Capitolo 12

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"Ora basta sono stufa di vederti così devi reagire, stai facendo la muffa qui dentro ed io con te" sono passati un paio di giorni ed io sto ancora tanto male.
Marta sbuffa sonoramente mentre chiaccheriamo sul divano, mentre ci ingozziamo un'intera vaschetta di gelato al pistacchio ricoperto da granella alla nocciola, il mio preferito aggiungerei "ho voglia di uscire, di divertirmi un po', dai...stasera c'è la festa del patrono e tu non puoi dirmi di no..lo hai promesso, perciò adesso muovi il tuo bel culo e ti prepari per uscire, io andrò a casa e farò lo stesso..." ordina "ma io..." "niente ma ,passo a chiamarti alle otto non farmi aspettare" mi abbraccia e va via.
Stiamo camminando da una mezz'ora facendo avanti e indietro, attraversando tutto il centro storico illuminato a festa, c'è un casino di gente non si riesce nemmeno a camminare bloccati come sardine in scatola, "sono stufa di camminare, vieni... sediamoci a bere qualcosa" dice Marta " sono d'accordo, ma, sai che fine hanno fatto Sandy e Luca stasera?"solo ora mi accorgo della loro assenza "lo sapresti se non fossi preclusa uni casa di tu a zia...sono partiti per le vacanze".
Sorseggio tranquillamente il mio cocktail quando intravedo tra la folla Jacopo insieme al suo amico Dario, sono sbalordita la gallina non c'è dove l'ha lasciata?
È dalla fine della scuola che non lo vedo è così strano dico tra me e me se penso che un mese fa impazzivo per lui, non che ora lo schifi sia chiaro!, sarei un'ipocrita, è sempre bellissimo, ma non mi batte forte il cuore, non sento il nodo alla gola come con ...Andrea, chissà cosa sta facendo, si starà divertendo con i suoi amici in bella compagnia magari con la ragazza ed io qui a disperarmi per lui, per uno di cui non so assolutamente niente... eresia pura.
Devo smetterla di pensarlo e farmene una ragione...accettare il fatto che non lo rivedrò mai più. Devo concentrarmi solo su me stessa e chissà un giorno, nuove conoscenze mi aiuteranno a distrarmi. Vedo Marta al mio fianco avvampare "Celine guarda chi c'è" dice con voce strozzata " si stavo per dirtelo " dico " stanno guardando nella nostra direzione, dici che verranno qui?" chiede impaziente, Marta ha una cotta per Dario dal secondo superiore ma non ha fatto mai niente per farglielo sapere, Dario come Jacopo è sempre circondato da ragazze diverse, non sono tipi da ragazza fissa "spero di no" rispondo schietta " e invece si, non voltarti...sono proprio dietro di te" "sta calma...non ti agitare non è detto che si fermino" aggiungo "Ciao ragazze sono occupate?" dice Dario indicando le due sedie libere al nostro tavolo "come scusa?" chiede Marta impacciata, ma che cavolo...da non credere sta balbettando, "possiamo sederci o aspettate qualcuno?" "si" "no" diciamo in coro io e Marta facendoli ridere, "insomma si o no?" interviene Jacopo.
Marta mi guarda male e continua "ormai è tardi non penso verranno" si appresta ad aggiungere Marta lasciandogli intendere che aspettavamo qualcuno, si come no. Resto sorpresa quando prendono le sedie si siedono proprio insieme a noi, ed io che credevo volessero prendere solo le sedie, dato che erano le uniche rimaste libere per puoi sedere ad un altro tavolo "ciao io sono Jacopo " si presenta, so benissimo chi sei, siamo nella stessa scuola, ti stavo dietro da qualche anno, mi verrebbe da dirgli, ma, mi limito a stringergli la mano con un finto sorriso "Celine..." poi è la volta di Dario e Marta quasi sviene quando le stringe la mano.
"Possiamo offrirvi da bere?" dice Dario, " grazie già fatto" risponde Marta con un miagolio, è agitata lo vedo da come strofina le mani sudate sulla sua gonna di jeans, lo sguardo basso imbarazzata, dove è la mia Chiara sfacciata, che non si lascia intimidire, se non si da una calmata subito le verrà un infarto.
E' incredibile come in un attimo nella vita tutto cambia.
Se tutto questo fosse successo solo un mese fa anch'io starei nelle sue stesse condizioni, sono anni che sbaviamo dietro ai due figaccioni della scuola senza che questi si accorgessero mai della nostra esistenza ed ora, sono qui seduti al nostro tavolo e ci offrono da bere, ed il mio unico pensiero è rivolto solo ad una persona che tra l'altro non incontrerò mai più.
Bella la vita no ?
Chiacchierano con noi per un po' come fossimo amici, perché non riesco a gioire di questo momento che ho atteso da anni, mi rabbuio ,Jacopo si avvicina al mio orecchio " hei pensi al ragazzo che ti ha dato buca?" mi sussurra, sussulto alla sua domanda "cosa ti fa pensare che sia un ragazzo? E... no, nessuno mi ha dato buca, se proprio vuoi saperlo, ero solo sovrappensiero" dico in tono secco "che caratterino...beh buon per te...non ti scaldare "io scatto in piedi facendo stridere la sedia a terra "scusate ma si è fatto tardi, io devo tornare a casa..." "di già, non stai scappando via mica per colpa mia vero?" chiede Jacopo con un sorriso sghembo," Marta mi guarda interrogativa e mi implora con lo sguardo, compie come a chiedermi cosa mi prende, mi spiace Marta so che è una bastardo nei tuoi confronti ma, non ce la faccio voglio tornarmene a casa. Mi volto verso Jacopo "mi spiace deluderti, ma no... sono semplicemente stanca, è stato un piacere conoscervi..." Marta mi segue a ruota "allora ciao ragazzi..." dice imbambolata guardando Dario, "vai via anche tu?" Le chiede lui fissandola negli occhi, Marta mi guarda di nuovo, io crollo le spalle ,come a dire fai come ti pare, se vuoi restare resta io vado. " mi spiace ma è tardi anche per me" annuncia "ok allora, ci si vede in giro ciao " dice Dario e Jacopo saluta con un cenno della mano.
"Insomma che ti prende... non potevamo restare ancora un po'? quando ci ricapita un'altra volta? Ti rendi conto ?..." sbraita Marta mentre ci avviamo verso casa, è arrabbiata con me e la capisco "scusami è solo che sono davvero stanca ho solo voglia di andare a dormire" sibilo " bella egoista che sei... io proprio non ti capisco più... stavo parlando con Dario ti rendi conto? È da due anni che aspetto..." sbuffa " ti ho chiesto scusa... e poi se sono rose fioriranno no ? Avrete modo di rivederci" " o magari no... perché penserà che siamo solo due ragazzine..." continua " ora basta Marta mi hai stufato, non ti ho chiesto di venire con me, eri libera di restare se non lo hai fatto perciò ora taci per favore" .
Continua a blaterare e dirmene di tutto, ma io ormai non l'ascolto più la mia mente è altrove è volata con i miei pensieri è tornata a quei giorni al mare e il vuoto allo stomaco si fa subito sentire.
"Celine che hai? sto parlando con te! Sembra di prlare al vuoto" mi riscuote dai miei pensieri "scusa..." dico imbronciata "insomma daidai... voglio dire non può esserti del tutto indifferente, gli hai sbavato dietro per anni, resta sempre un figo no? non puoi essere felice solo per averlo conosciuto?" dice con tono dolce " hai ragione scusami..." dico solo per farla tacere.
Anche stasera Marta ha insistito per andare alla festa al centro storico, si perché dura due giorni, per fortuna è l'ultima serata ne ho abbastanza.
Sono stanca e un po' brilla, siamo stati dapprima in un locale a festeggiare i diciotto anni di Stefano, un nostro compagno di classe, abbiamo mangiato, giocato a verità o conseguenza, ci siamo scatenati a ritmo di musica, ed ora siamo tutti qui, perché Marta spera di incontrare nuovamente Dario.
È curiosa di vedere come si comporterà, se la saluterà o fingerà di non averla mai conosciuta.
Non sono l'unica ad essere brilla stasera, a quanto pare anche gli altri hanno alzato un po' il gomito, qualcuno è proprio ubriaco, si regge a malapena in piedi, quindi, ci fermiamo per evitare che vadano contro le persone e li facciamo sedere su un muretto basso che circonda la strada.
Quel cretino di Giacomo mi afferra per la vita e mi solleva girando su stesso, "ma sei tutto scemo...mettimi giù..." gli urlo contro, mi gira la testa e per non cadere mi aggrappo al suo braccio "brutto imbecille...per poco non mi facevi cadere" sbraito, sono così impegnata a dirgliene quattro che non mi accorgo dell'arrivo di Dario e Jacopo, alzo la testa che ancora mi gira oltretutto, lo vedo che mi sorride "ciao" dice "ciao" rispondo con un sorriso, devo dire che stasera è ancora più bello.. indossa una maglietta verde militare aderente su un jeans scuro che fascia le sue gambe muscolose, lo guardo qualche istante di troppo e Giacomo mi da una gomitata nel fianco "riprenditi.. se continui a guardarlo in quel modo rischi di bruciarlo" mi sussurra all'orecchio "smettila idiota" gli do uno schiaffo sul braccio, "che poi cosa ci trovi? sono molto più bello io..." scoppio a ridere alla sua battuta ma lui si fa serio mi guarda accigliato, non era una battuta la sua, diceva sul serio, certo è un bel ragazzo ma non come Jacopo, quest'ultimo si avvicina è solo, della gallina neanche l'ombra nemeno stasera, strano, Dario sta parlando con Marta, sorrido a quella vista, sono felice per lei, il suo timore è stato sfatato, pare sia abbastanza preso da lei. Almeno una delle due sta realizzando un sogno.
Giacomo irritato dalla vicinanza di Jacopo, mi mette un braccio sulle spalle e mi attira a se.
Da quando è arrivato Jacopo si comporta in modo strano come se fosse geloso di lui, sta marcando il territorio per caso?, non ne ha alcun diritto, mi libero dal suo braccio e mi siedo sul muretto.
Marta si avvicina e mi chiede di fare un giro, Dario è al suo fianco, glielo avrà proposto lui sicuramente, mi guarda con gli occhi da cucciola, mi sta pregando di andare con lei di non lasciarla sola, ma io da buona amica quale sono... le dico " andate pure, noi vi aspettiamo qui, vero Jacopo?" lui mi guarda perplesso, gli faccio capire con un ghigno che sarebbe di troppo, lui annuisce rivolgendomi un sorrisetto divertito. Giacomo sembra furioso e fa una scenata "hei smettila di provarci con lei capito?" io sgrano gli occhi e spalanco la bocca "è il tuo ragazzo ? quello che ti ha dato buca ieri sera per questo lo tratti male?" dice Jacopo facendosi più vicino " sei fuori strada, ti ho già detto che nessuno mi ha dato buca e non ho il ragazzo , se vuoi saperlo ieri sera non aspettavamo nessuno era una scusa, non volevo altra compagnia" gli rispondo sbuffando "e tu smettila stai esagerando cosa ti prende stasera?, mi stai dando sui nervi non ti sopporto, sei appiccicoso " mi rivolgo a Giacomo, lui abbassa lo sguardo senza replicare, si è offeso, no ti prego fa che non è come penso, per me è solo un amico nient'altro, in compenso sta fulminando Jacopo con lo sguardo " ho capito sai, lui ti piace... ma lui non ti si fila..." sta biascicando a causa dell'alcol " ora basta, ti stai rendendo ridicolo..." dico imbarazzata, chissà cosa penserà Jacopo," no qui la ridicola sei solo tu che non capisci un cazzo di niente, non hai ancora capito che tu mi piaci ,si mi piaci veramente da tanto anche..." resto di sasso non so cosa dire " sei ubriaco Giacomo non sai quello che dici e domani non ricorderai nemmeno di averlo detto" " non sono ubriaco, ma lascia stare non dire niente...ho capito " si gira e senza nemmeno salutare va via " scusalo se ti ha urlato contro, non è come pensi, era ubriaco come hai potuto vedere tu stesso" dico imbarazzata rivolgendomi a Jacopo, fa per afferrare la mia mano ma io di scatto la ritraggo " tranquilla non sono offeso... ma penso che il ragazzino abbia detto la verità cioè gli piaci secondo me.." divento tutta rossa " non credo sia così...e comunque non mi interessa... "per fortuna non ha modo di replicare, Marta e Dario sono tornati dalla loro passeggiata lei è raggiante "eccoti Marta, si è fatto molto tardi ed io devo rientrare..." "certo...scusa Celine se ci ho messo molto" si appresta a dirmi, le sorrido.
Salutiamo tutti, Dario le stampa un bacio sulla guancia e andiamo via. " E quello cos'era ?" dico riferendomi al bacio, mentre camminiamo a passo svelto per rientrare " non immagini cosa è successo, sono strafelice " esulta "si vede tranquilla, sputa il rospo..."so che muore dalla voglia di parlarne "stavamo passeggiando quando all'improvviso mi ha messo un braccio sulla spalla e mi ha invitato a sedermi sulle sue gambe sulla fontana in piazza,...poi si è avvicinato e mi ha baciato" "oh oh non perde tempo il ragazzo..." dico prendendola in giro " è stato fantastico, il bacio più bello che abbia mai dato, dammi un pizzico per mostrarmi che non sto sognando..." le do un pizzico sul fianco "ahi ma sei scema!" urla " hai detto tu di darti un pizzicotto ...come vedi non stai sognando è tutto vero" l'abbraccio forte .

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