Come una scossa

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Federico Pov

"Perché i tuoi occhi sono più belli alla luce del sole"

Calmo fido.

"Grazie"

"Beh, io torno dentro" dice stringendo le braccia. Le passo la giacca ha palesemente freddo.

"Tieni. Resta"

"Grazie"

Eva Pov

La sua giacca, ha un profumo buonissimo, ed è così calda.

Riprenditi.

Il ciuffo si sta aggiustando il ciuffo.

Eva. Eva cazzo non mordere il tuo fottuto labbro.

"Non farlo"

"Cosa?"

"Quella cosa con le labbra"

"Perché scusa?" parole d'ordine? Sarcasmo, imbarazzo e stupidà.

"Perché diventi più bella e a me viene voglia di baciarti"

"Mi sto sentendo lusingata" dico con sarcasmo.

"E io preso in giro e buffo"

"OH Canegallo stai cadendo proprio in basso con questo flirtare"

"Beh in effetti, non dirlo a nessuno"

"Sarà fatto" dico ridendo.

"Ti va di ballare?"

"Con questa proposta ci stai mettendo entrambi a rischio, ma cos'è la vita senza adrenalina?!"

"Dici che la nostra reputazione andrà a puttane? Credo che già sia successo" dopo questo rientriamo.

Gli passo la giacca poiché il caldo della discoteca ci travolge. Lo porto al centro della pista da ballo, dove mi sento più leggera, dove mi sento più me.

"Brighi devo dire che sai ballare"

"E che ti aspettavi. Tre cose so fare: bere, ballare e fare figure di merda"

"Hai detto bere? Bene ora andiamo al mio tavolo e facciamo una gara di shottini"

"Mi stai porgendo la vittoria su un piatto d'argento, lo sai?"

"No, non credo. Su andiamo", così raggiungiamo il suo tavolo o meglio il tavolo di quelli di Villa.