? -.

- Credo di si. Questa camera è bellissima, ma devo personalizzarla un po' - dico sedendomi sul letto.

- E tu come stai? - chiede sedendosi al mio fianco.

- Non lo so ancora - sospiro - Ma non ho altra scelta che abituarmi -.

- Questo è lo spirito giusto - scherza mia madre - lascia passare un po' di tempo, vedrai che andrà meglio.

Annuisco per tranquillizzarla, ma la realtà è che vorrei uscire, trasformarmi e correre via.

- Ti aiuto a sistemarti - dice mia madre prima di alzarsi e aprire la mia valigia.

I'M a WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora