Capitolo 31

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{Camila}

Quella mattina Camila aveva saltato scuola, erano oramai due settimane che Lauren era in ospedale.

Ogni pomeriggio andava a trovarla, e restava con lei fino alla sera.

Scherzavano, si baciavano, guardavano film e serie tv, e si baciavano ancora.

Quella mattina però era diversa, Lauren sarebbe stata dimessa.

Avrebbe dovuto tenere le stampelle ancora per qualche giorno, però nulla di preoccupante, visto che riusciva a camminare tranquillamente anche senza.

Anche se erano solo le otto di mattina, Camila era felice, c'era un sole che spaccava le pietre, e finalmente la sua ragazza sarebbe uscita dall'ospedale.

Quando arrivò lì fuori, e vide Lauren sulle stampelle, parlare con i suoi genitori, sorriso.

Scese dalla macchina e la osservò.

Portava un jeans nero strappato sulle ginocchia, una maglietta dei Pink Floyd e una felpa aperta e grigia della Vans, ma la cosa che più le fece arricciare il naso dalla tenerezza fu il cappello di lana grigio che aveva in testa la corvina, era così carina.

Si avvicinò a lei velocemente e le afferrò le guance unendo le loro labbra in un bacio casto.

<< Ehi, Camzi. >> La salutò Lauren con un sorriso.

<< Ciao, Lolo. >> Fece lo stesso la cubana. << Come stai? >>

<< Bene, grazie. E tu? >> Chiese Lauren con un sorriso. Camila l'ammonì con lo sguardo.

<< Sempre la solita. >> Borbottò sbuffando, però sorridendo. Lauren le fece la linguaccia, e Camila lanciò uno sguardo a sua madre, che stava conversando con Clara.

<< Parlando di cose serie, stai bene? Ogni volta che te lo chiedo eviti la mia domanda, sto cominciando a preoccuparmi. >> Osservò Lauren dolcemente.

Camila abbassò lo sguardo, e mordendosi il labbro mormorò:

<< La evito perché non riesco a dirti bugie. Dai, andiamo. Ne parliamo dopo. >>

~

Quando furono a casa della corvina, come concordato, Sinuhe e Clara restarono di sotto a prendere un caffè, mentre le due ragazze andarono in camera di Lauren.

Non erano nemmeno le nove di mattina, avevano un sacco di tempo.

E Camila aveva intenzione di iniziare una sessione di baci lunghissima. Ma Lauren la fermò ancora prima che la potesse cominciare.

<< Camz, parlami. Stai bene? >> Insistette Lauren.

<< No, Lo. Non sto affatto bene. >> Ammise Camila finalmente, dopo due settimane.

<< Perché, che hai? >> Domandò Lauren preoccupata.

<< È solo che...non mi hai ancora detto perché l'hai fatto, so che ora andrai dalla psicologa e così via, ma...a me piacerebbe saperlo. Voglio sapere cosa ti ha spinto a compiere un'azione tanto avventata. >> Cercò di spiegarsi la cubana.

<< Ti ho già detto migliaia di volte che tu non c'entri niente. >> Rispose la corvina. Camila annuì.

<< Lo so, e questo l'ho capito. Ma io ti ho chiesto perché? >> Spiegò Camila.

<< Non posso dirtelo. Non te lo dirò mai, Camz. Non voglio. >> Rispose Lauren, tranquillamente.

<< Perché? >>

Another Time - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora