CAPITOLO 85

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Ci aspetteranno due ore molto lunghe prevedo.

Per fortuna arrivammo in tempo per prendere i banchi infondo. Io posizionai la cartella sul banco tirando fuori un quaderno totalmente a caso, una biro e del cibo e Payton fece lo stesso prendendo però il suo libro d'inglese e mettendolo in mezzo, dato che io non lo avevo.

-Pay- lo chiamai io con occhi dolci dopo aver visto cosa aveva tirato fuori dalla cartella.

Payton scavò nella sua cartella e estrasse della casta d'alluminio -Tieni- disse lui porgendomi un panino alla nutella. -Mia madre te ne ha fatto uno anche per te. Oramai si preoccupa più di te, se mangi, che di me. E io sono suo figlio vorrei specificare- disse Payton.

-Dai lo sai che Joanne è come una madre per me, evidentemente mi avrà adottata- dissi io con non chalance addentando il panino.

-Quindi questo farebbe di te la mia sorellastra...-disse Payton con una voce strana.

Poi collegai, -Aspe!? Cosa?!- chiesi io sperando di essere l'unica ad aver pensato male.

-Esatto. Tu sei la mia step-sister. Sappi che se un giorno ti incastrerai nella lavatrice o in altro io poi non sarò responsabile di cosa succederà dopo- disse lui alzando le mani con fare innocente.

-Ma! Payton!- lo richiamai io.

-Tanto non è la prima volta- ribattè lui divertito.

-Smettila! Non è divertente!- lo rimproverai io.

-Si che lo è invece- rispose lui ridendo.

Nel caso vi foste persi un pezzo vi aggiorno, la notte in cui perso la verginità è stata con lui.  Anche se non vi interessa sorpassiamo l'argomento. -Comunque devo dirti una cosa ...-  iniziai io in tono serio.

-Oddio Em, mi stai preoccupando- rispose Payton.

-Sai che prima ho accennato il fatto che Josh ora è in ospedale- iniziai io.

-Si... continua- disse Payton dato che mi ero bloccata.

-Miss Ryan e Mister Payton can you shout up?- ci rimproverò al professoressa.

-I'm sorry- dicemmo all'unisono io e Payton.

Dopo cinque minuti ripresi l'argomento -Ieri io e Josh volevamo chiarire fuori scuola, così all'uscita mi fermai e lo aspettai per parlare. Parlammo e la situazione degenerò, e lui mi tirò uno schiaffo- sussurrai io.

Payton serrò la mascella -Spero che lo abbia mandato te all'ospedale, sennò ce lo mando di nuovo io a quel coglione- rispose lui sussurrando e stingendo i pugni. Si vede che era arrabbiato, anche a me al solo pensiero mi ribolle ancora il sangue nelle vene.

-No, non sono stata io a mandarlo all'ospedale. Ma bensì Chase.- risposi io.

-HUDSON?- urlò Payton e tutta la classe si voltò verso di lui, e di risposta lui li fulminò tutti con lo sguardo e si scusò con la professoressa.

-Esatto- risposi io bisbigliando.

-In tutto questo cosa c'entra Hudson scusa, e perchè ti ha accompagnata a scuola questa mattina?- domandò lui.

-Da quanto lui mi ha raccontato ha detto che passava di lì, ha visto che litigavamo e quando mi ha tirato quello schiaffo ha agito d'impulso e mi ha "difesa"- dissi facendo le virgolette sull'ultima parola. -E lo stava pestando a sangue, così io l'ho fermato e abbiamo chiamato Griffin, l'amico tuo infermiere, quello che mi ha ospitato a casa sua.- dissi per poi fermarmi nuovamente.

-Si, si ho capito. Ma ora vai avanti- mi incitò a continuare Payton dato che mi stavo soffermando su dettagli inutile e quindi trascurabili.

-Io li ho separati, abbiamo chiamato Griffin, che ci ha portato all'ospedale. Arrivati in ospedale ci hanno detto la diagnosi, e  ha un trauma celebrale. Ma fortunatamente tra neanche una settimana potrà ritornare a fare tutto quello che faceva prima. Ma- mi fermai.

-Emily giuro che se non finisci questo cazzo di discorso ti picchio- mi minacciò Payton ormai esausto dalle mie interminabili pause.

-Sono riuscita a convincerlo ad andare in comunità per disintossicarsi. Quindi appena lo dimetteranno dall'ospedale lui va in comunità per due mesi e vediamo se la situazione migliora- conclusi io.

-Ma tra due mesi non c'è mica il matrimonio tra i vostri genitori scusa?- chiese Payton dopo un'attimo di silenzio.

-E' per questo che ho detto che bisogna vedere la situazione come si mette- spiegai io.

Payton annuì -E in tutto ciò perchè Chase ti ha accompagnata a scuola?-

-Ah si certo, me ne stavo quasi dimenticando lui ha insistito sul volermi accompagnare e io ho accettato-

-Ah- disse lui. -Sai già dove andrà Josh?- chiese lui.

-Non so ancora, quando torno a casa mi devo concentrare per trovare un buon centro- dissi io.

-Sai che per qualsiasi cosa puoi chiamarmi vero?- chiese lui.

-Si, lo so Payt e te ne sono davvero grata. Ti voglio bene- dissi io per poi lasciargli un bacio sulla guancia.

-Anche io te ne voglio Em. Ti voglio un bene dell'anima che tu non puoi neanche minimamente immaginare.- rispose Payton e una lacrima di felicità mi bagnò il viso, ma subito mi affrettai ad asciugarla.

-Non dirmi che stai piangendo- disse Payton in tono canzonatorio.

-No no, non sto piangendo mi è solo entrato un'albero nell'occhio, è tutto okay, e in più sei anche riuscito a rovinare un momento speciale- dissi io.

-Scusa piccola, ma sai che soffro di diabete- disse lui.

-Beh se è per questo il panino con la cioccolata non lo puoi mangiare, ti si alza la glicemia- dissi rubandogli l'ultimo morso del suo pane e cioccolata portandomelo alla bocca velocemente

Payton mi fulminò con lo sguardo, ma poi mi sorrise. Controllai l'orario e notai che mancavano oramai 5 minuti alla fine della lezione. Così sistemai tutto nella cartella attendendo con ansia il suono della campanella che indicava la fine delle lezioni.

Al suono della campanella salutai in modo frettoloso Payton, per poi dirigermi con passo felpato nella classe dell'ora dopo per poter parlare con Anthony per spiegargli tutto.

SPAZIO AUTRICE
Ei guyss come state? Oggi è il 2 Novembre, e sapete cos'è? È il compleanno di questa storia. Ebbene si, questa storia ormai ha un anno. Cosa ne pensate? Vi sta piacendo? A me detto sinceramente Josh e direttamente tiktok America non mi attrae più come prima. Ora sono una Otaku 🤠🤠🤠🤠 no comunque grazie di tutto vi amo❤️

|innamorata di te| Josh RichardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora