Capitolo 43

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Suono il campanello,la nonna viene ad aprire "ciao ragazze... bentornate, Celine cara ci sono dei ragazzi che chiedono di te" , smetto di respirare, sento un macigno sullo stomaco che va dritto dritto fino in gola, tutto intorno a me è come ovattato, ascolto la nonna, la sua voce mi giunge da lontano, mi sento come se fossi sott'acqua con un peso legato alla caviglia che non mi permette di risalire a galla, il mio presentimento trova conferma, quando la nonna spalanca la porta.
E vorrei fuggire via e nascondermi da tutto questo, ma resto immobile qui senza parlare... la vista di Marta seduta sul divano con le mani in grembo mi ha paralizzata.
Le mani hanno preso a tremare e il mio stato peggiora quando noto Jacopo al suo fianco. Marta sembra non accorgersi del mio disagio dato che si alza di scatto e mi corre incontro buttandomi le braccia al collo, io non accenno a muovermi, le mie braccia a penzoloni lungo i fianchi. Solo dopo la mia reazione Marta si allontana di poco, mi guarda accigliata in viso, non emette suoni, il suo sguardo è cupo, deluso. Non si aspettava questa reazione così fredda da parte mia e mi dispiace, so che dovrei gioire della sua presenza l'ho desiderato così tanto eppure adesso sono terrorizzata "Cosa ci fate qui?..." È tutto quello che riesco a dire con un filo di voce "la lettera..." risponde calma Marta "quale lettera..." la mia non è una domanda, Chiara si schiarisce la voce " ehm è colpa mia Celine..." "Chiara che significa tutto questo..." perché ho la strana sensazione di sapere quello che è successo " ho spedito io la tua lettera," confessa Chiara dopo attimi di silenzio ,ecco l'ha detto, e il mio sospetto si è rivelato giusto "l'altro giorno stavo sistemando la stanza, ho spostato i libri per spolverare e sollevando il tuo libro, è caduta una lettera, quella che tu stessa avevi scritto qualche giorno fa..." sgrano gli occhi " perché...?" Sussurro , mi sento tradita presa in giro, stringo i denti alzo la testa e faccio richiamo a tutte le mie forze per non urlare quello che penso in questo momento, lei risponde a testa bassa, lo vedo che è profondamente dispiaciuta, pensava di farmi una bella sorpresa scommetto e risponde alla mia affermazione " perché avevo letto quella lettera, le tue parole mi avevano commosso, sembravi molto triste, poi mi hai parlato di loro dicendomi che avresti voluto fossero qui con te...e perdonami se ho fatto quello che ho fatto, io ho pensato che ti mancasse il coraggio per spedirla... nella tua voce ho fiutato la disperazione per questo distacco..." la rimbecco usando anche un tono freddo "non dovevi Chiara..." davanti al mio atteggiamento Marta esplode arrabbiata "ma chi sei tu... cosa ne hai fatto della mia migliore amica? Bene a quanto pare non era tua intenzione spedirla... è da come hai reagito capisco che non l'avresti mai fatto... è chiaro che non sei felice quanto me per esserci ritrovate, mi sento una stupida, ho immaginato e sognato mille volte questo momento, ma mai una volta ho immaginato questo scenario...sembra un incubo ad occhi aperti.
Sei solo un'egoista Celine e pensare che io sono impazzita senza avere tue notizie, non sapevo dove fossi ...se stessi bene o male e quando quella lettera è arrivata ho ricominciato a sperare...ma erano solo un ammasso di bugie le tue..." "NO..." urlo disperata, non è vero lei non non sa quello che ho passato, non può giudicarmi "non è come pensi al contrario sono felice di vederti è solo che...non me lo aspettavo... mi hai colto di sorpresa..., non puoi biasimare..." intanto Jacopo si è alzato e ci raggiunge.
Il portone si apre di nuovo e Andrea e Marco fanno il loro ingresso, si avvicinano sospettosi.
Il mio cuore cessa di battere.
"Andrea..." sussurra Marta sorpresa e sconvolta, allo stesso tempo, a quanto pare lo ha riconosciuto "ciao ..." Andrea mi guarda spaesato, in cerca di aiuto, l'ha riconosciuta ma non ricorda il suo nome.
"Marta.." lo ragguaglia subito lei, togliendolo dal tremendo imbarazzo nel quale si trova " aspetta un momento, tu cosa ci fai qui?" Si rivolge a lui con tono duro, Andrea ha uno sguardo indecifrabile, è confuso " io? Questa è casa mia o meglio, per la precisione è di mia nonna, la stessa domanda potrei farla io a voi, ma immagino che siete qui per Celine..." dice schietto, poi rivolgendosi a me " Non mi hai detto che avessi invitato i tuoi amici qui, non che abbia qualcosa in contrario ma potevi almeno avvisarmi..." lo guardo non sapendo come rispondere, cosa dovrei dirgli che non li ho invitati io che sono piombati qui all'improvviso grazie a Chiara, Marta interrompe i miei pensieri "molto bene..." , Jacopo guarda Marta accigliato, si sta sicuramente chiedendo come si conoscano lei e Andrea.
