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Eva Pov

Entriamo in casa e ringrazio Dio che non ci sia nessuno.

"Resta quà" gli dico mentre siamo in salotto. Nel mentre salgo in camera e poso il cappotto, la borsa e le scarpe. Faccio per prendere una coperta e me lo ritrovo sulla soglia della porta.

"Perché non stai mai a sentire?"

"Perché tu sei così bella e scontrosa" noto che la sbronza è diminuita.

"Fede smettila e scendi in salotto che ora ti porto le coperte" dico.

"No."

"No cosa?!"

"Io voglio restare con te"

"Federico non se ne parla" faccio per spingerlo fuori dalla camera e mi dimentico che lui è più forte di me e non si smuove facilmente.

Mi prende per il polsi. Le sue mani sono così morbide. Mi avvicina a lui e incastra i nostri sguardi che quasi si parlano.

"puzzi di alcool" dico per allontanarmi ma lui non mi lascia.

"E tu invece profumi di vaniglia"

"Federico cosa vuoi da me?"

"Perché dovrei volere qualcosa da te?" domanda in modo quasi ingenuo.

"Sei Federico Canegallo, vuoi di sicuro qualcosa da me"

"Ma perché stai sempre sulle tue e non ti lasci mai andare?!" chiede quasi afflitto.

"Io mi lascio andare"

"Allora perché non mi baci?" io non lo sopporto.

"Perché non voglio"

"E perché?"

"Perché sei un pezzo di merda e ora esci dalla mia stanza" acidità a portar via. Ma lui non si è allontanato neanche di un millimetro tenendomi stretta a sé.

"OK allora se non lo fai tu lo faccio io" detto ciò mi bacia. E io,io mi odio perché non l'ho fermo. Ma è così bello e le sue labbra, il suo sapore. In un secondo mi ritrovo stesa sul letto con lui scopre ed è così fottutamente figo.

Lo bacio e non credo che lo lascerò andare via dalle mia labbra.

Come una scossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora