Capitolo 20

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{Lauren}

Lauren guardava sua madre con terrore.

Il terrore di perderla.

Il terrore di essere rifiutata.

Il terrore di non essere più guardata come prima, o peggio ancora, non essere più guardata.

Si sentiva male.

I suoi occhi si inumidirono, e non poté evitare di cominciare a scusarsi.

- "Scusa. Scusa. Scusami. Scusami, ti prego" Sussurrò con voce rotta.

Clara addolcì i tratti del suo viso.

Si sedette accanto a Lauren e le afferrò la mano.

- "Perché ti stai scusando?"

- "Per quello che hai visto. Scusa..." Disse Lauren abbassando lo sguardo.

- "Lauren, è tutto okay"

Lauren sbarrò gli occhi.

- "Non ti importa che io sia...insomma..."

Clara rise leggermente cercando di alleggerire la situazione.

- "Se ti riferisci al fatto che sei omosessuale, no, non m'importa. Lo sapevo già da anni, non mi è mai importato"

- "Come facevi a saperlo?" Chiese Lauren ora più sollevata.

- "Ti devo raccontare una cosa che è accaduta sei anni fa" Disse Clara.

Lauren annuì spingendola a parlare.

- "Avevi litigato con Camila quel giorno, lei era fuori dalla nostra porta a piangere, e abbiamo parlato. L'ho praticamente costretta a dirmi tutto quanto il perché avevate litigato, e mi aveva detto della ragazza che ti piaceva"

Lauren rimase piuttosto sorpresa.

- "Ma allora perché hai reagito così?" Chiese Lauren riferendosi a poco prima.

- "Perché Camila sei anni fa mi aveva anche detto di provare qualcosa per te, e poi è scappata come una codarda. Ti ha distrutta dentro. Lo vedo. Non voglio che ricapiti, Lauren. Lei ti ha distrutta, capisci che non sopporterei di perderti? Tu, Chris e Tay siete le gioie della mia vita. Sei fondamentale per me, Lauren. Non posso permetterle di farti del male"

- "Mamma, capisco che tu mi voglia proteggere, ma sono cresciuta, posso farcela benissimo da sola. Ti ringrazio per la tua preoccupazione, ma non è necessaria. Non lo è perché ho tutto sotto controllo, non ho bisogno di aiuto o che qualcuno mi guidi verso la via corretta. So perfettamente come comportarmi, e so ragionare in modo maturo per prendere una mia decisione"

Clara annuì.

- "Sì, questo lo capisco. Però non sopporterei di vederti distrutta, non di nuovo, non ora che sembri aver trovato un equilibrio. Ho bisogno della Lauren sorridente di questo periodo, capisci?"

Lauren annuì.

- "Ed io voglio essere la Lauren sorridente di questo periodo, ma ho bisogno di affrontare un mio proprio cammino di vita, con errori e senza, ho bisogno di maturare sotto questo punto di vista, ho bisogno di prendere delle decisioni per conto mio, e di testa mia. Ho bisogno di indipendenza"

- "Lo so. Lo so benissimo. Ma non posso evitare di proteggerti, sei e rimarrai la mia bambina, Lauren. Come potrei abbandonarti al tuo destino senza prima cercare di scacciare tutti quei fantasmi che lo infestano?"

- "Li voglio quei fantasmi, mamma. Mi servono, mi servono per crescere. La vita senza difficoltà sarebbe troppo semplice, devo imparare ad affrontarle da sola. Ho bisogno di spazio, li voglio quei fantasmi, mamma, altrimenti potrei trasformarmi io nel fantasma di me stessa e per me stessa"

- "Lo so, e lo comprendo. Ti chiedo solo di stare attenta. Non voglio dover raccogliere i tuoi cocci rotti, anche se sarà necessario ovviamente lo farò. Voglio vederti felice, e se non puoi esserlo con lei non disperati, alcuni amori nascono nel momento sbagliato"

Quando Lauren rimase sola, rimuginò sull'ultima frase che le aveva detto sua madre.

'Alcuni amore nascono nel momento sbagliato'

Qual era stato questo momento?

Lauren non si era accorta di nulla.

Era solo successo, si era innamorata di Camila, punto e basta.

Non sapeva come, quando e perché.

Lo aveva solo fatto.

Quando sentì il suo cellulare vibrare lo afferrò.

Keana.

Non rispose, ma le scrisse di incontrarsi al parco, doveva essere sincera con lei.

~

Trenta minuti dopo Lauren si trovava al parco in compagnia di Keana.

Erano sedute su una panchina.

Per Lauren stava diventando sempre più difficile aprire bocca su quanto accaduto, ma doveva.

- "Kea, devo essere sincera con te..."

- "Lo so, Lauren. So che sei innamorata di Camila, e so anche che vi siete baciate. Ma lei ti potrà mai offrire la felicità che ti posso dare io? Non ti sto chiedendo niente, solo...ragiona. Lei non ti metterebbe mai al primo posto, perché come hai potuto vedere non l'ha mai fatto. Le persone non cambiano, per quanto ci piaccia pensarlo"

- "Camila non è così, e non voglio parlare di com'è lei, volevo solo essere sincera. Volevo dirti che nel mio cuore c'è scritto il suo nome"

- "Sì, ma il tuo cuore è spezzato, Lauren. E il suo nome è scritto su una sola metà. La metà che sta marcendo. Io voglio curare la parte libera da quelle catene invisibili che ti tengono attaccata a lei. Ti voglio per me, e lotterò con tutte le mie forze per averti"

La schiettezza di Keana era disarmante.

- "Non ne sono sicura..."

- "Di cosa?"

- "Che la sua metà stia marcendo. Credo che anche se ammaccata, e con un sacco di schegge, sia comunque in ottime condizioni. Kea, rimarrò sempre fortemente legata a Camila, lei è il mio passato, e il mio presente"

- "Ma io voglio essere il tuo futuro, e per lei non c'è spazio"

- "Mi stai chiedendo di scegliere?"

- "No, non sarei così idiota. So benissimo che adesso sceglieresti lei. Ma solo adesso. Ti renderai conto di tutto, capirai. Lauren, sei troppo speciale per concederti a una ragazza che non ha saputo valorizzarti"

- "Kea, io la amo" Ammise Lauren.

Keana chiuse gli occhi e si portò una mano alla fronte.

- "Adesso non ci sarà più un punto di ritorno, Lauren. Raccoglierò i tuoi pezzi, te lo prometto. Vado a cucinare il pranzo, a dopo"

Another Time - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora