Capitolo 25

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{Lauren}

Quella sera, di quel mercoledì, Lauren si trovava in un posto speciale.

Un posto in cui non andava da esattamente sette anni.

Se lo ricordava benissimo.

Ricordava benissimo dove e quando quella casa sull'albero era stata costruita.

Sua nonna aveva deciso di farla fare per Lauren, quando aveva sette anni.

Era il rifugio della corvina fino agli undici anni.

Poi aveva gradualmente smesso di andarci, perché non voleva vedere sua nonna.

Non ci teneva proprio.

Non dopo quello che era successo.

Ma quella sera era diverso.

Quella sera, con un paio di birre e qualche canna si stava dirigendo lì con Zayn.

Il suo migliore amico.

- "Sei sicura?" Chiese Zayn fermo davanti alla staccionata, indeciso se scavalcarla o no.

- "Certo, Zay. Sei il mio migliore amico, come potrei avere dei dubbi? Te lo meriti." Disse Lauren con un piccolo sorriso.

- "Ti voglio bene." Ammise il ragazzo muovendosi a scavalcare, seguito da Lauren.

- "Fai piano, non voglio che si accorga che sono qui." Sussurrò Lauren salendo i pioli per raggiungere la casetta.

Quando Zayn entrò si guardò intorno, era davvero bella e spaziosa.

Un letto singolo era posizionato in un angolino, era ancora fatto, e stranamente aveva le lenzuola pulite.

- "Di solito ci viene qualcuno?" Chiese Zayn. Lauren alzò le spalle disinteressata.

Lauren si sedette a gambe incrociate sul letto dopo essersi tolta le scarpe e appoggiò la testa al legno freddo della casetta.

Zayn la seguì e le mise una birra fra le gambe, e una canna che aveva appizzato per lei in mano.

Lauren si volto verso di lui e gli dedicò un gran sorriso.

- "Ti voglio bene." Disse soltanto, prima di afferrare la birra e portarsela alla bocca.

- "Anche io, Lau. Anche io." Disse Zayn.

Stettero in silenzio per un po', godendosi la compagnia dell'altro senza bisogno di spendere parole inutili.

Poi il cellulare di Lauren trillò.

Era Camila.

Aprì il messaggio velocemente.

"Non sono brava con le parole, non lo sono mai stata, quella brava sei sempre stata tu, che con le tue poesie mi lasciavi incantata. Comunque, voglio scriverti questo messaggio per spiegarti un po' di cose: la prima è che ti amo, so che forse scritto in un messaggio non è il massimo, ma è ciò che sento, sento il cuore che esce dal petto, sento gli occhi brillare, sento le le gambe tremare, sento le mie labbra pregare per un altro tuo bacio e le mie braccia supplicare per stringerti ancora. Ti amo, Lauren. Ti amo. Ti amo fin da quando siamo piccole, ti ha sempre amata, e sempre lo farò. È una promessa. Ci sarà sempre una parte del mio cuore per te, che non verrà mai infettata da niente e nessuno, solo per te, per permetterti di rifugiarti da qualche parte se ne dovessi avere bisogno. La seconda è che ti voglio spiegare perché non voglio denunciare Austin, lui non è come sembra, so che può apparire una frase fatta, ma non lo è. Lui non è così, io lo conosco Lauren, so delle cose di lui che nessuno sa, so perché si è comportato così, non è colpa sua, solo di tutto ciò che sta vivendo e che lo opprime così tanto da non farlo ragionare più. Io lo so, e per colpa di altre persone non merita di sprecare il suo futuro, non posso denunciarlo, e so che è grave, ma non se l'ha fatto lui, io lo conosco. La terza è che ho bisogno di sapere se hai deciso di darmi un'altra possibilità, ne ho bisogno. Devo sapere se posso andare avanti, anche se credo sia impossibile, ma ci voglio almeno provare, per me stessa, ma soprattutto per te. Tra due ore a casa mia, solo se hai voglia di provare a farti riaggiustare da me. Altrimenti me ne farò una ragione, e capirò che hai deciso il meglio per te. Anche se a volte il meglio per se stessi non è la cosa migliore da fare. Ciao, amore mio. Ti aspetto, ti aspetterò sempre, anche se non verrai."

Lauren aveva il cervello a puttane in quel momento.

Una lacrima le rigava la guancia.

- "Lauren, che succede?" Chiese Zayn preoccupato, Lauren gli porse il telefono.

Il ragazzo lesse attentamente le parole di Camila, e rialzò lo sguardo.

- "Ti ama, Lauren. Secondo me dov-" Venne interrotto dallo squillo del suo telefono.

Quando lo tirò fuori si stranì.

Louis.

Sul display c'era scritto così.

Louis non chiamava mai.

Zayn rispose velocemente.

- "Cosa?...Louis parla con calma...cosa?...arriviamo...sì...sì...ciao"

Quando Zayn staccò aveva un'espressione persa, arrabbiata e delusa.

- "Che succede?" Chiese Lauren.

- "Louis, ha detto che hanno scoperto chi ha preso la droga senza pagare." Disse con una voce controllata. Fin troppo.

- "Chi è stato? Dobbiamo picchiarlo o qualcosa del genere?" Chiese Lauren alzandosi.

- "Harry, Lauren. È stato Harry."

{Camila}

Invia.

Aveva premuto invia.

Prese un bel respiro e lanciò il telefono sul letto alla sua destra.

Entro due ore.

Solo due ore.

E se entro quelle due ore Lauren non fosse arrivata Camila avrebbe messo una pietra su quel capitolo della sua vita.

Nonostante tutto.

Nonostante il fatto che amasse Lauren più della sua vita.

Nonostante il fatto che senza la corvina era sicura di non farcela.

Nonostante il fatto che vederla con Keana le faceva ribollire lo stomaco.

Nonostante tutto.

L'avrebbe lasciata andare.

Le avrebbe fatto spiccare il volo.

Perché se Lauren credeva che lei fosse una presa per le sue ali, che volevano sbattere per portarla via, ma non ci riuscivano, allora doveva accettarlo.

Anche se sperava di essere chi aiutava Lauren a liberarsi da quella presa, da quelle catene che la tenevano bloccata nel passato.

Nel ricordo di ciò che era stato, e che purtroppo non sarebbe mai ritornato.

Perché alla fine, loro due erano un ricordo.

Un ricordo di due sorrisi felici spenti per un errore commesso da una di loro.

Lei stessa.

Lei aveva fatto si che questa situazione non fosse differente.

Avrebbe potuto fare un'altra scelta.

E invece no.

Non era convinta di aver fatto la cosa migliore, ma quella giusta sì.

Quella giusta per se stessa.

Ma per Lauren no.

Perché se Camila si era salvata, Lauren si era rotta in milioni di pezzi, senza alcun rimedio.

Amava Lauren.

- "Ti prego, amore mio. Ti prego. Sceglimi, scegli me. Ti amo così tanto. Ti prego." Sussurrò a vuoto.

Lauren non era lì.

Lauren non poteva sentirla.

Almeno, non con le orecchie.

Ma con il cuore sì, e questo la cubana lo sapeva.

Another Time - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora