Capitolo 42

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Visto che i giorni di vacanza sono ormai agli sgoccioli decidiamo di passare un'ultima giornata al mare.
Siamo partiti molto presto con l'intenzione di fare colazione in spiaggia ma Marco alla guida sembra un bradipo "Marco santo cielo come sei lento... schiaccia quel piede sull'accelleratore...manca poco che facciamo il pranzo al posto della colazione..." sbuffa Chiara seduta accanto a me sui sedili posteriori, "cavolo non sono lento, sono solo prudente...sto rispettando i limiti...vuoi che mi becchi una multa solo per compiacerti?" risponde offeso Marco       " hei calma cugina, Marco ha ragione, sono solo le otto, tra poco mangerai tranquilla...  " Andrea difende il suo amico  " non ha bisogno di chi lo difenda sa farlo benissimo da solo..." aggiunge piccata "certo ma essendo troppo educato con te ha bisogno di me..." Mi scappa una risata " ehi ma tu da che parte stai?" Dice Chiarail rivolgendosi a me " dalla tua naturalmente...hai dubbi?" Meglio assecondare quando ha fame diventa ingestibile.
Finalmente siamo in un bar sulla spiaggia, Chiara ci ha levato l'anima con la storia della fame e alla fine ha preso solo un banalissimo caffè macchiato, io ho preso cornetto alla crema e cappuccino, i ragazzi un tramezzino e la birra. Abbiamo fittato due lombrelloni con le sdraio per stare più comodi. Sono immersa nella lettura del mio libro quando Andrea attira la mia attenzione 
"Celine mi sto annoiando... ti va di fare due passi...?" Si è alzato dalla sdraio e posizionato di fronte a me a farmi ombra con la sua statura "non ti annoieresti se leggessi un po' anche tu..." "sei seria... secondo te vengo al mare per starmene sdraiato sotto il sole a leggere...no bella a questo punto tanto vale starsene a casa..." " ok mi hai convinto...da che parte andiamo?" Ho già sistemato il libro nello zaino, mi prende la mano " dove ci porta il cuore..." se esce con la citazione del libro, gli sorrido non sembra affatto lo sfacciato ragazzo che mi ha fatto penare tanto, è premuroso dolce "Sai Celine volevo stare solo con te, il mare la spiaggia mi fa tornare con la mente a quando ci siamo conosciuti, ho capito subito che  eri diversa dalle altre, tu mi facevi sentire diverso... forse perché non facevi niente per attirare la mia attenzione, a differenza delle altre tu ti comportavi come se non ci fossi..." " e questo ti procurava fastidio immagino..." "non era solo fastidio... mi sentivo attratto da te, ti cercavo con lo sguardo continuamente...e cercavo di attirare la tua attenzione in tutti i modi, volevo che tu mi notassi..." " e ci sei riuscito benissimo... ma tu questo ancora non lo sapevi... non sei il tipo che passa inosservato dovresti saperlo..." " stavi sempre sulle tue...non ti lasciavi avvicinare... snobbati un po' tutti..." dice " non sai quel che dici,io non ho snobbato nessuno anzi, non avrei mai immaginato di fare la vostra conoscenza,  io al contrario di te sono sempre vissuta nell'ombra, non mi sono mai reputata bella e questo mi portava a isolarmi... sempre con la paura di essere presa in giro..." abbasso la testa, lui si ferma  " sei una sciocca se lo pensi davvero... tu sei molto di più che bella...quando quel giorno mi sono ritrovato a pochi centimetri dalle tue labbra, sono andato nel panico, non mi era mai capitato di desiderare così tanto di baciare una ragazza e farmi delle paranoie su come avresti preso tu la cosa, poi però il desiderio ha preso il sopravvento e ti ho baciato...io mi sentivo stordito da tutte quelle emozioni... ,non mi era  mai successa una roba simile, la cosa mi spaventava...  poi tu mi hai respinto in modo brusco ed io sono andato in confusione...Non ci ho capito più un cazzo... tu eri arrabbiata ed io ho pensato di aver fatto una cazzata e rovinato tutto..." dice tutto d'un fiato " era  il mio primo bacio e ne abbiamo già parlato, io credevo ti stessi prendendo gioco di me..." " si ora lo so, ma in quel momento, era come se qualcuno mi avesse dato un pugno nello stomaco...sai ho cercato di non pensarti in questo anno, non sapevo nulla di te, le probabilità di rivederti erano davvero pochissime, dovevo togliermi dalla testa la ragazza che mi aveva stregato...dovevo dimenticarmi di te...ma ora sei qui ed io..." dice attirandomi a lui ,non resisto gli metto le mani nei capelli e lui abbassa la testa e posa le sue labbra sulle mie, le gambe mi tremano come fosse la prima volta, lo stomaco si aggroviglia, "ti  amo...io non respiro senza di te" sussurro sulla sua bocca "ti amo anch'io piccola...sei la cosa più bella che mi sia capitata..."  mi morde un labbro "e tu la mia.." aggiungo "io però sono geloso, ti voglio tutta per me.."
un senso di inspiegabile felicità mi invade, lui è geloso di me.. ha appena ammesso che è la prima volta che prova un sentimento così forte e lo prova per me.
La giornata prosegue all'insegna del divertimento con Chiara e Marco.
Siamo soli in casa, la nonna è andata a casa di un'amica che abita a qualche isolato di distanza, Chiara e Marco sono usciti per una pizza, ci hanno chiesto di unirci a loro ma abbiamo preferito restare in casa a guardare un film.
Siamo sdraiati sul divano sotto la coperta, Andrea mi accarezza il viso, il suo sguardo si fa subito malizioso, la pupilla si dilata, si sta eccitando ed io non sono da meno, non riesco a resistergli, è impossibile stargli vicino e non avere la voglia di baciare quelle labbra piene.
Fa scorrere  la mano sulla mia gamba e accarezza l'orlo della gonna, la solleva salendo più su "Cosa pensi di fare?" sussurro in modo sensuale "ehm..." mugola ignorando la mia domanda, mi fa scivolare sotto di lui divarica le mie gambe e si ci piazza in mezzo,
Tengo gli occhi fissi nei suoi,mi ci perdo in quel blu meraviglioso, le sue dita continuano il loro cammino sulle mie gambe sotto la gonna che indosso, e quando raggiunge l'apice delle mie cosce,  ansimo.
Mi struscio contro la sua mano alzando i fianchi, curvando il corpo come incoraggiamento alla sua invasione , mi stupisco della mia sfacciataggine, ma in questo momento lo desidero e glielo dimostro. Il suo coso si fa duro tanto da sentirlo spingere contro il mio fianco.
Aggiunge un altro dito dentro di me , io spalanco gli occhi lui piega in su le dita ,strofinando il mio clitoride, abbastanza per farmi dimenare, ma non abbastanza per darmi sollievo.
Serro gli occhi con un  gemito, Andrea non distoglie lo sguardo dal mio, la mia vagina si stringe intorno alle sue dita quando le tira dentro e fuori una, due volte, e poi riprende a strofinare il clitoride con il pollice. Per stuzzicarmi, aggiunge al tocco del pollice la carezza della lingua, mi sta mandando in delirio, lui continua a leccare, succhiare  e a scoparmi con le dita, finché non gli appoggio la mano sulla testa e afferro una manciata di capelli, la tiro con vigore e   comincio a pregarlo con parole senza senso, sento il mio corpo che si tende ,che si prepara a venire  il suo tocco mi porta sempre più vicino al culmine e in quel momento lui allontana la bocca e scivola sul mio corpo fino a trovarmi faccia a faccia con lui, ho gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta, il respiro è veloce e leggero tra i suoi ansimi e i miei gemiti ,circonda la mia mascella e conduce il mio viso verso di lui per baciarmi .
"Apri gli occhi e guardami " sussurra sulle mie labbra lo faccio, lo sguardo è sfocato e colmo di desiderio, e quando muovo i fianchi in cerca di sollievo ride alla mia suplica "ti prego" "siamo diventate esigenti..." lo bacio senza rispondere alla sua provocazione,lui tira indietro le dita e finalmente è dentro di me, mi aggrappo alla sua schiena le  mie gambe in automatico circondano il suo bacino,  mi blocca le mani sul divano e le intreccia alle sue e si muove ad un ritmo sempre più frenetico, non ho mai provato sensazioni così forti, sento che potrei impazzire  "Andrea..." andiamo, lui capisce che sono vicina i suoi occhi sono pieni di passione " mi fai impazzire piccola..." e alle sue parole veniamo insieme, uniti da spasmo e contrazioni forti che ci lasciano mafiosi di sudore, con il cuore a mille  affannati, ma appagati e felici, tutto intorno a noi sembra scomparire, restiamo abbracciati finché i nostri respiri e battiti non tornano regolari. Mi guardò intorno e  un ansia mi assale, solo adesso mi rendo conto che abbiamo fatto lamore sul divano e se  fosse entrato? Oh dio potrebbe entrare anche adesso, da un momento all'altro, cristo santo per la foga del momento non abbiamo pensato a questa eventualità, scatto agitata, spingo bruscamente Andrea facendolo cadere all'indietro, lui sembra sorpreso "che ti prende?" Esclama "Cavolo Andrea come abbiamo fatto a non pensarci...potrebbe entrare qualcuno ..." dico animando e balbettando, non riesco a finire la frase che anche lui scatta in piedi, sembra intuire solo adesso quello che abbiamo rischiato, siamo due pazzi incoscienti.
Per fortuna è andata bene, ci precipitiamo subito in camera, dopo la doccia ci investiamo e scendiamo giù in cucina. Preparo della pasta alla carbonara mentre lui apparecchiature "non sapevo sapessi anche cucinare sono un ragazzo fortunato..." " Beh ci sono tante cose che non sai di me..." ed è vero lui non conosce la mia storia " Beh spero tu non nasconda nessun scheletro nell'armadio..." ride a me invece è passata la voglia di scherzare , " ehi... scherzo, io ti amo tutto quello che voglio è qui accanto a me" è mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio sul collo.
Abbiamo promesso alla nonna che stamattina saremmo andati noi a fare la spesa e così eccoci in macchina alla ricerca di un supermercato.
I ragazzi prendono due carrelli e si sfidano tra le corsie come due bambini tra le occhiatacce delle persone e dei dipendenti.
Dopo aver fatto una bella scorta, torniamo a casa.
Lasciamo che pensino i  ragazzi ai sacchi più pesanti e ci avviamo verso casa con i nostri sacchetti.

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