Vago per i corridoi del castello in cerca di qualcosa per rilassarmi.
Ormai è mezz'ora che giro e credo di essermi persa al piano terra.Non sono mai stata in quest'ala del castello, i corridoi sono uno identico all'altro, non ci sono quadri alle pareti che possano aiutarmi ad orientarmi e l'unica luce che mi permette di vedere è rappresentata dalle flebili fiamme di qualche candela sparsa qua e là.
Ad un tratto sento un rumore di catene provenire da dietro una porta in acciaio. Il rumore sembra lontano e vicino al tempo stesso. Mi avvicino piano e appoggio un orecchio sulla fredda superficie. Sento di nuovo quel rumore e un ringhio spaventoso, che sembra provenire da un altra dimensione, appena oltre la porta.
Faccio un salto indietro dallo spavento e un forte odore di morte mi colpisce le narici.Qualcosa dentro di me mi dice di scappare il più lontano possibile da quel posto. Non ci penso due volte e corro via, sperando di ritrovare la strada dalla quale sono venuta.
Appena la luce torna ad illuminare lo spazio che mi circonda entro nella prima porta che vedo richiudendomela alle spalle. Mi appoggio contro di essa e chiudo gli occhi cercando di capire cosa diavolo potesse esserci la dentro e sento una voce davanti a me.
- Va tutto bene? -.
Apro gli occhi di scatto e scopro di essere in una stanza enorme. Le pareti sono interamente coperte di libri che sfiorano il soffitto e, al centro della stanza, stazionano sette poltrone disposte a cerchio intorno ad un tavolo di legno antico, le gambe del tavolo sono state scolpite con la forma di zampe di lupo.
Di fronte a me, una donna dai lunghi capelli neri, che riconosco come Astrid, la strega del branco, mi fissa con un sorriso e l'aria sorpresa.-Si... Scusa se sono piombata qui così. Mi sono persa e sono finita in uno strano corridoio dove ho sentito... Ho sentito... - non so come spiegare quello che è successo pochi istanti prima.
- Perché non ti siedi e mi racconti tutto? Mi sembri sconvolta - mi dice la strega facendomi segno di accomodarmi in una delle poltrone.
Faccio come mi dice e mi siedo sulla poltrona più vicina. Lei si accomoda nel posto vicino al mio.
- Stavo camminando per i corridoi e mi sono persa. Mi sono ritrovata in un corridoio buio con delle candele - mentre racconto la strega fa una faccia strana che non riesco a decifrare - poi ho sentito il rumore di catene che sbattevano tra di loro e una specie di ringhio, ma non come quello di un animale, era un verso che non ho mai sentito, agghiacciante. Sono scappata e mi sono ritrovata qui-.
Astrid sembra stupita, ma il suo sorriso amichevole non è mutato.
- Interessante- dice mentre accavalla le gambe e mi si avvicina - Non avresti dovuto andare in quel corridoio -.
- Non l'ho fatto apposta, te l'ho detto, mi sono persa -.
- Intendevo che il mio incantesimo non avrebbe dovuto farti arrivare in quel corridoio, è già la seconda volta che vedi qualcosa che non dovresti. Mi chiedo se... - si ferma un attimo per riflettere, poi i suoi occhi si incatenato ai miei - vorrei provare a fare una cosa se me lo permetti. Non ti farà del male -.
Non so cosa risponderle. Non la conosco e non sono sicura se fidarmi di lei, ma che altra scelta ho? Non ho intenzione di andare via e ritrovarmi in quel corridoio.
Annusco in silenzio, sentendo la tensione crescere dentro di me, sotto la pelle.
Astrid si avvicina e mi posa una mano sulla fronte. Poi chiude gli occhi ed inizia a mormorare parole a me incomprensibili.
Non accade nulla per alcuni minuti e mi chiedo cosa stia facendo la strega alla mia testa, io mi sento bene, non dovrei sentire qualcosa se sta usando la magia su di me?.
STAI LEGGENDO
I'M a WOLF
WerewolfMoonlight Cooper è una ragazza particolare. Non si fida di nessuno oltre che della sua famiglia. L'hanno educata così perché è speciale e, quindi, deve rimanere nascosta. Non è un licantropo qualsiasi... Ma la Dea Luna ha un insolito senso dell'umor...