Capitolo 13

5 0 0
                                    

Marta e Dario si sono visti altre volte in questi giorni, lui l'ha invitata a prendere un caffè da soli, ora siamo nella mia stanza che mi racconta come è andata "mi ha baciato di nuovo quando mi ha riaccompagnato sotto casa" dice euforica ,"l'ho capito dalla tua faccia sei radiosa, comunque sono davvero felice per come vanno le cose tra voi due, te lo meriti amica mia"​ almeno qualcuno è felice qui, mi dico, ora però mi sta letteralmente tartassando , si è messa in testa che devo assolutamente uscire con loro, "ti prego, ti prego, fallo per me..​ con lui c'è sempre Jacopo, ti farebbe bene uscire un po'.." ma anche no... passo... "​ Mi sentirei a disagio "e dai se passi più​ tempo con lui forse, riesci a non pensare troppo a chi sai tu" dice alzando un sopracciglio, sospiro " ok​ prometto che ci penserò..."dico rassegnata "se ultimamente prometti spesso, ma non ne mantieni una" "donna di poca fede..."scoppiamo a ridere come pazze .
Mi sveglio di soprassalto ho avuto un incubo, mi alzo dal letto, faccio una doccia veloce, indosso la mia tenuta ginnica, pantaloncini corti attillati con un top corto sopra. vado a correre per svagarmi un po', è da tanto che non lo faccio.
Correre è stato sempre il mio sfogo nei momenti difficili.
Al rientro, faccio una doccia e mangio qualcosa.
È ancora presto, mancano ancora 4 ore al rientro degli zii per pranzare.
Indosso un costume e mi dirigo in giardino per prendere il sole.
Mi immergo nella lettura del mio romanzo mentre ascolto musica nelle cuffie.
La suoneria del mio telefonino mi fa sussultare, mi sono addormentata, guardo l'ora sul telefono, sono le 11, cavolo ho dormito per due ore, il display indica un numero sconosciuto, chi sarà?​ "Pronto" rispondo "ciao Celine..." mi dice la voce dall'altra parte, "chi sei?" Non può essere lui "sono Jacopo ti disturbo?" È invece si " detto sinceramente stavo dormendo quando... " mi blocca "quando io ti ho scocciato, interrompendo il tuo riposino è questo che stavi per dire?" Lo sento ridere "più o meno..." rido "allora attacco..." "non essere permaloso, stavo scherzando, ma... una domanda, come hai avuto il mio numero? non ricordo di avertelo dato" " Marta " dice soltanto, certo Marta " lo immaginavo, mai una volta che si faccia i fatti suoi" dico stizzita "cavpli, ti infastidisce così tanto la mia telefonata?" Dice deluso dalla mia affermazione, "scusa non volevo essere scortese...è che Marta...ah lascia stare..." " ok vengo al dunque, volevo invitarti a prendere un caffè oggi pomeriggio se non ti crea problemi..." resto di sasso, sicuramente c'è lo zampino di Marta in tutto questo, glielo avrà detto lei di chiamarmi e propormi di uscire "oggi pomeriggio non posso, devo accompagnare mia zia a fare la spesa" mi affretto a dire, sono nervosa il mio cuore accelera, sarà per il fatto che mi ha preso in contropiede, "possiamo dirlo a Marta e Dario se preferisci " non molla il ragazzo "no, non è per quello, è che davvero oggi proprio non posso" lo sento sospirare pesantemente "sei un tipo difficile vedo, scommetto che non accetti mai un invito così su due piedi" dice "è tu non sei abituato ad un no come risposta, immagino.. sarà per la prossima volta se ci sarà..."gli dico tanto per indurlo a non insistere " see, allora che ne dici se con Marta ci raggiungi a ferragosto? Siamo al camping Rox, io Dario e alcuni amici, partiamo domattina..se non hai troppo da fare.." ma cavolo perché insiste tanto, Marta lo avrà minacciato "grazie per l'invito ma la vedo dura, di solito il ferragosto lo passiamo con gli amici in montagna" lo liquido subito, questa telefonata non mi convince per niente, Marta ha esagerato stavolta, non voglio la pietà di nessuno, tanto meno di Jacopo "beh io ci ho provato, pensaci su, semmai cambi idea sai dove trovarci" le sue parole mi fanno capire che è come pensavo, giuro che l'ammazzo "grazie per l'invito... ti auguro buon divertimento..." dico "beh quello è assicurato" lo sento sghignazzare, modesto, le ragazze non gli mancheranno sicuro, beh lo credo bene è bellissimo, un paio di settimane fa sarei morta di infarto per questa chiamata, invece ora sono qui che bypasso il suo invito, sono impazzita non c'è dubbio. Racconto a Marta della telefonata con Jacopo, batte le mani, "a quanto pare ho fatto proprio bene a dargli il tuo numero" "ehm...e dimmi oltre a dargli il numero lo hai anche minacciato per farmi invitare?" dico con un ghigno "puo' essere... stupida rilassati ma, credo che tu gli piaccia, puoi non credermi, ma ha insistito lui per avere il tuo numero.." scrolla le spalle "ammesso che sia stato lui a chiederti il numero...ciò non significa che gli piaccio..." sbuffo sonoramente "smettila di fare la guastafeste... immagina che figata noi quattro che usciamo,insieme!!..." basta smettila di dire cazzate..." mi prende per un braccio "non è quello che abbiamo sempre sognato ? " sbraita indispettita " le cose sono cambiate...ora come ora, non so più cosa voglio..." " certo preferisci deprimerti dietro un cazzone che nemmeno conosci...,che forse non vedrai mai più..riprenditi cazzo è Jacopo...." una lacrima sfugge al mio controllo " credi che non lo sappia? Ma non posso farci niente... sto male...e scusami se non faccio salti di gioia rovinando i tuoi piani... " lei mi abbraccia " scusa, scusa, mi dispiace non volevo..." è dispiaciuta "Marta non cerco storie di nessun genere, se innamorarsi significa soffrire e stare così male, non voglio rischiare d' innamorarmi mai più... " la mia voce è strozzata, "piccola, ora sei delusa, stai soffrendo e l'ho capito, però sono convinta che se provi a passare del tempo con Jacopo, tu..." continua "io cosa ? Pensi che possa perdere di nuovo la testa per lui ?" La beffeggio, lei mi guarda seria " chi può dirlo... tutto può succedere, col tempo Andrea sarà solo un ricordo lontano " dice stringendomi fra le sue braccia "sei impossibile...non ti arrenderai vero ?" Sospiro "No, finché non riavro' la mia migliore amica ,prima di Andrea".
È il 14 agosto siamo qui seduti in piazzetta da più di un'ora a discutere su dove andare domani per la scampagnata di ferragosto, come al solito ognuno propone un posto diverso, MAI che fossero tutti d'accordo, io me ne sto qui assorta tra i miei pensieri, non dico nulla, per me un posto vale l'altro.
All'improvviso Marta fa la sua proposta "visto che non riusciamo a trovare una soluzione che ne dite se quest'anno cambiamo rotta e ce né andiamo al mare...?" So dove vuole arrivare, sta pensando di raggiungere Dario in campeggio.
I ragazzi la bloccano subito "non ci pensare nemmeno..." si affretta a dire Stefano " tradizione vuole che a ferragosto si va in montagna per la grigliata non al mare" Marta alza le spalle "ci ho provato" mima guardando me..
Dopo tanto finalmente hanno trovato l'accordo, siamo in macchina di Stefano, io sono seduta sul sedile passeggeri mentre Marta e Sandy sui sedili posteriori. Alzo il volume della radio al massimo, cantiamo a squarcia gola i tormentoni dell'estate ignorando Stefano che ci prega di abbassare il tono.
Il posto non è niente male, c'è un'area attrezzata in mezzo agli alberi , con tavoli e panche, di fianco un enorme prato verde assolato, i fuochi con le griglie sono poco distanti.
I ragazzi fanno la fila aspettando il loro turno per la cottura della carne, intanto noi ragazze abbiamo apparecchiato e stuzzicato qualche patatina chiacchierando sdraiate su una coperta. Claudia ha raccontato della sua vacanza al mare e dei ragazzi che ha conosciuto, a lei è andata decisamente meglio di me a sentire il suo racconto, io mi limito ad ascoltarla.
Abbiamo mangiato tantissimo, sto scoppiando. Hanno deciso di fare una partita a calcetto uomini contro donne, a chi è venuta questa brillante idea non lo so, io sono una frana in questo gioco, anche a scuola quando capita durante l'ora di educazione fisica invento sempre una scusa per non giocare.
Marta mi trascina per un braccio nel campo, mi metto in porta, almeno non devo correre, che strazio ad ogni palla mi butto a terra, ma, questa finisce comunque in porta tra le lamentele della mia squadra e le risate piegati in due dei ragazzi. Una palla mi è passata addirittura tra le gambe non mi sono nemmeno accorta del suo arrivo. Tutto sommato ho passato una bella giornata, sono felice per aver dato ascolto a Marta.
Al ritorno ci siamo fermati in un bar i ragazzi ci hanno offerto un gelato, Marta ad un tratto si schiarisce la voce "ehm scusate che ne dite di una giornata al mare domani?, Mi hanno parlato di un bel posto, non troppo distante da qui" sapevo che non si sarebbe data per vinta, scuoto la testa, lei mi rivolge un ghigno divertito "sì è una bella idea" interviene Sandy "oggi montagna domani mare mi sembra equo".

I Venti Del Destino #completa# Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora