Il segreto del mio capo

Capitolo 17

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Kevin's Pov
Come al solito la giornata inizia male.
La chiamata di Julio non ha fatto altro che peggiorare il mio umore, ma devo essere preparato per quando arriverò a Londra e incontrerò Bob.
Ma poi che cazzo di nome è Bob per uno che è ricco sfondato da poter comprare tutta l'Africa?
Ma probabilmente non sarà nemmeno il suo vero nome.

Alle 5 in punto sono fuori casa di Faith, che vedo aprire la porta e scendere giù per i gradini in maniera molto goffa, tanto che rischia di inciampare sulla sua stessa valigia.
Ma riesce ad essere bella anche alle 5 del mattino.

Scendo, apro il cofano e ci deposito la sua valigia, che a giudicare dal peso credo sia piena di cose da donna.
La strada verso l'aereoporto è breve, ma Faith si addormenta lo stesso.

Dopo aver passato i vari controlli di sicurezza arriviamo al nostro aereo di prima classe e finalmente troviamo i nostri posti.
Sarà un viaggio di circa 8 ore e mezzo, probabilmente anche più lungo, e non sono mentalmente pronto.

Faith si siede vicino a me e dopo qualche minuto vedo che non riesce a stare ferma.
"Puoi stare ferma?" Dico irritato.
Lei non risponde, probabilmente stupita dalla mia risposta acida.

Faccio qualche chiamata per assicurarmi che al mio arrivo sia tutto pronto, e Faith si addormenta nuovamente: che cos'ha questa ragazza, non si è mai svegliata presto in vita sua?

Sono passate due ore e finalmente si è svegliata.
Si alza senza dire nulla.
"Dove vai?" Chiedo subito.
"In bagno" ma appena finisce la parola diventa paonazza, al ricordo del nostro scorso viaggio in aereo.
Rido tra me e me, chi avrebbe mai pensato che sarebbe stata una mia dipendente?

Ma probabilmente avrei fatto lo stesso, quel giorno quando l'ho vista non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, e quando è venuta nel bagno ho potuto assaporare ogni centimetro del suo corpo.
È perfetta per me.
Quando torna è ancora imbarazzata.

È questo che mi stupisce, il fatto che si imbarazzi mentre ripensa a noi che facciamo sesso e che diventi maledettamente sexy e seducente quando lo facciamo! Ma credo che è questo che mi piace.

"Dovevo venire io da te questa volta?" Le dico, mettendo via il telefono e vedendo che il suo viso diventa sempre più rosso.
Le accarezzo il viso e lei chiude gli occhi.
Probabilmente sarà un bel viaggio.
***

Stiamo aspettando da troppo tempo nella hall di questo stupido hotel, e mi sto innervosendo.
Faith guarda dalle vetrate fuori le persone che passeggiano per la città entusiasta, felice di essere tornata nella sua città.

Finalmente qualcuno si degna di accompagnarci nella suite che ho prenotato e quando arriviamo la ragazzina rimane a bocca aperta. Non è di sicuro il più bel hotel che ci sia!
Sbatto la sua valigia per terra e lei mi guarda sorridendo.

"Abbiamo aspettato nella hall solamente 6 minuti, hai perso troppo tempo?" Ride prendendomi in giro.
"Va al diavolo" mi giro e sorrido.
La suite è spaziosa: un grande divano con davanti molte vetrate, che si aprono su un terrazzo, e ai lati ci sono le nostre camere, con ognuna i rispettivi bagni. I soffitti invece sono pieni di luci a led.

So che lei voleva due camere divise ma so anche che lei dormirà con me, l'ho fatto solo per non farla lamentare.
"Faith" la chiamo.
Lei mi raggiunge.
"I letti sono divisi dal salotto solo da una parete! È bellissimo!"
"Ascoltami bene, abbiamo un incontro domani mattina alle 10, poi dobbiamo andare ad un gala domani sera, quindi dovrai indossare un

vestito elegante, e forse avremo un ultimo incontro dopodomani, tutto chiaro?"
"Si..."
"Io sarò spesso via, quindi puoi fare quello che vuoi, a patto che non manchi questi incontri"
"Va bene"
"Puoi pranzare e cenare qui, o uscire quando vuoi, ma non mi aspettare"

La vedo rattristirsi, probabilmente si aspettava che avrei passato più tempo con lei.
Prende il cellulare e se ne va in camera sua: sta mettendo il muso come una bambina piccola.
Sono le 2 del pomeriggio, tra due ore dovrò incontrarmi con il capo, quindi ora posso rilassarmi un po'.

Mi stendo sul letto e sento che lei si sta facendo una doccia... sono così tentato di andare, ma so che mi caccerà.
Chiudo gli occhi per qualche minuto.
Ero così esausto che non mi sono accorto di essermi addormentato per mezz'ora.
Sento Faith canticchiare in salotto, così mi alzo e senza farmi vedere la guardo da dietro la parete.

Indossa solamente un asciugamano che le fascia le curve: merda mi è già venuto duro.
I capelli bagnati le ricadono sul viso, e le sue gambe nude mi stanno chiamando.
Va poi sul terrazzo e si affaccia sulla città.
Basta non resisto più: vado sul terrazzo, le prendo una mano per portarla dentro e poi le strappo di dosso quel fottuto asciugamano.