L'università Federico II di Napoli è la principale accademia napoletana ed una delle più importanti in Italia e in Europa.
Andrea mi tiene per mano e mi sorride, cavolo ci risiamo, non avevo messo in conto che venendo a studiare nella stessa università di Andrea mi sarei ritrovata ad affrontare ogni santo giorno le avance delle ragazze nei suoi confronti, non posso biasimarle, Andrea è davvero bello non si può non guardarlo, ciò non toglie che la cosa mi urta non poco.
"Ciao Andrea da quanto tempo..." una rossa tutte tette con un sorriso a trentadue denti gli si lancia addosso e gli stampa un sonoro bacio sulla guancia, che cazzo fa, come diavolo si permette di baciare il mio ragazzo davanti ai miei occhi, sei forse circa? O sono diventata invisibile senza accorgermene, mah... continua imperterrita con le sue moine, grr che nervi la prenderei a sberle solo per farle scomparire quel sorriso da ebete stampato sul viso.
Gli poggia entrambe le mani sul petto, sbattendo le ciglia in maniera ammiccante, questa sua sfrontatezza sta sicuramente minando la mia pazienza, che me ne sto qui senza dire nulla, mi chiedo perché Andrea se ne sta lì impassibile, senza far niente per impedirglielo, santo cielo fa sul serio? Come un cascamorto, ricambia l'assalto con un sorriso sfacciato, ha forse deciso di morire? Si perché credo di strozzarlo a breve, le poggia una mano sulla spalla, facendo allargare in maniera smisurata il sorriso di lei, una fitta dolorosa mi colpisce lo sterno, non riesco a respirare... fai pure, tanto, io non sono qui accanto a te a vedere come te la passi. Un moto di rabbia mi assale, faccio per liberarmi dalla sua mano con uno strattone ma lui aumenta la presa, gira la testa il tanto per guardarmi negli occhi, con un ghigno divertito mi attira a se, si diverte a farmi innervosire lo stronzo, lascia cadere la mano lungo il fianco, la stessa mano che solo un attimo fa sfiorava la sua spalla, io lo guardo truce "Alessia ti presento Celine la mia ragazza " si affretta a dire, apro la bocca e la richiudo senza emettere alcun suono, non pensare che questo basti per passarla liscia mio caro... lei mi rivolge un sorriso tirato, i suoi occhi se potessero mi fulminerebbero, ma dura poco perché il suo sguardo da troia qual'è, torna subito sul bell'imbusto al mio fianco, senza curarsi minimamente che lo stesso, le ha appena comunicato essere il mio ragazzo, brutta stronza cosa non ti è chiaro del fatto che lui è mio, quindi se non vuoi che ti faccia scoppiare quelle tette rifatte, che tieni in bella mostra, togli subito quelle luride mani dal suo petto e vai a cercare qualcun'altro sul quale strusciarti, di sicuro apprezzerà le tue avance da gattamorta.
Sbatte le ciglia in modo ammiccante, poi fa un passo per avvicinarsi ancora di più "sai... io e Andrea ci conosciamo da anni, abbiamo passato tanto tempo insieme lo scorso anno..." marca la voce sulla parola insieme, lasciandomi intendere che è stata nel suo letto, e non per dormire immagino, una rabbia mi assale "oh immagino... ma di sicuro non sarai stata nemmeno l'unica... giusto amore?" Sputo acida, Andrea scoppia a ridere, che cazzo ci trova da ridere, gli lancio un'altra occhiataccia seguita da una gomitata nel fianco, lui sussulta, con una mossa veloce sposta le mani della rossa dal suo petto, era ora...lei boccheggia stordita dalle mie parole, che c'è hai perso la lingua? Credevi di farmi passare per la sciaquetta di turno? O sei così stupida da aver creduto di essere stata l'unica ad esserti infilata nel suo letto? Poverina credevi di irritarmi con la tua confessione... beh ci sei riuscita benissimo, ma non te la darò la soddisfazione di vedermi giù, ne a te ne al cretino qui di fianco che a quanto pare si sta divertendo parecchio, segue un'altra gomitata più forte della precedente, mi guarda accigliato, finalmente ha smesso di ridere "ehi... tigre sta buona... cosa stai rimuginando dentro quella testolina... ti assicuro che non è come pensi..." mi sussurra nell'orecchio, il suo alito caldo mi provoca un brivido di piacere ma fingo indifferenza, "non penso niente...la cosa non mi tange..." mento spudoratamente, lui ghigna "certo come no..." giuro che l'ammazzo, vorrei mordergli quelle labbra peccaminose fino a farle sanguinare solo per far sparire quel sorriso strafottente, non voglio che veda quanto sono gelosa, la cosa accrescerebbe solo il suo ego già smisurato.
Mi limito a mostrargli un finto sorriso, ma cerco ancora una volta di divincolarmi dalla sua mano, Andrea stringe più forte la presa, sbuffo per la frustrazione, ma lui mi sorprende con il suo gesto, mi da un bacio a stampo sulle labbra come a voler dire che è tutto ok "scusami Alessia ma ora devo proprio andare devo accompagnare la mia dolcissima ragazza alla sua prima lezione..." Mi sta prendendo per il culo? Ha usato la parola dolcissima dopo che gli ho assestato ben due gomitate.
La rossa non demorde, si passa la lingua sulle labbra in modo provocante, con un movimento lento e sensuale, sposta i suoi capelli tutto da un lato "Ok allora ci si vede in giro Andrea..." mi rivolge un ghigno di scherno, si volta sui tacchi e ancheggiando si allontana da noi.
Gli faccio una smorfia dietro con tanto di linguaccia "non dirmi che sei gelosa piccola..." mi da un pizzicotto sul fianco, trattenendo a stento una risata, lo colpisco sulla mano "ahi scemo...mi hai fatto male e no, non sono gelosa... mi spiace deluderti..." "peccato piccola..." "ti piacerebbe...smontati bello, ed ora muoviamoci non voglio fare tardi per colpa tua " stringo nervosamente le labbra, Andrea scuote la testa "ai tuoi ordini capo..." "riserva le tue battutine stupide alle tue amichette..." "attenta Celine o potrei pensare che sei davvero gelosa..." Gli faccio il dito medio e indispettita mi avvio verso l'entrata a passo svelto, trascinandomi anche lui, ancora ancorato alla mia mano.
Il fatto che non si è mai staccato da me,nonostante i miei tentativi di sciogliere la presa, in un certo senso mi ha lusingato, come se avesse bisogno di quel semplice contatto.
Al termine della lezione esco fuori in compagnia di Marta che stamane è arrivata poco dopo di me, Marco le ha dato uno strappo dato che anche lui come lei, aveva lezione più tardì di me.
Appoggiati alla carrozzeria della macchina ci sono Andrea e Marco nella medesima posizione, gambe e braccia incrociate, sembrano due modelli appena usciti da una rivista di moda.
Non appena si accorgono di noi, abbandonano la loro postura e fanno un passo in avanti, sento numerosi occhi addosso, trattasi delle ragazze che stanno sbavando alla vista di Andrea e del suo amico.
Fingo che la cosa non mi tocchi, non mi va che la scenetta di stamattina si ripeta. Purtroppo devo mettermi l'anima in pace, se non voglio impazzire e fingere che sia tutto ok.
"Hei come è andata ?" Dice attirandomi tra le sue braccia, mi da un bacio a stampo, il suo calore azzera per un attimo, tutti i pensieri negativi che affollano la mia testa "bene..." sussurro accocolandomi sul suo petto sodo, il suo cuore scalpita veloce così come il mio, mi accarezza i capelli " piccola tutto ok?" Il suo tono è preoccupato " si tranquillo avevo solo bisogno di un tuo abbraccio" "allora che ne dite se andiamo a mangiare qualcosa, io sono affamato, c'è una pizzeria qui vicino dove fanno una pizza divina..." dice Marco " siiii pizza" urla entusiasta Marta " ok vada per la pizza allora" afferma Andrea poi mi guarda in attesa di un mio cenno "ok " mi arrendo, anche se sono molto stanca e non vedo l'ora di rientrare a casa, so quanto Marta adora la pizza, poi dicono che la pizza di Napoli è la migliore del mondo, non posso farle questo torto.
Prendiamo un tavolo fuori dal locale dato che si sta ancora bene. Ordiniamo da bere nel frattempo che aspettiamo la pizza, guardo Andrea al mio fianco che scherza con Marco e la mia migliore amica che sorride alle loro battute stupide, cosa desiderare di più, Andrea si volta mi guarda, mi rivolge il sorriso più bello del mondo ed io col cuore che mi scoppia dalla felicità gli sussurro un ti amo.
"Ti amo anch'io piccola".
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I Venti Del Destino #completa#
RomanceI venti del destino soffiano quando meno te l'aspetti a volte hanno la furia di un uragano, creano un vortice nel quale vieni risucchiato, provi a scappare con tutte le tue forze ma il vortice è più forte e non ti lascia via di scampo ti tiene in tr...