È sul punto di continuare, quando Andrea le chiede "Lui è il tuo ragazzo..?" Indica Jacopo con il dito, Jacopo risponde con tono di sfida "no...io sono il ragazzo di Celine..", e il pavimento sembra sprofondare sotto i miei piedi, mi sento come in una voragine ,la testa mi gira, che faccia tosta se pensa che sia bastato venire qui è dire le paroline magiche per sistemare tutto allora vuol dire che sta fumato, io non ho alcuna intenzione di tornare con lui, non mi interessa quello che dice, l'unico mio pensiero è Andrea,è solo di lui che mi importa, ho il timore di alzare lo sguardo per vedere la sua reazione alla confessione shock di Jacopo, lo faccio e lo vedo è esterrefatto ,no... no... no... amore mio ti prego non è come pensi... Jacopo è solo uno stronzo, non conta niente per me.
Non posso permettergli di rovinare quello che c'è tra me e Andrea, no... io non posso permettermi di perderlo... e quando Andrea solleva la testa e mi rivolge quello sguardo da cucciolo bastonato capisco che è il momento di reagire, faccio un bel respiro e con tutta la calma "ALT..." dico bloccando Jacopo con la mano prima che faccia un altro passo, era lì, pronto ad abbracciarmi "tu..." Mi blocco un attimo, non mi aspettavo la sua mossa "non sei il mio ragazzo..." finisco, lui inclina la testa con un ghigno strafottente " ah no? E da quando illuminami, perché in tutto questo tempo che tu sei stata via IO non ho mai smesso di considerarmi tale..." sputa acido "che ipocrita sei, con quale coraggio dici questo...puoi risparmiarti tutta questa farsa...,ti dirò di più, trovo alquanto ridicolo che tu sia venuto fin qui ad inscenare questo teatrino, convinto che ti avrei accolto a braccia aperte see..." lui mi guarda accigliato sembra non capire, gli rinfresco la memoria " il nome Beatrice ti dice niente?..." "Beatrice? Cosa diamine c'entra Beatrice?" mi rivolge un' occhiataccia, sospiro "Beh almeno non sei così codardo da negare di conoscerla..." sbuffa sembra esasperato " perche' dovrei... certo che la conosco è l'amica di mia sorella Katrin , ma non capisco cosa ha a che fare con noi due...mi spieghi che cazzo sta succedendo ?" Andrea ha lo sguardo perso nel vuoto, non ci sta capendo nulla, se ne sta zitto e immobile come uno spettatore, ad assistere alla scena, " sarà meglio lasciarli soli...ne hanno bisogno per chiarirsi..." è la voce di Chiara, ha preso sotto braccio Andrea da un lato e Marco dall'altra e si sta allontanando da noi, ha capito che la situazione è più complessa di quanto sembri.
Andrea non ribatte, sembra in trans, e la segue come un automa, un brivido mi percorre la schiena, non riesco a decifrare la sua reazione, perché non dice niente? Perché Non mi fa alcuna domanda? Non ha più aperto bocca da quella stupida frase...sono preoccupata, lo seguo con lo sguardo mentre sale le scale con passi pesanti, il mio stomaco si contorce, "Celine stai prendendo una cantonata..." sbotta freddamente Marta "guarda che Jacopo è letteralmente andato fuori di testa quando sei sparita senza avvisare nessuno...è stato male... poi leggendo la tua lettera ho immaginato che qualcosa fosse successo tra voi e ho chiesto spiegazioni a Jacopo, ma lui sembrava cadere dalle nuvole, mi ha detto che tra voi era tutto ok che vi eravate chiariti, non so poi cosa esattamente, ti abbia fatto cambiare idea, però sono convinta che c'è una spiegazione... lui non stava più nella pelle quando gli ho confessato della lettera, era smanioso, ha preso i biglietti per il primo treno in partenza... Non si capacitava di averti finalmente trovata..." Marta scrolla le spalle, mi guarda negli occhi, ha un'espressione disperata, non approva la mia avversione verso Jacopo, lei non sa come sono andate veramente le cose, è chiaro che sta pensando che io sia pazza a comportarmi così come sto facendo, ma fidati amica mia non sono impazzita "vuoi una spiegazione? Bene te la do io la spiegazione...quella famosa sera della festa,dopo aver discusso per l'ennesima volta con mio padre, sono andata a casa di Jacopo come lui mi aveva suggerito solo poco prima e sai... fortuna ha voluto che mentre li aspettavo è arrivata sua sorella..." Mi fermo un attimo per prendere fiato poi continuo " gli ho chiesto di te e non ha esitato a mettermi al corrente di come TU, fossi uscito con Beatrice, la sua RAGAZZA... ci ha tenuto a precisare che avrei aspettato invano il tuo ritorno perché sicuramente avreste dormito fuori, come d'abitudine...lei non sapeva minimamente chi io fossi... è più chiaro adesso?" dico in tono amaro, la reazione di Jacopo non tarda ad arrivare, sembra spiazzato dalla mia rivelazione ed è furioso nei suoi occhi vedo rabbia "mia sorella... certo perché non ci ho pensato prima...giuro che l'amazzo...quella stronza come ha potuto..." è visibilmente adirato "che c'è brucia? Avresti preferito che non mi avesse detto niente, così avresti continuato indisturbato il tuo giochetto... ti sei preso gioco di me...CAZZO..." sento uno scricchiolio sulle scale, alzo lo sguardo Andrea è fermo in cima ad esse, ci stava ascoltando, i nostri occhi si incontrano per qualche secondo poi lui si affretta ad entrare in camera sua, spero solo non fraintenda tutto, è LUI e soltanto lui che voglio ora e per sempre. Non mi interessa più nemmeno stare qui ad ascoltare quello che Jacopo vuole dire in sua difesa, voglio solo correre da Andrea e rassicurarlo, voglio tuffarmi fra le sue braccia e baciarlo fino a svenire.

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