Capitolo 8

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"È stato un po' meglio dell'altra volta" mi dice sorridendo.
"Forse"
Si stacca dall'abbraccio e raccoglie i miei vestiti, poi me li porge dandomi uno schiaffo sul culo.
Non voglio che questa serata finisca mai, perché so già che domani mi pentirò di quello che ho fatto, e anche lui.

Lo fisso nuda mentre si riveste.
"Vuoi rimanere nuda mentre ti porto a casa? Per me sarebbe un piacere, ma non deve esserlo per qualcun altro" ride.
"Non lo so" l'alcool mi annebbia la mente, non riesco a pensare lucidamente.

Guardo l'orologio appeso al muro e vedo che sono le 23:30.
Dovrei tornare casa, anche se domani non dovrò lavorare, essendo sabato.
Avrò sicuramente un gran mal di testa.

Mentre mi vesto mi porge un altro bicchiere di Champagne, che non rifiuto: era veramente delizioso e credo che non ne berrò mai più uno così buono (e suppongo anche caro).
"Ti accompagno a casa"
Senza dire niente prende le chiavi e va verso la porta.

Entriamo nell'ascensore.
"Per quale motivo hai accettato di incontrarmi il mio primo giorno di lavoro, se non incontri mai i tuoi dipendenti?" Gli chiedo.
"Cosa c'entra in questo momento?"
"Rispondimi" il panico mi assale. E se lui sapeva che ero io la nuova dipendente? Magari ne era a conoscenza già da quando eravamo sull'aereo.
O mio dio!

"Questi sono alcuni degli affari che non ti riguardano" mi liquida senza guardarmi negli occhi.
"Non mi riguardano?! Stiamo parlando di me!" Urlo.
"Tu non hai nemmeno idea di cosa ti stia intorno"

Che cazzo significa?
Lo guardo esterrefatta.
L'ascensore si ferma e lui cammina velocemente verso la sua macchina e io gli sto dietro.
A stento trattengo le lacrime che cercano di uscire: divento troppo emotiva se bevo!
"Non sarò la tua assistente" sussurro infine quando arriviamo davanti casa mia.
"Bene, ci vediamo Faith" mi guarda con uno sguardo gelido.

Entro in casa piangendo a dirotto, e mi strappo i vestiti di dosso.
Come ho potuto essere così ceca!
Ho fatto sesso per ben due volte con quello stronzo!
Voleva solamente usarmi, e ci è riuscito ovviamente per colpa mia.

Mando un messaggio alla mia amica Juliette dove le spiego tutto ciò che sta succedendo, anche se so che non risponderà.
Mi faccio una doccia per calmarmi e poi vado a letto.
Spero solo di poter dimenticare tutta questa storia.
Mentre sto per addormentarmi sento vibrare il telefono.

È un messaggio da parte di Melany.
"Ho una grande notizia! Tieniti libera per domani sera e cerca un bel abito elegante😉"
Sono troppo esausta per risponderle, così mi addormento.

Il giorno seguente Melany si presenta a casa mia alle 11:30, con un cappuccino e una ciambella.
"Allora, spero tu abbia letto il messaggio di ieri sera" dice mentre si siede sul divano "Beh questa sera Anna, la dirigente del personale, mi ha incaricato di andare ad intervistare alcune persone ad un gala che si terrà stasera in un locale pazzesco!"
È così entusiasta che mi dispiacerebbe non andarci.

"Ho pensato che potremmo andare insieme, cerchiamo di convincere Anna e andiamo a divertirci!"
"Ma... non ho nulla da mettermi"
"Troveremo qualcosa questo pomeriggio. Dai ci divertiremo, inoltre è una festa esclusiva, non capita tutti i giorni di vedere gente famosa"

"Okay, accetto"
Melany inizia a battere le mani: ho bisogno di cambiare aria per una sera, non posso stare sempre in casa a deprimermi.
"Benissimo, scrivo subito ad Anna, intanto andiamo a prendere il tuo vestito" si alza dal divano e si dirige alla porta.
"Ma sono ancora in pigiama!"
"Sbrigati allora" ridiamo insieme.
***
"Che ne dici di questo?" Propongo un vestito nero molto serio.
"No! Okay dovrai essere elegante ma non devi vestirti da suora! Potrai comunque incontrare qualcuno..." mi fa l'occhiolino e nota che mi rabbuio "senti non so cosa sia, ma sappi che ho intuito qualcosa tra te e il capo. Non ti preoccupare non l'ha notato nessuno, sono solo io che ho sempre avuto questa abilità" ride.

Dio che imbarazzo!
"Non c'è nulla"
"Se lo dici tu" dice con aria incredula.
Provo un altro abito che mi passa Melany.
È lungo fino ai polpacci e molto aderente... ho paura di essere fuori luogo. Anche se il colore è magnifica: un rosso scurissimo molto elegante.
Esco fuori dal camerino e Melany mi sorride.
"È perfetto!"

"Ne sei sicura? Non è troppo stretto? Ho paura di non sentirmi a mio agio se qualcuno mi guarderà e..."
"Se ti guarderanno è perché sarai bellissima! Fidati di me! E poi non puoi non comprarlo, sembra fatto apposta per te. Ora muoviamoci dobbiamo tornare a casa per prepararci!"

Il segreto del mio capoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora