CAPITOLO 50

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Salii nuovamente in macchina avviai il motore e mi avviai verso la casa in cui ora sta Emily-ancora per poco- aggiunsi io

Arrivato nella via vidi subito una casa bianca. Fermai l'auto -spensi il motore- e scesi dall'auto.

Mi precipitai alla porta e iniziai a bussare finchèqualcuno non mi venne ad aprire.

-Cosa ci fai tu qui?- mi chiese Griffin

-Secondo te? Mi riprendo ciò che è MIO- dissi e lo scansai per entrare

-Dov'è lei?- chiesi io dopo aver buttato un'occhiata nello spazio circostante ma senza risultati 

-Non ti vuole vedere- mi rispose lui con tono calmo

Questo suo autocontrollo sta facendo esaurire il mio. Mi sta facendo incazzare e sono in questa casa da meno di due minuti, andiamo bene.

-Non ti ho chiesto se mi vuole vedere. Ti ho domandato LEI, DOV'E'!- dissi marcando sulle parole da me ripetute in precedenza.

-Amico, calmati. Non posso dirtelo.- rispose lui ancora in tono calmo.

-Vorrà dire che la troverò da solo- dissi io e iniziai a cercare per casa. (si bro fai come se fosse casa tua eh)

Perlustrai tutto il piano inferiore finchè non trovai una scala che portava al piano superiore. Salì le scale e entrai nella prima porta che avevo d'avanti. 

Era il bagno, lo scrutai e vidi un tubicino al quanto familiare. Quel tubetto è la maschera preferita di Emily. Me la ricordo perchè ha cercato di convincermi a metterla con lei una sera, prima che iniziasse la scuola, ma io mi rifiutai. Se viene con me giuro che farò tutto il necessario per far si che sia felice. Sono disposto a uscire n giro con quella maschera sulla faccia purchè lei sia felice.

Uscì dal bagno e mi diressi in un'altra camera. Eccola.

Era bellissima, lei è sempre bella ma in quel momento è bellissima. Forse perchè non la vedevo da un pò e mi era manca, quei tre giorni sono stati i più brutti della mia vita senza di lei.

Emily era alla scrivania e stava scrivendo qualcosa su un quadernino. Era carina quand'è concentrata, anzi non era carina lei è straordinaria, magnifica, incantevole, credo che lei sia la ragazza più avvenente che io abbia mai conosciuto fino ad allora.

Bussai alla porta, nonostante io sia già entrato. Solo per attirare la sua attenzione. Lei alzò lo sguardo. Questo, quando incontrò il mio, era un misto tra sorpreso e... Spaventato.

-Oh... Ehm.. Ei. Ciao, Josh- disse lui, dal suo tono di voce sembrava, nervosa.

-Ciao- risposi io non sapendo cosa dire così aspettai che lei continuasse la conversazione. Nessuna ragazza con cui sono stato è stata capace di farmi perdere le parole. Solo lei. Cavolo! Non riesco neanche a pensare lucidamente se lei è vicino a me. Quando Emily è vicino a me la mia razionalità va a puttane e lascia spazio all'irrazionalità e al folle amore che io provo per lei 

-C...come mai sei qui?- disse finalmente lei dopo che nella camera era calato un silenzio nervoso

-Questa domanda in realtà dovrei fartela io a te. No tu a me.- replicai io cercando di non far trasparire dalla mia voce la rabbia e la preoccupazione che provo dentro di me.

-Oh- si limitò a dire. E' senza parole.

Entrai nella stanza e mi sedetti(?) sul letto, che è poco lontano dalla scrivania.

-Quindi?- chiesi io -Perchè sei qui?-

-Posso essere sincera con te?- chiese lei

-Devi essere sincera con me Em- risposi io -Questo è l'unico modo che abbiamo per comunicare e se non siamo sinceri l'uno con l'altro non usciremo mai da questo circolo vizioso.

|innamorata di te| Josh RichardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora