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Federico Pov

C'ho che aveva detto, Eva, mi aveva un attimo spiazzato. Non dalla frase in sé ma dal fatto che l'avesse detta lei.

Dopo averla convinta a fare colazione e quindi ad alzarsi, ci siamo diretti in spiaggia.
Siamo seduti su un telo, a contemplare il mare calmo al contrario di me e i raggi di sole che bruciano sulla nostra pelle come i suoi baci sulle mie labbra.

Non so cosa dire, anche le mie battutine idiote non sono d'aiuto a rompere questo silenzio. Non che sia un silenzio imbarazzante, anzi, però.
Io steso sul telo con un braccio dietro la nuca e lei con le ginocchia al petto, sembriamo un pò scemi, sinceramente.

"Mi dai gli occhiali da sole?"

"Perché?"

Minimo li rompe.

"Perché mi voglio stendere a guardare il sole e senza quelli mi acceco, e poi come già ti ho detto stanno meglio a me"

"Primo: avevi detto che i miei occhi sono più belli alla luce del sole e non che i miei occhiali, da sole, stanno meglio a te, e secondo:no"

"Daiiii" dice facendo il labbruccio come una bambina.

"Non ci pensare proprio"

"Che stronzo" la sento brontolare, sarò anche stronzo ma mi piace quando si incavola.

Ti piace?

Si.

OK. Signori e signore abbiamo perso ufficialmente Federico Canegallo di Villa Borghese, rinomato Don Giovanni o semplicemente puttaniere, quindi si prega di incamminarsi, lentamente, verso le vie di uscite più vicine.

Stronzo.

Stai offendendo te stesso, idiota.

"Tieni" mi guarda in modo didubante.
Piano, piano li prende e l'indossa, si avvicina a me e si stende.
Sono un pò sorpreso da questo suo gesto ma lo trovo dolce?

Le metto un braccio dietro la testa per farla stare comoda e iniziò a giocherellare con i suoi capelli, di un rosso strano, un rosso che riconoscerei fra mille.
Lei si a coccola dolcemente mentre dice:

"Ti immaginavo diverso"

Oggi è la giornata delle sorprese.

Come una scossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora