Romeo || Luke Hemmings

35. Mercoledì. 10pm »» Michael

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🎧 Red - Taylor Swift

Spiegare a Calum qualcosa d'arte è come cercare di spiegare a me la Fisica dei buchi neri. Direi una vera e propria perdita di tempo, eppure non mi dispiace perdere il mio tempo così. Gli amici lo fanno, gli amici perdono un sacco di tempo insieme. 

E parlando di amici, ecco che arrivano Nina e Kate, mi abbracciano anche loro e poi si mettono a parlare con Calum. Il che, mi da l'opportunità di scivolare via, avvicinandomi a mia madre e...Michael. È stato lui ad andare da lei a presentarsi. Sembra piacere molto a mia madre, ovviamente.

«Il mio piccolo ometto», dice mia madre appena le sono vicino, stampandomi un bacio sulla guancia. «Non posso ancora credere a quello che sei riuscito a fare. Sapevo avresti fatto grandi cose».

«Non esageriamo adesso», le dico sorridendo. Michael ci guarda, anche lui sorridendo. Capisco che è questo il momento giusto per parlargli. Chiedo a mia madre di scusarci, quindi lo prendo per mano e insieme saliamo le scale, rimanendo appoggiati alla ringhiera del piano rialzato. Guardiamo tutto da lì, io con le vertigini. Dannate vertigini.

«Ho prenotato la vacanza per Bali», gli dico attirando la sua attenzione. «Ti piacerà davvero un sacco, ne sono sicuro. Ho fatto un po' di ricerche, le spiagge sono bellissime».

«Luke...ma dici sul serio?» chiede ed io annuisco, girandomi verso di lui. Mi appoggio alla ringhiera, attirandolo leggermente a me, così che le nostre fronti si tocchino. I suoi capelli mi solleticano la palle; sono davvero lunghi, però Michael non ha proprio intenzione di tagliarli.

«Ti meriti una bella vacanza...quindi, ti prego di accettarla», sussurro. «Puoi portarci chi vuoi, o magari potresti andare da solo, non so». Mi guarda confuso, ridendo nervosamente. «Mi sono innamorato di te, delle tue fragilità, dalla tua dolcezza. Non credo amerò mai nessuno così teneramente come è successo con te».

«Lu...perché stai dicendo queste cose?» chiede, senza però ricevere una vera risposta.

«Grazie per avermi amato. Non credevo qualcuno lo avrebbe mai fatto». Michael fa per parlare, però io poggio le dita contro le sue labbra, fermandolo. «Sei la mia fantastica ragazza francese, non scordartelo mai». Con un gesto veloce, lo bacio. Le nostre labbra di sfiorano appena, per poi lasciarsi andare. E nella mia testa in questo momento c'è un solo ricordo, di noi due.

«Mi prude il naso, posso grattarmelo?» mi ha chiesto Michael, arricciando il naso in maniera davvero tenera. Io ho riso di gusto, perché in realtà non c'era bisogno che lui stesse in posa.

«Non so Mike, secondo me meglio di no». Michael ha sospirato, starnutendo subito dopo. «Ti sei mosso?!» ho chiesto e lui mi ha guardato terrorizzato. «Scherzo, ho finito».

Michael si è alzato dal divano, rimanendo alle mie spalle e guardando il mio schizzo fatto a matita. Niente colori, solo lui in matita su un foglio bianco. I suoi occhi dalla forma leggermente allungata, i capelli scompigliati, le labbra sottili e i lineamenti dolci della mandibola.

«Credo di voler usare un solo colore: il rosso, per dipingerti le labbra», gli ho detto prendendo il tubetto di colore e mettendone un po' sul mignolo. Con un movimento leggero ho tamponato contro la sua bocca, soffiandoci poi sopra. 

«La mia bellissima ragazza francese».

Comincio a vedere il sole al di là di questa fitta nebbia. Ma è ancora pallido.