CAPITOLO 81

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mi alzai e mi allontanai da lì iniziando a fare un giro per l'ospedale.

Girando per i corridoi un senso di vuoto mi pervase. Gli ultimi istanti di mia madre li ha passati qua dentro e la sola idea di perdere un'altra persona a me cara in quest'ospedale non saprei proprio se riuscirei a superarlo. I piedi mi portarono al quinto piano, ritrovandomi difronte alla camera numero 5-G. Mi affacciai dalla porta e notai che la stanza era vuota, così decisi di entrarci. La stanza era proprio come me la ricordavo: quell'odore di alcool misto a morte, le pareti bianche e... il senso di vuoto che da sempre ho provato entrando in quella stanza. I miei pensieri vennero interrotti dal telefono che squilla così rispondo alla chiamata-

inizio chiamata**

io: pronto?

x: Emily sono Griffin, puoi entrare a vedere Josh se vuoi

io: Arrivo 

**fine chiamata

Stacco la chiamata e scatto subito in piedi e mi dirigo verso la camera dove era ricoverato Josh. 

Una volta arrivata mi dirigo subito verso il lettino. -Josh!- lo chiamai avvicinandomi a lui. Josh aveva gli occhi chiusi.

-Il ragazzo si sveglierà a momenti, non lo faccia stancare troppo- mi informò il medico e per rispondere, il dottore uscì dalla stanza e ci lasciò soli.

Dopo svariati minuti di agonia Josh si mosse -Josh!- dissi io prendendogli la mano.

-Em! Sei... sei veramente tu?- chiese Josh.

-Si Josh, non sai quanto sono felice che tu ti sia svegliato. Mi hai fatto passare le pene l'inferno come stai?- chiedo.

-Una merda, ma sono contento che tu ora sia qui- rispose lui passandosi una mano sul viso.

-Ti posso dire una cosa?- chiesi io

-Certo- rispose lui.

-Mentre ti stavano visitando, ho girato per l'ospedale.... e sono finita difronte alla porta della camera dove era ricoverata mia madre- dissi e iniziò ad incrinarmi la voce -Non voglio perdere. Non voglio perdere persone importanti. Ho già perso mia mamma, e mio, scusa nostro figlio. Josh non voglio perdere pure te!- dissi ormai in lacrime, Josh mi prese per mano e me la strinse.

-Non mi perderai amore, io sono qui- rispose lui.

-No invece! Tu non sei il Mio Josh!- esordì io

-Si che lo sono, piccola- disse lui

-No! Il mio Josh non mi picchierebbe mai!- risposi io alzando la voce.

L'espressione di Josh cambiò radicalmente. -Quindi tu? N- non mi hai perdonato?- sussurrò Josh con voce spezzata.

-Josh, questa cosa non si può perdonare da un momento all'altro. Per perdonarti ho bisogno che mi dimostri che tu sei cambiato!-

-E come?-

-Disintossicati, vai in comunità e disintossicati. Io ti sosterrò in tutti i modi possibili, fallo. Ti prego fallo. Fallo per me, per noi. Ma sopratutto per te stesso.- dico tra le lacrime, e noto che anche lui sta piangendo.

-Come farò?- chiese Josh piangendo. -Come farò a sopravvivere, c'è questa sensazione dentro di me che mi logora. Mi continua a dire "di più" e non posso fare a meno che ascoltarla- 

-Perchè? Perchè non puoi far a meno di ascoltarla?- chiesi io

-Perchè mi fa stare bene- rispose lui

-E io? Io non ti faccio stare bene?- chiesi in lacrime.

-Eh? Certo che mi fai stare bene! Come puoi pensare queste cose?- chiese lui.

-Secondo te, è meglio sentirti bene per un lasso di tempo limitato e poi finirla lì e ricominciare. Oppure sentirti bene sempre, con una persona che ti ama più di ogni altra cosa?- esordì io.

Josh non rispose subito -E va bene. Andrò in comunità, ma mia madre non dovrà sapere niente. Non posso darle anche questa delusione- disse Josh.

-Certo, le diremo che stai da un'amico che lei non conosce- dissi io.

-E con i soldi?- disse lui 

-Farò dei prelievi dal fondo del mio college.- risposi io.

-No! No è giusto! Non possiamo usare quei soldi, sono tuoi. Non posso rubarti il futuro così- disse Josh.

Io mi avvicinai a lui -Non mi stai rubando niente Josh, sto investendo quei soldi per il mio futuro. Il nostro futuro.- dissi.

-No Emily, non posso accettare quei soldi- insistette Josh.

-Ora ti racconto una storia, che nessuno sa. Allora quando mia madre era ancora viva, aveva aperto un'assicurazione sulla vita cosicchè alla sua morte noi avremmo ricevuto il ricavato di essa. E in poco prima di morire- ripensando a quel giorno le lacrime iniziarono ad uscire e la voce mi si incrinò -Stavo dicendo, pochi giorni prima che morisse mi disse di avere questa assicurazione, e che il giorno in cui lei sarebbe morta io sarei dovuta andare a ritirare quei soldi per il mio futuro. Quello che ti voglio dire e che tu sei il mio futuro e voglio investire quei soldi in noi-

-Va bene- si arrese Josh. Io sorrisi e lo abbracciai. -Scusa- disse Josh nell'abbraccio.

-E per cosa?- chiesi io.

-Per tutti i casini che sto combinando. Ti prometto che non cambierò, lo farò per te- disse.

Io mi staccai dall'abbraccio per guardarlo negli occhi -Ti amo- dissi 

-Ti amo anch'io, non sai quanto- disse baciandomi e io ricambiai il bacio.

Dopo un pò guardai l'orario e vidi che si erano fatte le cinque -Josh, scusami ma devo andare a casa. Ho dei compiti da fare e devo scappare. Vorrei rimanere qui con te ma non poss- non finì la frase che Josh mi bloccò.

-Tranquilla, vai pure- disse. -Ma prima- continuò prendendomi il braccio tirandomi verso di lui -Kiss me babe- disse

-Non me lo faccio ripetere due volte- dissi e lo baciai.

Finito il bacio uscì dalla stanza e notai che Griffin era ancora là, così mi avvicinai a lui -Ei- dissi.

-Ciao Em, hai bisogno di qualcosa?- disse lui.

-No, volevo solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto. Non sai quanto te ne sono grata- dissi abbracciandolo e lui ricambiò l'abbraccio.

-Non c'è di che- disse ancora nell'abbraccio. -Io ora devo tornare a casa, vuoi un passaggio o resti qui?- mi chiese lui.

-Se mi dai un passaggio  te ne sarei grata, il prossimo pullman passa alle sette e mezza ovvero tra due ore- accettai.

-Allora andiamo- disse Griffin.

Ci avviammo al parcheggio dell'ospedale, entrammo in macchina e partimmo. -Griffin- lo chiamai io.

-Dimmi- disse lui.

-Devo fare una commissione prima di andare a casa, mi ci puoi accompagnare per favore- chiesi

-Certo- Gli dissi l'indirizzo e mi ci portò. Arrivati a destinazione scesi dalla macchina, ma una venni richiamata da Griffin -Emily-

-Dimmi- risposi io.

-Ti aspetto qua io, si è fatto buio- disse. Chiusi la portiera e andai a bussare alla porta della grande villa.

SPAZIO AUTRICE

Ei guyss come state? Iniziate anche voi domani la scuola? L'avete già iniziata? Quando rinizierete? Sappiate che qualunque sia la vostra risposta non m'importa un fico secco. Guardate ragazzi come sono family-friendly quest'oggi. OGGI SONO FELICE perché io e JOSHAPRIMIINDUE stiamo scrivendo una storia assieme e vi posso assicurare che è una bomba! Se volete leggerla andate sul profilo JoShApRiCiInTrE e la troverete, già che ci siete seguite il mio profilo e questo e unfollowate JOSHAPRIMIINDUE grazie, e niente cia-

|innamorata di te| Josh RichardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora