"Kevin!" Urla.
La guardo adorante dalla testa ai piedi e lei scappa nella sua stanza.
Si butta sul letto e io mi sdraio sopra di lei.
Mi sfila la maglietta e inizio a baciarla sul collo; scendo poi sul suo seno, che succhio e mordo mentre lei lancia degli urletti; passo sulla pancia e infine arrivo al suo ventre nudo.La sento tremare mentre scendo e la bacio tra le gambe.
Inizio a leccare e lei ansima molto forte: credo che le piaccia!
Le apro di più le gambe e lei inizia a giocare con i miei capelli, e io mi eccito ancora di più.Aggiungo poi due dita e sento che sta per venire.
In quel momento il mio telefono inizia a squillare: mi blocco terrorizzato di essere in ritardo per l'appuntamento, ma quando guardo l'orologio scopro che non sono ancora le quattro.Mi alzo e vado a rispondere. È Julio.
"Che c'è?" Rispondo seccato per avermi interrotto.
"Il capo arriverà tra poco, lo abbiamo saputo solo ora. E sai che odia chi si presenta in ritardo..."
"Merda!" Riattacco e prendo subito la camicia e le scarpe.Faith mi guarda con occhi e bocca spalancati.
"Dove vai?" Dice con voce affannata.
"Devo andare"
Esco dalla camera senza dire altro e vado a prendere la macchina... spero solo di non trovare traffico.
Immagino che Faith non mi rivolgerà più la parola, ma ora è un problema secondario.Arrivo davanti al locale dove avverrà l'incontro e trovo fortunatamente parcheggio lì davanti.
Mi fiondo al bar e tra le persone vedo in un angolo Julio seduto ad un tavolo con altri uomini.
"Cazzo amico, ce l'hai fatta! Sei stato fortunato! Tieni, bevi un sorso" mi dice porgendomi un bicchiere di scotch.Appena finisco di bere le porte del bar si aprono e sento l'ansia crescere.
Presumo che l'uomo al centro, basso, pelato e grasso sia Bob, a giudicare dall'abito elegante e costoso. Ai suoi lati ci sono due uomini alti, sicuramente le sue guardie: scommetterei tutti i miei soldi che sono armati.
Si siede al nostro tavolo e porge la mano a Cole.
***L'incontro è andato bene, anche se a volte ho temuto che Bob ci stesse prendendo per il culo: noi siamo nel giro delle scommesse da poco, lui invece da tutta la vita, e non mi fido molto di lui.
Ci ha aiutati con le prossime gare senza volere niente in cambio, come regalo di benvenuto per la nostra squadra che si è guadagnata il posto tra i più potenti allibratori.
Ma bisogna pazientare, non posso rischiare di fare passi falsi.Mi bevo qualche altro bicchiere con Julio, ma quando guardo l'ora sul mio telefono vedo che sono le 19:30: come cazzo è possibile che sono in questo bar da più di 3 ore?
Esco dal bar mentre Julio continua a chiedermi di portarlo a casa, ma non ho nessuna intenzione di farlo dato che è ubriaco fradicio e non so nemmeno dove abita!Forse sono anch'io un po' sbronzo.
Guido verso l'albergo immerso tra i miei pensieri.
Quando salgo in camera non vedo Faith, e non è nemmeno nella sua stanza: probabilmente sarà uscita con le sue amiche.
Prendo qualcosa dal mini frigo e mi butto sul letto; non capisco il motivo per il quale ho pensato che lei potesse essere rimasta qui ad aspettarmi:non è la mia ragazza, scopiamo e basta, e non provo nulla per lei se non l'attrazione fisica, ma c'è comunque qualcosa che mi turba.
Lei è uscita a divertirsi, perché non posso farlo anch'io?
Esco di nuovo e vado in un pub che avevo visto sulla strada mentre tornavo.
***Sarah continua a parlarmi mentre si appoggia sul bancone con le braccia per mettere in mostra le sue tette, che sono alquanto grandi.
"Mi ascolti?"
"No... questa musica fa schifo!"
"Hai ragione, ma piace ai clienti"
Mi giro intorno e mi accorgo che ci sono molte persone a cui piace veramente questa musica.Sono così ubriaco che non mi ero accorto di quante persone ci fossero adesso nel locale, ma a dire la verità non mi ricordo nemmeno da quanto tempo sono qui.
Porgo a Sarah il bicchiere, che riempie di nuovo, e poi si rimette nella posizione di prima.
"Non mi hai ancora detto perché sei qui, bello"
"Non ho mai detto che volevo dirtelo""Dai non fare lo stronzo! So benissimo che hai qualcosa di cui parlare!" Ride.
I suoi capelli rossi si muovono con lei mentre si muove a ritmo di musica e va a servire un altro cliente.
È sexy e sicuramente me la scoperei, ma non è il mio tipo.
"Da dove vieni?" Mi chiede.
"Chicago"
"Avevo sentito che sei americano! Wow, allora è vero che siete dei fichi pazzeschi!""Non sei simpatica"
"Ti va di ballare?"
"No, ma ti guarderò"
Lei ride e inizia a muovere i fianchi, poi fa il giro del bancone e viene vicino a me.
"Ti va di divertirti un po' con una ragazza di Londra?" Mi dice mentre mi accarezza una guancia.A quelle parole mi torna in mente Faith, e credo che tra le due non ci sia confronto.
Rifiuto Sarah in modo brusco e esco dal pub.
Mentre cammino mi accorgo di quanto sono ubriaco e quando mi siedo sul sedile della macchina faccio un bel respiro.
Per tornare all'hotel ci metto più del previsto, attento a guidare piano per evitare incidenti.Salgo in camera e trovo le luci accese, ma Faith non c'è.
Vado sul terrazzo per prendere un po' d'aria e la trovo seduta sul divano.
Mi fermo a fissarla come un babbeo, ma non riesco a fare nient'altro: indossa un vestito bianco semplice che la fascia completamente, e non riesco a guardare altro.
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Il segreto del mio capo
RomanceFaith, ragazza che scappa a Chicago per iniziare a vivere una nuova vita indipendente da suo padre, commette un errore sull'aereo che avrebbe potuto evitare. Ad attenderla a Chicago non solo l'aspetterà il suo capo, che aveva già conosciuto, ma anch...