Capitolo 22

3 0 0
                                    

Il fatidico giorno della prova orale, quella definitiva, è arrivato, sono ansiosa, mi tremano le gambe, ho paura di non riuscirci, durante tutto questo periodo ho studiato tantissimo, aiutata anche dal professore Antonio, nonché ex professore di Chiara, abbiamo trascorso tante giornate in biblioteca a studiare e studiare ancora e con il lavoro e tutto il resto è stata davvero dura ma c'è l'ho fatta, ed ora sono qui tremante, incoraggiata da Antonio e Chiara seduti al mio fianco  "ho una confusione in testa... non mi ricordo più niente, tutte quelle ore a ripassare ed ora ho come un vuoto di memoria" dico, strofinando le mani sudate, sui miei jeans chiari "stai tranquilla è normale... sei agitata... vedrai che appena ti siedi parlerai così tanto che dovranno stopparti.." mi prende in giro per alleggerire la tensione, ma lei è agitata quanto me ,se non di più , mi è stata di gran supporto, le voglio un bene infinito" magari...lo dici per consolarmi  " " è così fidati, ci sono passata anch’io.. ". Sono davanti al cancello della scuola, mi blocco, non ho il coraggio di proseguire per andare a leggere i risultati attaccati all'esterno della  porta in vetro , chiedo a Chiara di andare lei da sola, ma per tutta risposta mi afferra la mano trascinandomi con lei per le scale " e no carina, tu verrai con me, sembra impossibile ma io sono più agitata di te, perciò, ora andiamo a leggere  insieme il risultato" dice salendo le scale veloce come un treno, io faccio fatica a starle dietro, una marea di ragazzi sosta davanti la vetrata, tappezzata da fogli, c’è chi esulta chi bestemmia chi piange non si sa se per gioia o dispiacere , e poi ci sono io immobile senza respiro con i battiti impazziti, guardo i fogli e penso che  da essi dipende il nostro futuro... io resto dietro, è Chiara a leggere " allora?... Come è andata? " chiedo ansiosa " oh Celine… mi dispiace... " abbassa la testa sconfortata, no non può essere , eppure ci avevo creduto ho faticato tanto " tranquilla Chiara non è morto nessuno, evidentemente non era destino che prendessi il diploma, dai non è poi così importante… " mento, i miei occhi si inumidiscono, trattengo le lacrime la gola mi si stringe " se  come no, so quanto ci tenevi, non devi fingere con me e ti capisco, dopo tanti sacrifici... meritavi sicuramente di più di un semplice novanta.." alzo di scatto la testa " io ti ammazzo… sei una scema.. mi hai fatto prendere un colpo" dico mettendole le mani al collo " hei, sta calma.. hai appena detto che non era importante per te e ora mi strangoli per questa piccola bugia" dice ridendo "e tu me la chiami piccola bugia... c'è mancato poco che avessi un’ infarto " l'abbraccio con tutto l'amore che ho, dedico questa mia vittoria soprattutto a lei che mi è stata vicina nei momenti di sconforto e poi il mio pensiero va alle  persone che ho lasciato a casa un anno fa,  quelle a cui nonostante tutto, io voglio un gran bene e vorrei tanto che ora fossero qui a gioire con me, vorrei tanto che mio padre fosse orgoglioso di me e mi tenesse stretta a sé,  esattamente come ha fatto Chiara un minuto fa. Tornate a casa sono rimasta esterefatta, i suoi genitori mi hanno fatto una bella sorpresa, hanno organizzato un piccolo rinfresco per festeggiare la mia maturità, è stato un gesto carinissimo da parte loro, mi sono commossa, queste persone mi hanno accolta come uno della famiglia, mi hanno abbracciato come solo un genitore sa fare. Sono seduta sul dondolo, fuori dal ristorante, Chiara al mio fianco spinge con i piedi per dondolare dolcemente  mi rilasso al calore del sole sulla pelle, chiudo gli occhi e assaporo l’aria estiva , si sta a meraviglia  "hei Celine.. allora sei pronta per il viaggio nel paese delle meraviglie?" dice all'improvviso Chiara, "cosa? " rispondo senza aprire gli occhi " ricordi la vacanza in villa di mia nonna... In montagna... Con i miei cugini" scandisce bene le parole, certo la villa, l'avevo rimossa dalla mente, ma lei no, a giudicare dal suo viso  in fiamme  "sei sicura di volermi portare con te?" la beffeggio " a dire il vero, speravo fossi respinta, ma purtroppo hai superato l'esame e non posso tirarmi indietro...mantengo sempre le promesse io.. " mi colpisce la spalla con la sua  " sei una vera stronza.. vuoi forse dire che mi avresti mollato qui se non l'avessi superato?"  "vediamo..." dice picchiettando  l'indice sul mento " davvero spiritosa.." ci spingiamo a vicenda "sai che non posso fare a meno della mia rompiscatole preferita "  "ah rompiscatole eh !! E dimmi quando sarebbe la partenza?" non ne abbiamo mai parlato fino ad oggi , lei è stata brava a non parlarne ed io a non chiedere impegnata com’ero mi è proprio passata di mente "il venti luglio, ci accompagna papà" dice battendo felice le mani, non sta più nella pelle. Siamo in macchina con Paolo il papà di Chiara e Laura sua madre. Paolo è così paziente, con calma ha messo le tre valige di Chiara e il mio piccolo borsone nel portabagagli senza lamentarsi, sua figlia ha portato di tutto. Abbiamo cantato a squarciagola le canzoni che passavano alla radio ora Chiara si è addormentata con la testa sulla mia spalla, io appoggio la mia sul sedile e mi metto a pensare, mi chiedo se i cugini di Chiara sono già lì, non mi ha detto quanti sono e se tutti maschi o sono anche femmine, mi chiedo che aspetto hanno se a loro darà fastidio la mia presenza essendo io un’estranea, “ ci siamo quasi “ mi dice Laura ed io sussulto, piano piano sveglio Chiara che ha sbavato sulla mia maglietta, “ siamo arrivati?” chiede elettrizzata, sua mamma annuisce. C’è un lungo viale alberato, la strada è pavimentata con blocchi quadrati separati tra loro da un’erbetta verdissima e ben curata. Man mano che ci avviciniamo si vede l’immensità della villa, lusso non rende giustizia a questa meravigliosa residenza , è più corretto definirla un vero e proprio paradiso in terra, circondata dalla natura, giardini ricchi di palme e piante tropicali, si intravede anche un’enorme piscina. “ è stupenda …davvero” dico estasiata da tanta bellezza “ ora capisci perché adoro questo posto” risponde Chiara “ papà ti prego ferma la macchina noi proseguiamo a piedi se non vi dispiace” dice Chiara con la mano già pronta sulla maniglia, mancano un centinaio di metri alla villa, suo padre ferma la macchina e ci fa scendere, Chiara mi prende per mano e mi incita a fare una corsa è impazzita, arriviamo davanti al portone con la lingua da fuori , sono senza fiato, lei suona il campanello e la signora Francesca spalanca l’enorme portone in legno massiccio, Chiara si butta fra le sue braccia minute “ ciao nonna” dice stampandogli un bacio sulla guancia “ ciao tesoro, finalmente siete arrivate!!”  “ nonna ti ricordi di Celine vero? Non ti spiace se l’ho portata con me?” “ certo che no, e si mi ricordo di lei, come potrei dimenticare un bel visino come il tuo” dice rivolta a me, poi mi abbraccia e mi bacia sulla guancia “ ehm… spero di non crearle disturbo…Chiara ha insistito tanto che venissi con lei!!” dico imbarazzata “  sei la benvenuta Celine, non guasterà avere un’altra ragazza in casa… Chiara è l’unica nipotina che ho poi ci sono quegli scalmanati dei cugini!! Dei veri selvaggi ” ride della sua battuta, “ a proposito di cugini…sono arrivati?” chiede Chiara a sua nonna “ non ancora, arrivano domani, il tuo preferito mi tiene sulle spine, non ha ancora deciso se venire questa settimana o l’altra, pare che questa settimana, dovesse andare con il suo amico Marco in un villaggio, quello  dove  è stato anche l’anno scorso…se ho ben capito “ ah.. peccato questo è il secondo anno che mi da buca, nel mese di luglio, non è mai successo in tutti questi anni” dice dispiaciuta “ lo dici per tuo cugino o per l’amico… com’è che si chiama… ah si Marco” le sussurro all’orecchio perché senta solo lei e subito le sue guance  prendono fuoco “ sei impossibile non ti arrendi eh… non te lo dico “ e mi fa la linguaccia,” su forza entrate o volete restare tutto il giorno sulla porta!!” esclama sua nonna. L’interno come immaginavo è immenso, tutta la pavimentazione è in resina naturale, in sala un enorme tavolo in cristallo  davanti alla mega vetrata con vista mozzafiato sulla valle. Ci sono mobili di materiali pregiati , pezzi moderni uniti a pezzi antichi, con travi in legno e pareti in pietra naturale, nella zona living c’è un enorme divano in pelle, di fronte una tv oled gigantesca e un camino enorme, a dividere la zona living dalla cucina e un elegante banco bar. La cucina è accogliente tutta in legno e al centro una penisola in pietra con sgabelli di legno. La villa è su tre piani, al piano superiore ci sono tre camere e due bagni, mentre al terzo, altre camere da letto, un bagno  una terrazza con una spettacolare vasca idromassaggio e divanetti in midollino con enormi cuscini, c’è voluta un’ora per fare il giro della casa e credo ci sia ancora da vedere, sono davvero incantata non ho mai visto un posto così bello. I genitori di Chiara sono andati via, tolgo le scarpe mi siedo sul bordo della piscina e immergo i piedi in acqua, Chiara fa come me e siede al mio fianco, muove nervosa i piedi in acqua “ Chiara ..ora mi dici cosa provi per Marco ti piace non è cosi?” chiedo all’improvviso, “ niente… ti ripeto è un amico di mio…” tiene la testa bassa, non le lascio nemmeno finire la frase “ sii sincera se non sbaglio io lo sono stata con te, ti ho raccontato tutti i miei segreti…perché ti ostini a negarlo, ho visto come reagisci quando ne parli “ dico abbassando la testa per guardarla negli occhi “ ok si è vero lui mi piace…mi prenderai in giro se ti dico che mi sono innamorata pazzamente di lui dalla prima volta che l’ho visto quando due anni fa mio cugino l’ha portato qui…” dice tutto d’un fiato “ bell’amica sei innamorata e non mi hai detto niente… e dimmi un po' c’è stato o c’è qualcosa tra voi ?”chiedo “ macché…magari, assolutamente niente si limitava a divertirsi con mio cugino, erano sempre circondati da ragazze diverse, abbiamo scambiato a malapena qualche parola, eppure io non posso fare a meno di pensarlo non so se puoi capirmi “ dice sospirando  “ credo di capirti eccome, è successa la stessa cosa a me, con il ragazzo del mare, ricordi? Te ne ho parlato. Che poi scusa lasciatelo dire se Marco non ha notato una ragazza bella come te con un fisico da urlo , vuol dire che di donne non ne capisce un tubo” rido “ nah…smettila sei di parte, lo dici perché sei mia amica” “ assolutamente no, lo penso davvero e tuo cugino invece è il tuo preferito perché è l’amico di Marco o ha qualcosa di speciale?” mi spinge ,per poco non finisco in acqua, per fortuna son ben aggrappata al bordo “ è sin da piccoli che abbiamo questo rapporto diciamo speciale, lui è sensibile, dolce gli voglio un bene pazzesco e poi è diventato un gran figo e sono gelosa di tutte le ragazze che gli girano intorno, perciò stanne alla larga…” ride come una pazza “ tranquilla dopo la fregatura con Jacopo evito persino di guardarli i ragazzi” lo dico seriamente “ ma lui lo guarderai eccome non si può ignorarlo un tipo così figo, vedrai …” dice soddisfatta “ allora è un bene che non venga non vorrei rimanere scottata” dico in tono sarcastico, mi chiedo se è davvero così bello come dice lei o mi sta prendendo in giro “ beh di certo non è il tipo da storie serie…è schietto con le ragazze non le illude se una tipa non gli piace glielo dice apertamente…” “ alla faccia del ragazzo sensibile…” dico  “ è solamente sincero, ciò non vuol dire che non possa essere sensibile…” si imbronciata “ beh in questo caso se verrà puoi dormire sogni tranquilli , sicuro non mi noterà nemmeno e mi farà capire da subito che non gli piaccio…perciò siamo apposto” dico  “ non esagerare, ora lo stai definendo uno stronzo patentato..aha aha.. magari gli piacerai come sei piaciuta a tanti ragazzi a scuola”mi schernisce “ cambiamo discorso per favore… com’è questo Marco piuttosto, deve essere come tuo cugino….se non sei riuscita a togliertelo dalla testa in due anni!!! Per giunta senza vederlo..” lei scuote la testa “ è decisamente bello, ma la cosa che mi ha colpito di più è la sua simpatia e gentilezza è biondo con gli occhi verdi, pelle olivastra e gli piace prenderti per il c…” ride “ho conosciuto un ragazzo al mare l’anno scorso, era con due suoi amici e strano a dirlo si chiama proprio Marco!” penso ad alta voce “ mi prendi in giro ?” chiede “ no è la verità..” la nonna ci interrompe , il pranzo è pronto ed io ho una fame da lupo.

I Venti Del Destino #completa# Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora