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🎧 Poison - Rita Ora
Sono passate tre settimane dalla cena a casa mia, cena durante la quale nessuno ha mangiato tra l'altro. Il che è stato davvero un peccato, avevo cucinato molto bene.
Dopo quella sera le cose sono diventate strane. Mi sto continuando a vedere sia con Michael che con Ashton. Non ho ben capito se quella tra di loro sia una competizione, io spero tanto di no perché le cose sono abbastanza strane già così.
Calum non l'ho più sentito, nonostante io abbia provato a rintracciarlo più e più volte. Continuo però a venire nel parco dove eravamo soliti portare i nostri cani. Anche stamattina sono qui, con un bicchiere di caffè in mano e lo sguardo perso su Petunia, che si sta rotolando nel prato.
«Posso sedermi?» mi sento chiedere, quindi alzo la testa. Per poco non mi verso addosso il caffè quando vedo che si tratta proprio di Calum. Annuisco, quindi lui si siede, rimanendo però ad una distanza di sicurezza da me.
«Ero davvero molto arrabbiato», dice improvvisamente. «E ho avuto paura, perché mi ero messo in gioco per te. Credevo fosse speciale per te quanto lo era per me».
«Lo è stato! Lo è».
«Con gli altri ci hai scopato?»
«Che importanza ha?»
«Quindi sì».«Sì, e con te mi andava bene anche se non succedeva. Sei uno dei pochi ragazzi con cui ho passato intere notti nello stesso letto senza farci niente. Vuoi ancora credere non sia stato speciale?» Calum non risponde, quindi sospiro rumorosamente. «Voglio ancora prendermi un po' delle tue paure, se me lo permetterai». Le mie parole lo fanno sorridere, perché probabilmente si ricorda di quando ne abbiamo parlato. Eravamo a casa mia, spaparanzati sul divano a leggere. Io stavo leggendo Cime Tempestose, mentre lui Lolita.
«Alcune volte mi chiedo se fa davvero per me. Dipingere dico. Con il cuore, non solo con i pennelli», ho detto distogliendo lo sguardo dal libro. «A pensarci mi vengono le vertigini, come se fossi in cima ad una torre e non sapessi apprezzare la bellezza del paesaggio perché muoio di paura».
«La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura», ha risposto Calum.
«L'insostenibile leggerezza dell'essere». Ho riconosciuto subito la citazione. Calum ha sorriso, accarezzandomi i capelli e passando poi al collo. Le sue dita si sono mosse leggere. Ho chiuso gli gli occhi, ispirando a fondo.
«Posso prendermi un po' delle tue paure, e tu potresti fare lo stesso con le mie. Così le possiamo superare insieme».
Insieme.
«Michael mi ha detto che ti vedi ancora sia con lui che con Ashton», dice. «Il che lo trovo assurdo, ma solo perché non sono il tipo di persona che ama condividere».
«Io sono solo mio. Non di Michael. Non di Ashton. Solo mio», preciso. «Quindi, se vorrai, sarò sempre qui per te. Dovrai solo dividermi con me stesso».
Calum guarda fisso davanti a sé, gli occhi leggermente socchiusi a causa dei forti raggi del sole.
«Conosco un posto fantastico dove fanno i miglior avocado toast della città, ti va di andarci?» mi chiede, spingendomi a sorridergli.
Sì, mi va eccome!
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Romeo || Luke Hemmings
Dla nastolatkówLuke cerca l'amore e Romeo, un'applicazione che calcola la tua affinità con gli altri utenti iscritti, gli mette a disposizione tre profili. Con Michael condivide l'amore per la musica e le serie TV. In sua presenza Luke si sente strano, come se av...