CAPITOLO 53

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Mi rivestii, prendemmo le mie cose e finalmente uscimmo da questo ospedale, andammo a pendere gli integratori e finalmente ci recammo da starbucks

Emily pov's

Entrammo dalla porta d'ingresso e il profumo di caffè e paste fresche mi inebriarono tutto il corpo. 

Ho fame, questa è la prima cosa a cui ho pensato mentre ci recavamo al nostro tavolo. Prendemmo il tavolo con i divanetti e ci sedemmo uno di fianco all'altro. Finalmente all'arrivo del cameriere ordinammo, io ordinai un super brioches alla nutella e un frappè al cioccolato, mentre Josh ordinò un frappucino e un biscottino (Cugino! staseraa s'inzuppa il biscottino! Appalermo tla tla tla scusate lo sclero).

All'arrivo dell'ordinazione la fame svanì di colpo. Da un momento all'altro non avevo più fame, e questo è strano per me. Fame o non fame iniziai a mangiare la brioches a mala voglia.

-Cosa succede?- mi chiese Josh vedendo il modo in cui mangiavo la pasta

-Non lo so, credo di non avere più fame- risposi io

-Uau! Non ci credo! E' da tre mesi che ti conosco e non ho mai sentito queste parole uscire dalle tue labbra- scherzò lui -Comunque vai tranquilla, la puoi anche lasciare se non ne vuoi più- continuò

-Non è che possiamo farcela impacchettare tipo take away, è un peccato enorme lasciare questo ben di Dio qua e magari andrà nella spazzatura ed è uno spreco che vorrei evitare- dissi io

-Tutto quello che desidera O' mia regina- scherzò lui, io per risposta gli diedi uno schiaffetto sul braccio e per risposta fece il broncio e si tenne il braccio come se gli avessi fatto male, ma sapevo che scherzava.

-Mi fai il broncio eh?- lo provocai io

-Esatto- rispose lui -Picchiare il tuo ragazzo? Non ti sembra un pò eccessivo?- Alla parola ragazzo mi si illuminarono gli occhi. Cercò di continuare a mantenere un'aria imbronciata ma gli scappò un bellissimo sorriso.

-Non dirmi che ti ho fatto male- lo provocai nuovamente

-Oh puoi scommetterci se mi hai fatto male- continuò lui con la sua moina

-Chissà se con bacio la bua sparirà- gli dissi io

-Secondo me, se mi dai un bacio la mia ferita di guerra guarirà e alzerò la mia bandiera bianca- (il doppiosenso è voluto si) spiegò lui con tono malizioso

-Allora, se un bacio può guarire la tua "ferita di guerra"- dissi facendo le virgolette con le mani -te lo concederò- dissi io per poi dargli un bacio stampo molto breve. Lui mi guardò e disse

-No no, la mia ferita non guarirà così in fretta, ci vuole più tempo- disse lui con ancora più malizia nella voce

-Eh va bene- dissi io e gli diedi un'altro bacio. Questa volta è più lungo rispetto a quello di prima, capisco che gli sia piaciuto dal modo in cui sorride e dal rigonfiamento nei pantaloni. Mi stacco, abbasso gli occhi sul rigonfiamento, alzo nuovamente gli occhi su Josh e gli sorrido e inizio a ridere

-Te l'avevo detto io che avrei alzato la mia bandiera bianca- 

-stupito!- dissi io dandogli un'altro bacio

Lui scoppiò a ridere. La sua risata è contagiosa, non potei fare a meno di ridere con lui. Quando finimmo di ridere, e vi informo che ci volle molto tempo, chiedemmo al cameriere di impacchettarci gli avanzi e tornammo a casa

Arrivati a casa salii in camera mia per cambiarmi, così mi avvicinai all'armadio ma aprendolo mi ricordai che la maggior parte delle mie cose le avevo lasciate a casa di Griffin così presi il telefono e gli mandai un messaggio

Griffin:

-Ei Griff disturbo?

-Per niente, ti serve qualcosa?

-No no grazie, volevo dirti che ritorno a casa mia

-Mi fa piacere, hai risolto con Josh?

-Si si, ma più che risolto stiamo cercando di ricominciare

-Mi fa piacere

-Volevo chiederti quando posso passare a prendere le mie cose 

-Quando vuoi, ma se vuoi te la porto io

-No no stai tranquillo hai già fatto tanto per me e non vorrei disturbare più del dovuto

-Stai tranquilla tanto tra un pò devo ritornare all'ospedale quindi non disturbi

-Va bene grazie

fine chat con: Griffin

Prendo uno pantaloncino e vado in camera di Josh per rubargli una maglia.

Quando entro in camera sua lo vedo di fronte all'armadio a torso nudo, non potei fare a meno di notare i suoi addominali (mi sto eccitando sappiatelo), mi presi un secondo per ammirare la perfezione di questo ragazzo. Mentre lo stavo ancora ammirando Josh si girò verso di me (stacca stacca ci hanno scoperto) e mi sorrise.

-Ei- disse lui guardandomi negli occhi senza smettere di sorridermi. Il suo sguardo mi destabilizza sempre, ogni volta che quelle iridi azzurre incontrano le mie il mio cervello smette di connettere. (ora mi aspetto i commenti che dicono: no che il tuo cervello prima connetteva o robe del genere ahahha vi amo)

-Hey- dissi io avvicinandomi a lui, sono come attratta da lui. Mi trovai di fronte a lui, a poche decine di centimetri di distanza da lui -volevo chiederti- iniziai io -se mi potevi prestare una tua maglietta, per favore?- conclusi io abbassando lo sguardo sulle ultime parole

Lui con l'indice mi sollevo delicatamente il mento per far si che i nostri sguardi si incrociassero -Cos'è? Ora ti vergogni di me?- disse lui con un fare malizioso

-No, non è che ho vergogna ma... ma... Okay si mia hai scoperto- dissi io con tono insicuro per poi scoppiare in una risatina isterica 

-Ei- disse lui -Non devi aver vergogna di me, non ne devi mai aver perchè tu sei bellissima e io ho occhi solo per te- disse lui sfoggiando un'altro di quai suoi bellissimi sorrisi

-Grazie- risposi sorridendogli -Ora mi dai una tua maglia?-

lui rise -certo. Ma prima- disse prendendo una maglia a caso dall'armadio e portandola in alto tendendo il braccio -devi prenderla- disse lui con un'altro sorriso meraviglioso. 

Provai a prenderla ma data la mia bassa statura e il suo metro e ottanta di altezza (aggiungo altezza perchè io ho già pensato male). Ma il tentativo fu vano così, mi misi sulle punte dei piedi presi tra le mie mali il suo volto e gli diedi un bacio che lui approfondì subito, con la mano libera mi cinse la schiena, poggiai delicatamente una mano sul suo braccio alzato e glielo feci abbassare il giusto per poterla prendere. Quando la maglia arrivò all'altezza ideale presi la maglietta e mi staccai dal bacio.  Lui mi guardò, mi cinse in vita e disse con voce maliziosa -Non così in fretta- e mi diede un'altro bacio

SPAZIO AUTISTICA

Ei guyss come state? Ho aggiornato ancora il capitolo "ohssy raga"; eccoci con un nuovo capitolo. Vi amo. La domanda del giorno è "di dove siete?" io Bergamo e voglio morire. Odio tutti i muratori soprattutto se questi abitano a 50 metri da te ma rip. io come al solito vi invito a lasciare un commento e una stellina per supportarmi e darmi idee per migliorare al meglio la storia e niente cia-

|innamorata di te| Josh RichardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora