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Eva Pov

È sabato e le ragazze mi hanno obbligato ad andare ad una festa in centro a Roma. Non che avevo tutta sta voglia ma di certo non volevo rimanere sola.

Ho messo un abito corto nero con le maniche che arrivano ai gomiti e un paio di tacchi neri, calze nere ma non troppo coprenti e una collana con un punto luce. Sono vestita molto semplice perché voglio far risaltare di più i capelli ondulati che ho fatto.

Sono le 10.30 e Sana è fuori che mi aspetta.

"Mamma mia ma quanto siamo fighe"

"Grazie grazie" "Tu invece Co sta macchina spacchi"

"Grazie, regalo di papà" e si mette a ridere.

"Ma le altre?" domando.

"Eleonora è già là, invece Silvia e Fede stanno andando"

"OK. Tutto bene?"

"Si dai. Tu?"

"Più o meno"

"Eva che è successo?"

"No niente solite cose con i miei" alle ragazze non ho parlato del pomeriggio di domenica. Ho preferito evitare, troppe domande e poi non volevo ricordare quel disastro di giornata.

"Oi vuoi scende che siamo arrivate?" mi domanda, ma ero persa nei miei pensieri e riesco solo a fare sì con la testa.

Il locale puzza di alcool, pieno di persone ammassate. Noto subito Eleonora sta con Edo, ovviamente.
Poiché non li voglio disturbare vado insieme a Sana a bancone e per superare questa serata prendo una vodka lemon. Sana ovviamente niente, è astemia e comunque non può per fortuna o sfortuna, almeno se succede qualcosa a una di noi fradice di alcool lei ci salva.

Rimango sola, lei è andata non so da chi e nemmeno perché ma credo c'entri Silvia.

Resto lì al bancone e il mio sguardo cade su quello stronzo di Fede che balla con una di quelle t..... Tutto tranne ragazze che hanno un contegno.
Ho bisogno di un altro drink e ne prendo un altro.

Vado in pista vicino ad Ele che balla da sola e allora iniziamo a ballare come scatenate, io inizio a bere come una pazza. Ma tutto l'alcool che ingerisco, il mio corpo lo fa evaporare in tutte quelle mosse di ballo.

Oramai sono sola o meglio sto ballando con un tizio che non conosco. Ele ha raggiunto Edo e le altre ragazze credo se ne siano andate.
Mentre ballo Co sto tizio, che devo dire non è niente male, qualcuno mi prende per mano e mi avvicina al suo corpo che si muove in contemporanea con il mio.

Alzo lo sguardo e incrocio quegli occhi, tanto profondi da fare paura, faccio per andarmene ma lui mi stringe di più a sé, con il braccio stretto sulla mia vita.
Le nostre labbra, le nostre labbra cadono in un vortice. Le sue sono così borbide e dolci. Non è un bacio casto è di più, molto di più.

Eva sveglia.

Realizzò ciò che sta succedendo e...

Come una scossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora