Josh non rispose, la sua espressione era indecifrabile -ah- si limitò a dire
-Ah? Josh seriamente un "ah" è l'unica cosa che riesci a dire?- sbottai io
-Si Emily, non so cosa dire credo di essere confuso e anche tu non scherzi. Mi dispiace di non essere il ragazzo perfetto che sa sempre cosa dire al momento giusto, scusa se non sono perfetto sai!- sbottò anche lui
-Io non ti chiedo di essere perfetto Josh, la perfezione non esiste, ma potevi dire qualcosa a proposito, per me mi anche va bene anche che ti arrabbi con me perchè me la sono presa con te quando tu non hai fatto niente.-
-Emily, non mi voglio più arrabbiare con te, semplicemente non so cosa dire. Sicuramente sono rincuorato del fatto che non ho causato io la morte di nostro figlio, ma non è neanche stata colpa tua e allo stesso tempo sono triste sia per il fatto che è molto difficile avere figli e anche per il modo in cui l'hai presa. Però è meglio non pensarci adesso, i figli arriveranno più in la non ti devi preoccupare e se, in un futuro speriamo il più lontano possibile, vorremmo un figlio vedi che ci riusciremo, te lo prometto- disse lui per poi prendermi le mani e baciarmele.
-Grazie Josh- dissi io sorridendo -A proposito, come hai fatto a venire qui se eri a scuola?- chiesi io
-Semplicemente sono uscito, dicendo che avevo una visita importante e sono venuto di corsa qui-
-ah- mi limitai a dire
-Ah? Sul serio Emily?- scherzò Josh
-Dai scemo!- scherzai io dandogli un buffetto sul braccio
-Dato che abbiamo il pomeriggio libero- disse lui avvicinandosi a me con aria maliziosa e io iniziai a sorridere come un'ebete -Cosa ne dici se andiamo da Starbucks?- mi propose lui, il mi sorriso si spense subito e abbassai lo sguardo ai miei piedi -Ei- disse Josh sollevandomi il volto -Perchè quel faccino? Cos'è successo?- mi chiese lui dato che ormai aveva capito che sotto c'era qualcosa
-No niente, è che mio padre mia ha messa in "punizione" e non posso uscire di casa neanche per andare in giardino. Ma tanto non mi cambia per il fatto che devo stare a casa per altre 2 settimane quindi sticazzi-
Josh rise - va bene, allora facciamo così: tu resti qui a casa in punizione e io passo da Starbucks a prenderti una brioches e il tuo frappuccino al cioccolato così che tu sei contenta perchè hai la tua brioches e tuo padre idem perchè non sei uscita di casa, che ne dici?- mi propose lui
-Lo sai che ti amo vero?-
-Come minimo mi devi amare, sennò mi offendo-
-Ah beh, lo faccio solo perchè non voglio offenderti- dissi io
-ahah va bene- disse lui per poi posarmi un bacio delicato sulle labbra e uscire dalla stanza.
Dopo neanche 15 minuti Josh è tornato, nel mentre mio padre era andato al lavoro e io presi i miei integratori.
Io e Josh eravamo in cucina a consumare la nostra merenda -Sai Josh, stavo pensando-
-A cosa?- mi chiese lui
-Ti immagini essere chiuso in casa, senza mai poter uscire di casa tranne per casi di assoluta necessità. Ti immagini quanto può essere brutto essere privati della propria libertà-
-Ma stai dicendo questo perchè tuo padre ti ha messa in punizione o...- chiese Josh
-No no, il fatto che sono in punizione non c'entra niente. Beh in parte. Ma stavo pensando, metti che venisse una pandemia-
-Tipo apocalisse Zombie?- chiese Josh mentre mordeva la sua brioches
-No, intendo una vera e propria pandemia da virus, tipo la peste o robe varie-
-Preferisco gli Zombie io-
-ah ah ah ma non è questo il punto Josh. Il fatto che io non possa uscire di casa mi ha fatto pensare a questo. Se fosse tipo illegale uscire di casa, tranne ovviamente per i casi di estrema necessità, come lavorare o andare a fare la spesa sai come sarebbe brutto sentirsi o visite mediche urgenti privati della libertà di uscire. Magari alcune persone ne saranno felici, ma pensa a tutte quelle persone che proprio viaggiando lavora. Non potersi più muovere. Pensa a tutti i bambini con sindrome di down, autismo o altre patologie che rende quasi impossibile una vita serena e in casa e che necessitano proprio di uscire e stare a contatto con le persone. Perchè se ci pensi, se nascesse questa pandemia da virus, bisogna stare attenti per evitare di contagi, quindi ti sarà vietato abbracciare le persone che ami e tutto-
-Sarebbe una tortura bruttissima non poterti più abbracciare- disse lui
-Pensa a quanto siamo fortunati-
-Già- disse lui e l'aria nella stanza di fece triste -Però, dato che da noi non c'è nessuna pandemia o apocalisse Zombie vieni qui e dammi un bacio-
-ma hahahah- e lo baciai
-Bel ragionamento Ryan-
-I miei ragionamenti sono sempre perfetti- ribattei io
-Ah si si- disse lui con una nota di sarcasmo nella voce -Comunque, se dovessero arrivare gli Zombie io sono preparato- disse lui tutto soddisfatto
-Ah si?-
-Certo vieni- disse lui iniziando a camminare per la casa e io lo seguii.
Ci trovavamo in camera sua -Ah uau, se venisse un'apocalisse Zombie tu ti nasconderesti in camera tua?- dissi io cercando di trattenere le risate
-ah ah no- disse sarcastico Josh aprii la cabina armadio e continuò -Quando avevo 7 anni, io e Anthony guardammo il nostro primo film sugli Zombie, ci eravamo presi talmente male che quando camminavamo per strada portavamo dei cappelli fatti di alluminio per paura che qualche Zombie ci attaccasse alle spalle e ci mangiasse il cervello. Così, io e Anthony ci informammo sull'argomento Zombie e preparammo questi- estrasse dall'armadio due zaini -Nel caso gli Zombie dovessero venire noi abbiamo- si sedette sul letto, aprì uno zaino -Borracce dell'acqua, casomai dovessimo bere, poi abbiamo una scatoletta di... Qualcosa che non so cosa sia e altro genere alimentare che ora sarà sicuramente immangiabile, ma ora passiamo alle cose serie. Le armi- estrasse una pistola d'acqua e dei palloncini -Questa è l'artiglieria pesante- disse Josh tutto fiero
-Ah si si, ma tu come puoi sapere che io non sono uno Zombie e che ora ti mangerò il cervello eh?-
Lui si avvicinò a me, mi cinse in un abbraccio e disse -Se tu fossi uno Zombie mi avresti già mangiato il cervello, e poi a te non piacerà mai il mio cervello-
-Si, hai ragione. Non mi sazierò con quella piccola noce-
-ah ah ah lo sai che sei molto divertente- disse lui sarcastico
-Lo so- dissi io
-Lo sai anche che ti amo, vero?- disse lui
-Si, sapevo anche questo- dissi per poi baciarlo -Comunque anche io ti amo stupido- dissi io per poi baciarlo nuovamente
SPAZIO AUTRICE
Ei guyss come state? Ho aggiornato il capitolo "ohssy raga" e come detto sempre in quel capitolo volevo parlare un pò di questa situazione, ma non ho interesse situazione ma volevo comunque parlarne. Non ho fatto scoppiare nessuna pandemia (nella storia eh ahahaha ok sto già partendo con i film mentali ed è ora di smettere) e non la farò scoppiare, volevo aspettare a scrivere questo capitolo e aspettare che la situazione si calmasse un pò... Vorrei dire che il caos non è ancora finito quindi la mascherina è ancora obbligatoria. Non voglio parlare di adesso o di ciò che è successo perchè tanto oramai lo sappiamo tutti no? Voglio farvi un augurio e spero che questa sia una rinascita interiore. Io ho imparato ad apprezzare le piccolezze della vita e credo che quando si ritornerà alla normalità mi metterò veramente ad abbracciare tutto persone a me care, sconosciuti, pali della luce, cani in pratica tutto. La domanda del giorno è avete progetti per la nuova normalità? Io sicuramente riprenderò la mia vita in mano e mi comporterò come una vera quindicenne quale sono. Vabbè io come al solito vi invito a lasciare un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto vi amo e niente cia-
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|innamorata di te| Josh Richards
Teen FictionSiete sicure di volere uno spoiler? Sicure? Non vi conviene ahahahaha. Se siete innamorate anche voi di Josh Richards siete nel libro giusto e niente buona lettura -lamogliedpayton