Come una scossa

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Sabato 23.30

Federico Pov

"Una birra" dissi al barista e dopo neanche un minuto me la diede.
Raggiunsi Edoardo che stava con la ragazza, come sempre.
Parlavano di non so cosa quando lei ad un certo punto si allontanò per parlare al telefono.

"Oi bro tutto bene?" chiese Edo dandomi un colpo sul petto, gli risposi di sì con la testa.

Io e Edoardo siamo amici dalle elementari e gli voglio un mondo di bene anche se, avvolte, non lo dimostro. Sono felice che stia con Eleonora è una brava ragazza, anche se troppo seria.

I miei pensieri furono fermati dalla ragazza che si fermò al mancone, alla mia destra. Era da un pò che la osservavo. I suoi capelli lunghi e di un rosso strano, il fisico con le forme al punto giusto e con le giuste dimensioni, non era molto alta, ma stasera aveva i tacchi che la slanciavano.

Il sabato prima non so perché la baciai senza alcun motivo. Di solito mi approcciavo alle ragazze per la mia nominata di Don Giovanni, ma con lei, no, non c'era nessuno scopo che prevedeva portarla a letto, volevo solo baciarla.

"Terra chiama Fede, ci sei?" mi disse Edo.
"Sisi ci sono, che c'è?"
"La stai fissando da non so quanto dimmi tu che c'è"
"Ah... No niente"
"Bah"

Eleonora andò da lei, Eva, e la portò a ballare. Anche se dopo un pò Edo la avvicinò a sé e si allontanarono.
Eva resto sola a ballare così decisi di avvicinarmi.

"Ei" dissi, "Ti va di ballare?"
"Uhm... Ok"
Dopo un pò che ballavamo le chiesi:
"Non ti ricordi niente vero?"
"Ero ubriaca si, ma mi hanno raccontato"
"Ah capisco" continuai dicendo "Beh allora mi ripresento Federico Canegallo" dissi ridendo e lei mi sorrise.
"Il nome lo ricordavo" rise "Eva Brighi"
Era bella.

Angolo autrice
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