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Al terzo drink sono già fuori di testa, senza scarpe e con un sorriso idiota sulla faccia, mentre mi scateno in pista con mio fratello che cerca di tenere alla larga i possibili "disturbatori".

Al quinto drink abbraccio un infinità di persone dicendo loro che la vita è meravigliosa e che voglio bene a tutti loro, nonostante non li conosca.
Anche loro devono aver bevuto parecchio perché ricambiano i miei sorrisi e i miei abbracci. Qualcuno invece mi ridacchia in faccia.
Anche Cameron e Rose si sono uniti a noi dopo aver finito le loro esplorazioni personali.
Mi sto divertendo come una matta ma credo sia tutto merito dell'alcool.

-Credo che tu abbia bevuto abbastanza - mi rimprovera Josh. Sostenendomi per un braccio al mio quinto, o forse decimo, scivolone.

- Josh lascia che si diverta. È la sua prima sbronza- ride mia sorella.

-Non sono ubriaca - dico puntandogli un dito contro - se fossi ubriaca starei qui a cercare di convincerti che non sono ubriaca! E non lo sto facendo, quindi io non sono tu come pensi ubriaca! -.

Mio fratello mi guarda con un sopracciglio alzato cercando di trattenere una risata.

- Eri partita bene... Peccato che alla fine tu abbia confuso le parole - ride Cameron.

Mi volto verso di lui per osservarlo bene, ma ho la vista offuscata.

-Ehi, com si chiama il tuo gemello? Non me lo presenti? È bello di te più! - rido andando a presentarmi... Accidenti, quale è dei due è Cameron? Corro ad abbracciarlo ma devo aver preso male la mira perché finisco nuovamente per terra. Che figuraccia.

- Okay raggio di luna - mi tira in piedi Josh - è ora che la bambina torni a casa -.

Faccio per protestare ma Cameron posa il suo enorme braccio muscoloso sulle mie spalle e istintivamente arrossisco. Devo aver preso una cotta per il compagno di mia sorella... Accidenti.

- Ti va bene se accompagno io le ragazze a casa? Almeno puoi restare ancora un po' -.

Vedo mia sorella sorridere felice.

- Sicuro che non sia un problema per te? È rischioso sopportare due Cooper contemporaneamente, soprattutto se una di loro è ubriaca- scherza mio fratello.

- Credo di riuscire a gestirle - ride in risposta.

Pochi minuti dopo mi accomodo sul sedile posteriore della Mercedes classe A nera di Cameron. Chiudo gli occhi per cercare di attenuare il giramento di testa lasciandomi cullare dalla macchina che parte sulla strada sterrata. L'interno dell'auto è invaso da quel profumo paradisiaco che avevo sentito addosso a Cameron qualche ora prima. Mi sarei potuta perdere in quel profumo.

- Tu dove abiti? - chiede mia sorella al suo compagno.

- Non sono di qui, anzi, abito parecchio lontano da Pitzville - risponde a bassa voce, forse pensando di non svegliarmi.

- Oh - la voce triste di mia sorella mi fa capire che non si aspettava che per stare con Cameron si sarebbe dovuta trasferire. Anzi, in realtà non me lo aspettavo neppure io. Ma è così che funziona tra compagni, se appartengono a branchi diversi, è la femmina che abbandona il branco, secondo la tradizione - quindi dove andremo a stare? -.

- Vorrei avere più tempo per spiegarti per bene la situazione, ma purtroppo tra qualche giorno dovremmo partire. Io sono il beta del branco dei Breakingmoon, credo tu ne abbia sentito parlare -.

Sento il silenzio strozzato di mia sorella e per un attimo apro un occhio per guardarla. È visibilmente impallidita. Ho già sentito quel nome, ma sinceramente al momento non mi viene in mente niente.

- Quindi sei al servizio di... -

- Raylan Wolfbreak - conclude Cameron.

- Non sapevo che si chiamasse così... Lo ho sempre sentito chiamare "il demone delle montagne" - sussurra mia sorella con voce tremante.

- In effetti lo chiamano in molti modi, e hanno le loro buone ragioni, ma stai tranquilla, ti prometto che ti renderò la persona più felice del mondo - le prende una mano e le bacia il dorso facendole un sorriso - Ti terrò al sicuro piccola -.

***

Appena rientrata in casa devo correre in bagno per un conato di vomito, passo accanto a mia madre che mi chiede come è andata la serata, ma la supero senza dire nulla con la mano davanti alla bocca. Arrivo in bagno e mi chino davanti alla tazza del gabinetto, liberandomi di tutto l'alcool che avevo ingerito. Rose mi segue e mi aiuta tenendomi i capelli mentre continuo con la mia agonia.

- Che è successo Rose? Va tutto bene? - mia madre fulmina mia sorella che, a regola, doveva tenermi d'occhio e non permettermi di ubriacarmi.

- Si mamma. Devono essere state le cozze - rispondo io tra un conato e l'altro.
Mia mamma mi guarda un momento, annuisce ed esce dal bagno lasciando sole me e mia sorella.

- Scusa ma quando le avresti mangiate le cozze? - ride Rose.

- È la prima cavolata che mi è venuta in mente - sorrido.

Mi alzo e vado al lavandino a lavarmi i denti. Voglio andare a letto e non toccare mai più una goccia di alcool.
Rose mi accompagna, da brava sorella maggiore.

- Quindi tra qualche giorno te ne andrai? - chiedo infilandomi sotto le coperte.

- Pensavo tu stessi dormendo in macchina - mi accusa.

Alzo le spalle - Ero troppo impegnata ad annusare quel profumo delizioso che c'era in auto -

- Io non ho sentito niente, a meno che tu non ti riferisca al profumo di Cameron, se così fosse ti chiederei di non sbavare sul mio compagno - ride.

- Che ne dici se continuiamo domani questa conversazione? - chiedo alzando la mia coperta fin sopra la testa.

- Va bene - si china a darmi un bacio sulla fronte, oltre la coperta - Buonanotte Light -.

- 'notte -.

I'M a WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora