Capitolo 3

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Scendo dall'aereo e non vedo più il ragazzo con cui ho fatto sesso.
Okay questa cosa non dovrà saperla nessuno!
Potrebbe valerne la mia reputazione e anche la mia carriera.
Non so cosa mi abbia detto la testa, ma non ero in me...

Chicago è molto bella, e molto diversa da Londra. Trovo l'autista che mi aspetta e con lui mi immetto nel traffico.
C'è molto rumore, ma le persone non sembrano scortesi, al contrario.

Credo che mi troverò bene qui.
Noto tutte le insegne dei negozi e le grandi porte dei grattacieli mentre percorriamo una delle strade più trafficate della città.

L'appartamento che ho comprato si trova a qualche isolato dal palazzo in cui lavoro. Mio padre ha fatto di tutto purché lo arredassi prima di arrivare, così ho scelto qualche mobile su internet per portarlo in quella che sarà la mia casa.

Non so però cosa troverò al mio arrivo, per questo sono molto eccitata.
Lo chauffeur mi lascia nel palazzo sotto casa e mi dice che è a mia completa disposizione.

La palazzina è tipica di Chicago con le scalette sulla strada, dove si affacciano anche le finestre.
Quando entro trovo un piccolo corridoio che poi si affaccia sul salotto, dove c'è un grande divano nero in pelle una tv e altri oggetti.

C'è una cucina molto bella poi un bagno con una vasca rotonda e la mia camera: il letto matrimoniale è bellissimo, e anche l'arredamento non è da meno. Tutto richiama il bianco e il nero, ma non mancano delle spruzzate di colore qua e là.

Chiamo subito mio padre per ringraziarlo.
Oggi ho la giornata libera ma decido comunque di andare nel palazzo dove lavorerò per sapere gli orari e altri dettagli.

Mentre cammino per la strada mi rendo conto di come la mia vita stia cambiando, e in meglio: ieri ero a Londra e oggi sono a Chicago e sto per entrare nel palazzo dove lavorerò per chissà quanto tempo!

Il palazzo è enorme, credo ci siano almeno 20 piani, e le pareti esterne sono coperte da specchi, rendendo impossibile vedere all'interno.
Entro e vedo moltissime persone impegnate nei loro lavori, che camminano molto velocemente.

Wow! Ci sono divani blu e grandi televisioni, a destra invece c'è una donna dietro ad un muro e vado da lei.
"Salve sono Faith Taylor, lavorerò qui da domani e sono appena arrivata, volevo sapere..."

"Certo, la signorina Taylor! Inizierà a lavorare con la Gsp Company da domani, e i suoi turni inizieranno dalle 9:00 fino alle 16:00 con una pausa pranzo di circa un'ora, dal lunedì al venerdì. Lavorerà al piano 18 e dovrà monitorare alcune statistiche che poi le verranno assegnate. Inoltre domani le verrà assegnata la sua postazione e spiegate le sue mansioni più dettagliatamente. A fare ciò sarà Anna, ovvero colei che gestisce il personale."

Sono un po' disorientata...
"Ma... potrò conoscere il mio capo?"
La donna mi guarda dal basso con un'espressione indecifrabile. Sembra un robot!

"Il signor Anderson non può ricevere i suoi nuovi dipendenti ogni volta, signorina. È molto impegnato, non sempre lo si trova in questo palazzo. Potrei prenotarle un appuntamento ma ci vorrebbe del tempo prima che lei lo possa incontrare. Per qualsiasi dubbio può comunque rivolgersi ad Anna"

Quindi non so nemmeno per chi lavoro...
Saluto la signora e me ne vado.
Non voglio creare problemi, ma avrei il diritto di incontrare il mio capo...credo si faccia così nel mondo degli affari.
Ma non voglio sembrare troppo esigente, potrebbero mandarmi via da un momento all'altro.

Anche se papà mi aveva assicurato che lo avrei incontrato...
Non importa, ora devo prepararmi al mio primo giorno di lavoro.
Quando torno a casa, dopo essermi fermata in una caffetteria, è quasi buio e preferisco non girare da sola di notte.

Preparo i vestiti di domani, una gonna nera stretta e una camicia bianca con una giacca.
Sembrerò una vera donna in carriera!
Prima di cenare potrei anche provare quella bella vasca che ho in bagno!

Mentre sono immersa nell'acqua il mio cellulare vibra: un nuovo messaggio.

"Signorina Taylor, come richiesto domani mattina alle ore 11:00 potrà incontrare il signor Anderson"

Per quale motivo prima mi avevano detto che era quasi impossibile incontrarlo? E perché hanno cambiato idea?

Il segreto del mio capoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora