Capitolo 16

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Sono passati tre giorni, tre fottutissimi giorni e Jacopo non si è fatto ne vedere ne sentire, Dario ha detto che nemmeno lui lo ha sentito e non sa dove sia, forse lo sta solo coprendo, magari è a flirtare con qualcun'altra, brutto stronzo, sapeva della mia cotta per lui è si è solo divertito un po'. Sono seduta su una panchina, sotto casa, in compagnia di Marta, mi sta mandando fuori di testa con le sue paranoie, Dario le ha chiesto di essere la sua ragazza e lei che fa? Gli ha detto che deve pensarci, io davvero non la capisco ci rinuncio, sono anni che non aspetta altro che lui si faccia avanti... che idiota, scuoto la testa, zia Claudia mi chiama dalla finestra "Celine puoi salire un attimo" "arrivo zia" "io devo andare Dario mi aspetta al bar per un caffè" dice lei mordicchiandosi le pellicine delle unghie, le sta torturando da ore quasi le sanguinano " Calmati Marta, come dici sempre tu devi solo lasciarti andare, vada come vada, ed ora va e digli di si, non tenerlo troppo sulle spine quel povero ragazzo, va a finire che tanto la tiri che la corda si spezza e lui cambia strada" lei sbianca alle mie parole, naturalmente volevo solo darle una scossa, a quanto pare ho fatto centro.
Salgo di corsa le scale ed entro come una furia zia ha lasciato la porta socchiusa, "Dimmi zia" il tuo telefono squillava insistentemente così ho risposto "ha detto di essere un tuo amico.. e che avrebbe richiamato tra cinque minuti ,tre sono già passati..." mi strizza l'occhio, io la guardo basita, " che sia il moretto del mare?" a questa domanda impallidisco e l'immagine di Andrea sdraiato su di me si palesa nella mia mente, il solo sentirlo nominare mi fa venire la tachicardia," è praticamente impossibile zia" dico in tono triste " perché lo pensi...non sembrava gli dispiacessi tanto al mare..." "ti è sembrato male a quanto pare,lui non ha il mio numero, anche se non penso faccia la differenza... lascia stare, voglio solo che sparisca dai miei pensieri ... " mi abbraccia e mi accarezza i capelli, sento la suoneria del mio telefono , è poggiato sul tavolo zia allunga una mano e me lo porge "chi è?" dico "rispondi e lo scoprirai" sorride e se ne va in cucina lasciandomi sola. "Pronto?" dico "hei Celine sono io dov'eri finita?" con voce tremula dico "ero sotto casa con Marta e ho lasciato il telefono a casa" " bene allora non mi devo preoccupare..." non rispondo e lui continua " sei silenziosa ...ti ho disturbata forse?" " tu che dici?" dico in tono distaccato " hei che hai sei di nuovo fredda e distante ...sei arrabbiata con me? È successo qualcosa in mia assenza?", ridi pure cretino, " questo devi dirmelo tu Jacopo, cosa è successo in questi tre giorni?" gli chiedo con tono accusatorio, "ti sono mancato? È incredibile... sei arrabbiata perché sono sparito senza farmi nemmeno sentire vero ?
Posso spiegarti..." non lo lascio finire che lo aggredisco verbalmente " cosa!! Cosa vuoi spiegarmi eh ? Non prendiamoci in giro Jacopo... Che c'è la tua nuova amichetta si è già stancata di te?bastava un semplice messaggio. Sai una cosa? Non mi interessa dove sei stato e con chi sei stato, sei libero di fare quello che ti pare,ma ti prego fammi un grandissimo favore stammi alla larga ,non chiamarmi più ,addio Jacopo" dico tutto d'un fiato con le lacrime agli occhi "Celine ,che cazzo...ascoltami..." ma non sento più niente ho già messo giù, zia entra in salotto siede accanto a me sul divano, mi guarda e mi attira tra le sue braccia, mia zia è molto importante per me ,riesce sempre a capire quello che provo " chi era.. perché gli hai sbattuto il telefono in faccia?" le racconto di Jacopo, della cena e del bacio.
È stata molto impegnata con il lavoro in questi giorni e non abbiamo avuto modo di parlare.
" Beh allora perché lo tratti così male quel povero ragazzo? Ti piace o sbaglio?"dice con un sorrisetto furbo " non lo so zia, è tutto così complicato, continuo a pensare ad Andrea anche se so che è sbagliato, quando sono sola è a lui che penso e sto male, credimi, vorrei tanto che sparisse dalla mia testa dal mio cuore ,però nello stesso tempo Jacopo mi fa stare bene, mi aiuta a non pensarlo e mi fa provare emozioni nuove..." arrossisco alle mie parole " sono un'egoista lo so, è questo forse il motivo per cui inconsciamente lo allontano da me, non voglio che sia solo un ripiego...lui è molto premuroso e dolce quando è con me, forse è una tattica la sua per prendermi in giro? Dimmi zia, tu che ne pensi di tutta questa storia? Cosa mi consigli di fare ?" Chiedo allarmata "innanzitutto comincia col richiamare...Jacopo giusto?.. si lui e chiedigli scusa per il tuo comportamento da ragazzina immatura" sgrano gli occhi " davvero lo pensi?" "si " mi dice con un sorriso divertito e un buffetto sul mento " non posso, non ne ho il coraggio, molto probabilmente non vuole più sentirmi.. magari ha chiamato per dirmi che è stato tutto uno sbaglio" dico " e tu credi ti avrebbe chiamato nah...ti avrebbe scritto un banale messaggio" il telefono squilla di nuovo ed il cuore mi arriva in gola, perfetto adesso si ci mette anche lui a farmi rischiare un infarto " beh non è sicuramente un tipo che si arrende facilmente...mi piace.." dice zia Claudia.
Non mi da nemmeno il tempo di dire pronto che parte in quarta " che diavolo ti è preso ragazzina?, perché mi hai chiuso il telefono in faccia? Non mi hai dato nemmeno il tempo di spiegarmi, cazzo, sei proprio una ragazzina cocciuta e dispettosa, pensa che ho aspettato qualche minuto, prima di richiamare, avevo bisogno di sbollire la rabbia e calmare i miei nervi altrimenti te ne avrei dette di tutti i colori e non voglio che vada in questo modo, perciò stammi a sentire.." io resto in silenzio ,lui sospira pesantemente e continua" mio nonno si è sentito male all'improvviso e son dovuto partire per stargli vicino e aiutarlo con il suo maneggio di cavalli...ho lavorato senza sosta, ripulendo le stalle e nutrendo i cavalli ,sono esausto e non sono in vena di ascoltare le tue lagne, ti ho chiamato appena sono tornato e..." " le mie lagne? Ma ti senti quanto parli? Una telefonata tra una sterrata e l'altra potevi anche farla !!" dico irritata, " non mi crederai ma..." " no non dirlo ti prego!! scommetto che non c'era campo e..." non mi lascia finire " proprio così so che è assurdo, ma il maneggio si trova in una zona in montagna dove internet non esiste e non c'è campo..." sospira di nuovo "potevi inventare una scusa migliore Jacopo, forse ti avrei anche creduto, ma questa credimi la trovo proprio assurda e" dico sconfitta, tutte scuse penso, non è così che funziona, sparire fare i propri comodi e poi tornare con una stupida, banale, nonché incredibile scusa, " ok adesso basta io sono stato sincero, sei libera di credermi o meno fai il cazzo che ti pare, stiamo qui a litigare, quando io, avevo solo voglia di sentirti e stare un po' con te e pensavo lo volessi anche tu dopo l'altra sera, evidentemente non è così, forse è meglio finirla qui davvero , ti facevo più matura e intelligente ma mi hai deluso, d'altronde tutti possono sbagliare no? " dice amareggiato e la sento la sua delusione, come un pugno nello stomaco " perciò se è questo che vuoi tolgo il disturbo non ti cercherò tranquilla, stammi bene..." sta per staccare lo sento, non posso permettere che finisca prima ancora che sia iniziata " Mi dispiace..."sussurro tra le lacrime " giuro che mi dispiace ed hai ragione sono un'immatura, una sciocca ragazzina, sono tutto quello che vuoi ma ti prego non riattaccare, non voglio che finisca in questo modo non posso io... lascia che sia tua amica" dico tra i singhiozzi "Celine, ti prego non piangere,non voglio che tu sia mia amica, tu non capisci, io non voglio che finisca qui, ti sembrerà strano, nemmeno io me lo so spiegare, tengo a te più di quanto tu creda, in questi giorni mi sei mancata davvero, non so cosa provo di preciso, non so dare una spiegazione a quello che sento, so solo che sto bene quando sono con te" le lacrime non ne vogliono sapere di fermarsi continuano a scendere copiose sulle mie guance " anche tu... anche tu mi sei mancato ...ed ero arrabbiata ,ho pensato che tu...che tu mi avessi solo preso in giro...che per te ero stata una delle tante ragazze con qui provarci, una di quelle da una sera e via..." dico con voce strozzata balbettando" ti sbagli di grosso, si lo so la mia reputazione in fatto di ragazze mi precede, ma con te è diverso, sono solo un ragazzo che ha voglia di uscire con te e conoscerti e...che ne dici di domani sera?" e immagino il suo sorriso allargarsi sul viso, mentre mi porge questa domanda " io.." mi interrompe all'istante " e no...niente scuse se non accetti di uscire con me davvero la chiudo qui e non torno indietro..." non lo dice seriamente o forse si? Meglio non rischiare, " sembra più un ultimatum che un invito ...forse se usassi un tantino di dolcezza" lo prendo in giro," beh non si può dire che tu ne abbia usata tanta ultimamente con me...perciò l'ultimatum va benissimo.. e poi detto sinceramente credo sia l'unico modo per convincerti... " scoppia a ridere " si ma..." dico "non aggiungere altro vengo a prenderti domani sera alle sette...prima che tu ci ripensi... sei ancora da tua zia giusto?" dice e le sue ultime parole mi fanno trasalire....no non può essere...gli occhi si ricolmano di lacrime nuovamente, " si" mi limito a dire e metto giù .
Zia entra, batte le mani tutta elettrizzata, ha ascoltato la mia conversazione lo so, "evvai..." ma le parole le restano in gola quando vede il mio viso rigato dalle lacrime " hei tesoro è tutto ok!! Non sei felice?, ti ha chiesto di uscire o sbaglio ?" mi stringe a se " si zia però..." dico con voce rotta dal pianto," però cosa.. qual è il problema non capisco..." dice accarezzando con una mano la mia schiena che sussulta per il pianto, "è proprio questo il problema, io vorrei tanto uscire con lui ma tu hai dimenticato che domattina devo tornare a casa mia... e..." sento la sua stretta farsi più forte e so che ha capito, lei sa "tesoro vorrei tanto tenerti per sempre con me, ma come tu ben sai non me lo permette, sai di cosa è capace tuo padre, ho paura per te per quello che potrebbe farti se solo cercassi di tenerti lontana da lui.." ora piange anche lei, " lo so...e il solo pensiero di tornare mi spaventa .." " te lo prometto tesoro, troveremo un modo ..." " mi ha detto che se non esco con lui domani sera è finita.." " non fare così...cerca di parlarne con tua madre.. falle capire che è importante per te ,imponiti.. lei troverà un modo per aiutarti, vorrei tanto intervenire io ma non posso complicherei solo le cose, tuo padre non mi sopporta mi vede come una minaccia".

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