CAPITOLO 44

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-Quale?-

-Non ho vestiti ne nulla, anche se mi faccio la doccia e nel mentre metto a lavare i vestiti non si asciugheranno in tempo- spiegai io

-Non ti preoccupare, ci penso io- mi rassicurò lui -Tu va a farti la doccia intanto-

-Ok-. Detto ciò mi dirisi verso il bagno.

Mi spogliai ed entrai nella doccia. L'acqua calda era un toccasana per i miei nervi che erano tesi al massimo. Presi il bagnoschiuma e inizia ad insaponarmi le gambe, poi sono passata alle spalle, dopo alla schiena, o a quel che sono riuscita a raggiungere, e infine l'addome. Al solo tocco quasi impercettibile quasi sentivo dolore, lo controllai e notai che il mio ombelico era come sformato, evidentemente avranno dovuto rimuovere il feto tramite questo. Lo sfiorai e mi scesero delle lacrime, mentii a me stessa dicendomi che era l'acqua della doccia, ma infondo a me sapevo che quella non era semplice acqua ma bensì acqua mista a lacrime. Mi ripresi da questo piccolo momento di collasso, mi feci lo shampoo e uscii.Mi allacciai l'asciugamano lungo il corpo e con un'altro circondai i miei capelli con un'altro a mo di turbante. 

Meno male che l'altra mattina mi sono fatta la lametta, so che non durerà ancora per molto, intendo i peli perchè la mia permanenza lontana da quella casa avrà vita per ancora molto tempo, e su questo ci potrei giurare. Cerco un phono e quando lo trovo mi asciugai i capelli con esso. Finito di asciugarmi i capelli mi dirisi verso camera mia e sopra il letto trovai un pantalone della tuta nero con sopra scritto "stop look at my d**k", una t-shirt a maniche corte bordeaux e un felpone.

 Griffin è stato davvero gentile, insomma, non ci conosciamo da tanto e lui è così disponibile per me, e io non so proprio come sdebitarmi con lui, sicuramente in casa non gli farò alzare nemmeno un dito e se vuole gli posso dare una mano a sistemare casa come aveva intenzione di fare lui. 

Dopo la mia riflessione su come sdebitarmi con Griffin, mi vestii e mi misi il pantalone e la t-shirt, dato che non fa ancora freddo, ma credo che più tardi, quando il sole calerà e le temperature caleranno anch'esse me la metterò.

 Uscii dalla camera mi dirisi verso il piano inferiore e cercai Griffin. Si trovava sul divano intento a guardarsi una serie tv.

-Ei che fai?- (tu sicuramente non gli affari tuoi questo è poco ma sicuro) chiesi io, lui si girò mi sorrise e rispose

-Volevo guardarmi una serie tv ma non sapevo che generi ti piacessero quindi ho deciso di aspettarti-

-Griff- iniziai io, poi mi avvicinai al divano e mi ci sedetti(?) sopra, lo guardai e aggiunsi -Non devi limitarti da fare quel che vuoi, questa è casa tua, e se c'è qualcuno che qui si deve limitare, quella sono io, non tu. Se vuoi vederti una serie tv o un film non devi essere condizionato dal fatto che a me potrebbe piacermi o meno, se la vuoi guardare, guardala. Hai capito?- conclusi io con un sorriso.

-Ok- si limitò a dire e mise una serie tv, On my block. Io adoro quella serie tv, soprattutto Cesar e Ruby e Jamal, in pratica tutti i personaggi maschili tranne quelli brutti.

Mi rannicchiai vicino a Griff, appoggiai la testa sulla sua spalla e mi addormentai.

Quando mi risvegliai, Griffin non c'era più. Così mi alzo, vado in cucina e lo vedo intento a cucinare qualcosa.

-Cosa stai facendo?- chiesi io

-Sto cucinando la cena di stasera- disse lui con un enorme sorriso

-E cosa stai facendo di buono?- chiesi nuovamente io

-Niente di che, pasta al pomodoro. A dire il vero, non sono una cima a cucinare...- rispose lui grattandosi la nuca ma sorridendomi

-Io me la cavicchio un pò in cucina se vuoi posso cucinare io- mi proposi io

|innamorata di te| Josh RichardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora