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Light's Pov.

Sento caldo, troppo caldo.

Apro gli occhi e ci metto un minuto buono per rendermi conto dove mi trovo. Sono nella camera di Raylan. Decido di chiudere gli occhi per altri dieci minuti ma c'è qualcosa che non mi torna anche se non riesco a capire cosa. Poi all'improvviso capisco. Non mi ero addormentata sul letto, ma sul divano.

Provo ad alzarmi ma qualcosa di pesante me lo impedisce. Abbasso lo sguardo verso il mio corpo e mi ritrovo avvolta da un energumeno palestrato.

Un braccio di Raylan mi avvolge la pancia stringendomi a se e una gamba è intrecciata alle mie, ricoperte dai pantaloni della tuta.

Il cuore inizia a battermi all'impazzata e dopo essermi dimenata per qualche secondo riesco a rotolare via ma cado dal letto.

Una risatina soffocata mi fa capire che Raylan è sveglio e si è goduto lo spettacolo della mia figuaraccia.

Mi tiro in piedi ringhiandogli contro. La sua risatina si spegne immediatamente ma lo vedo comunque divertito.

- Che fai? Torna a letto - mi dice stiracchiandosi.

Un altro ringhio esce dalle mie labbra.

- Perché mi hai portato sul letto? - chiedo incrociando le braccia al petto.

- Perché sei la mia compagna ed è giusto che la mia futura luna dorma con me - risponde con un tono che non ammette repliche.

- Penso che spetti a me la decisione su con chi voglia dormire - rispondo a tono.

Raylan si appoggia sui gomiti e mi fulmina con lo sguardo.

- Hai intenzione di dormire con qualcun altro? ringhia.

- Se così fosse non sarebbero affari tuoi -.

Raylan si alza dal letto e mi viene di fronte. I suo occhi grigi si scuriscono fino a diventare completamente neri. Le lenzuola del letto volano come se un tornado fosse entrato nella stanza e qualcosa mi dice che è opera sua.

- Non giocare col fuoco ragazzina - mi ringhia contro, facendosi sempre più vicino.

La sua espressione, insieme a ciò che so sul suo conto, mi fa capire che è pericoloso, oscuro, e che è meglio stargli alla larga.

- Stammi lontano - dico allontanandomi verso la porta del bagno.

Lui si ferma, facendo lunghi respiri col naso, dandomi il tempo di osservarlo. Indossa un paio di pantaloni come quelli che ho addosso io e nient'altro. Il suo fisico scolpito mi fa dimenticare per un attimo con chi ho a che fare e mi perdo ad ammirare i suoi muscoli e i suoi addominali che formano un V perfetta nel basso ventre. Sono abituata alla nudità dei licantropi ma non mi ero mai trovata davanti tanta perfezione.

Quando riesco ad alzare di nuovo lo sguardo sul suo volto lo vedo compiaciuto. I suoi occhi sono tornati normali e il suo respiro è tornato regolare.

- Ti piace quello che vedi lupacchiotta? - mi chiede sorridendo.

Arrossisco leggermente sentendo il mio nomignolo.

- Sei bipolare per caso?- chiedo cambiando argomento.

- Qualche volta - dice con un alzata di spalle.

Fa un passo verso di me ma lo fermo  alzando una mano.

- Non ti avvicinare - dico con voce tremante.

- Altrimenti? -.

- Altrimenti giuro sulla dea Luna che me ne vado e non mi vedrai mai più -.

Il sorriso che aleggiava sul suo volto scompare definitivamente e i suoi occhi tornano neri come la pece. Decido di scappare e chiudermi in bagno prima che abbia il tempo di fare qualsiasi cosa. Mi chiudo la porta a chiave alle mie spalle e mi siedo sul pavimento.

Dall'altra parte della porta sento Raylan che ringhia e diversi oggetti cadere sul pavimento, frantumandosi. Poi un pugno si abbatte a fianco della porta facendo tremare l'intera parete.

- Non te ne andrai da nessuna parte, hai capito? - urla tirando un altra serie di colpi alla porta - Tu sei mia e non uscirai da questo castello senza il mio permesso-.

Le lacrime iniziano a scendermi copiose sulle guance. Perché mai la dea Luna ha scelto come mio compagno un mostro simile?

Aspetto almeno quindici minuti, da quando sento i rumori cessare nella camera da letto, prima di alzarmi dal pavimento del bagno e aprire la porta. Raylan se ne è andato e ciò che vedo mi fa fermare il respiro. La stanza è completamente devastata, non c'è una sola cosa che si sia salvata dalla furia di Raylan. Il letto è diviso a metà, i mobili sono riversi a terra, in mille pezzi. Le poltrone e il divano sono stati dilaniati del tutto e il tavolino di vetro è stato lanciato dentro il camino. Mi volto verso la porta del bagno e rimango sconvolta nel vedere il muro pieno di crepe che vanno dai punti in cui è stato colpito in tutte le direzioni.

Tutto questo solo perché lo ho minacciato di andarmene?

Vado in cerca delle mie scarpe stando attenta a non mettere i piedi in punti pericolosi e ne trovo una sul letto e l'altra sul davanzale della finestra.

Mi affaccio nel corridoio e lo trovo deserto.

Mentre vago per i corridoi riesco a scorgere Lorelyne che cammina verso di me.

- Buongiorno Light - mi saluta col suo solito entusiasmo - dormito bene?-.

Non so come risponderle ma non ne ho bisogno visto che nota la mia faccia.

- Che è successo? - chiede infatti.

- Io... Raylan.. in camera - balbetto.

Lei mi sorpassa ed apre la porta della camera di suo fratello. Dopo pochi secondi torna da me con una faccia arrabbiatissima.

- Quell'imbecille! - sbuffa - Ti ha fatto del male? - chiede guardandomi negli occhi con l'espressione più seria che abbia mai visto.

Faccio di no con la testa.

Lorelyne mi abbraccia per qualche secondo.

- Stai tranquilla Light, andrà tutto bene - mi dice prima di sciogliere l'abbraccio.

Mi guarda un attimo, fa un respiro profondo e poi mi sorride, il suo volto torna quello di sempre, come se non avesse visto la devastazione che c'è in camera.

- Vieni con me -.

- Dove? - chiedo preoccupata.

- Adesso andiamo a fare colazione, dopodiché io andrò a fare il culo a quell'idiota - mi prende per mano e mi trascina fino alla sala da pranzo.

C'è solo qualche tavolino occupato da delle donne con i propri figli. Lorelyne mi porta al tavolo e mi fa sedere nel posto che ho occupato ieri sera e si siede al mio fianco.

- Vuoi raccontarmi cosa è successo? -.

Faccio un profondo respiro prima di raccontarle tutto.

****

- E' un mostro Lorelyne - piagnucolo sui pancake una volta che ho finito di raccontarle l'accaduto - non voglio stare con lui, non voglio che sia il mio compagno -.

Lorelyne mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio - Non dire così, Dagli un po' di tempo. Non voglio difenderlo, ma ha vissuto per quasi seicento anni convinto che la sua compagna fosse morta senza averla conosciuta. Sicuramente si è arrabbiato così per la paura di perderti -.

La guardo sconvolta.

- Paura di perdermi? Quello non è il modo di comportarsi di chi ha paura. Che cosa è Raylan veramente, Lorelyne? I suoi occhi... -.

- Non posso dirtelo - mi interrompe - Spetta a lui parlarti di questo. Sappi però che non è stato lui a volerlo -.

- Ho paura Lorelyne - le confesso.

- Oh piccola, non devi averne. Raylan ha un caratteraccio ma non ti farebbe mai del male - mi mette un braccio sulle spalle - che ne dici di fare un giro del castello? - mi chiede tirandosi in piedi.

Annusco, poco convinta delle sue parole.

I'M a WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora