Capitolo 27

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Kevin's POV
Il sapore della vodka mi brucia la gola e allo stesso tempo mi induce a volerne di più: strappo la bottiglia dalle mani di Vladimir e ne bevo un altro lungo sorso. Ovviamente non ha il coraggio di dirmi niente, sa bene che lo riempirei di botte.

Casa di Igor si è velocemente trasformata in una nuvola di fumo da quando siamo arrivati, sembra di stare in un Coffee Shop di Amsterdam. Appoggio la testa sul divano e chiudo gli occhi mentre mi rilasso.
"Non credi che sia il nostro turno?"

Quello stronzo di Foma si sta finendo tutta l'erba, è il momento di fare qualcosa.
"Te ne stai facendo un'altra? O la stai mettendo di nuovo nelle tasche?" Chiedo avvicinandomi pericolosamente a lui.
"Calma, fratello. Me ne serve giusto un altro po'..."

Quando allunga il braccio per prenderla gli tirò un pugno in faccia e lui cade a terra.
"Che cazzo fai!" Grida.
"Ti avevo avvertito"
Tiro un altro pugno ma il figlio di puttana riesce a schivarlo, così gli tiro un calcio alle costole.

"Kevin, che stai facendo?" Chiede dolorante, ma la voce non è più quella di Foma, è diventata più dura.
Sento una mano prendermi la spalla così mi giro e do una spinta molto forte alla persona che stava cercando di fermarmi; quando sto per tirare un altro pugno, mi accorgo che non sto più pestando il mio vicino di casa, ma il volto di mio padre.

Spalanco la bocca e mi prendo i capelli: il corpo a terra è immobile.
Ho ucciso mio padre. Mi alzo in piedi, mi guardo intorno e tutti i miei amici sono scomparsi, tranne la fidanzata di Vladimir che deve aver sbattuto la testa al mobile perché perde molto sangue dalla fronte.
Mi quando avvicino a lei il mio respiro si ferma: non è Emma, ma Faith.

"Faith!" Urlo e mi alzo dal letto in uno scatto.
Sbatto ripetutamente gli occhi per capire dove mi trovo e riconosco i mobili della mia stanza.
Le coperte sono tutte a terra, compresi i cuscini. Merda...
Vado in cucina e mi verso un bicchiere d'acqua: l'orologio segna le 6:03, ciò significa che sono riuscito a dormire solo 2 ore... non ho proprio idea di come potrò andare al lavoro domani.

Tutta la sera mi ha tormentato il viso spaventato di Faith quando gli ho raccontato la mia storia e gli occhi che fissavano il vuoto appena se n'è andata: non ha detto niente, oltre ad avermi ringraziato per essermi aperto con lei. Sapevo che sarebbe andata così, ma sotto sotto speravo che lo avrebbe accettato e non mi avrebbe lasciato, da puro egoista quale sono.

Cazzo! E ora mi trovo in questa situazione di merda con Bob che vuole fotterci e non so nemmeno cosa fare!
Ma questo è solo un problema secondario, perché la mia prima necessità è assicurarmi che Faith stia bene. Chissà se domani verrà al lavoro... ma conoscendola so che sarà come al solito puntuale, odia non rispettare i suoi impegni.

Dovrei parlarle? No, devo darle spazio!
Mi vesto e vado al lavoro, ma quando arrivò noto che sono ancora le 6:37.
Un'idea mi passa per la testa e prima che me ne possa accorgere, i miei piedi iniziano a camminare in direzione della sua casa.
Bene, oltre ad essere un criminale che ha ucciso un uomo per un attacco di rabbia, ora sono anche uno stalker! Non mi faccio mancare niente...

Quando arrivo lì vicino vedo che le tende sono già aperte, segno che si è svegliata. Mi appoggio ad un albero poco distante dalla sua porta e mi immergo a pensare cosa stia facendo: probabilmente si sarà lavata e adesso si starà vestendo... quanto vorrei essere lì con lei!

Una porta sbatte e io faccio un salto per lo spavento...cazzo! Mi guardo intorno e vedo solo un uomo appena uscito di casa che mi guarda in modo strano... probabilmente perché sono davanti casa sua.
È meglio che vada prima che Faith mi veda fuori casa sua, dietro un albero!

Velocemente arrivo alla GSP e mi fiondo in ufficio: resterò qui tutto il giorno per evitare di vederla... questo significa darle spazio, giusto?
Mi immergo nel lavoro, ma nonostante ciò non riesco a pensare ad altro... ho rovinato tutto.
Un messaggio da Julio mi fa tornare alla realtà.
"Hey amico, hai pensato a qualcosa?"
Cazzo! Sono stanco di questa vita, maledetto il giorno in cui ho accettato la proposta! Sarebbe tutto più facile se avessi rifiutato.

"No. Cazzo ho anche altri problemi, sai?"
"Ti stai riferendo a quella bella ragazza? ;)"
Coma diavolo fa a sapere di Faith? Probabilmente devo avergliene parlato quando ero ubriaco.
"Vaffanculo" scrivo e poi spengo il telefono.
Mi prendo la testa con le mani e cerco di rilassarmi.

Il segreto del mio capoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora