Se c'era una cosa alla quale Kazemaru teneva di più oltre che al capitano era sicuramente la cura dei propri capelli, per i quali aveva sviluppato addirittura una sorta di venerazione.
Ogni mattina infatti la squadra doveva aspettarlo per gli allenamenti, dato che passava parecchi minuti davanti allo specchio per accentuare la loro bellezza, la loro lucentezza e il loro colore non comune.
A causa di essi veniva spesso scambiato per una ragazza, è vero, ma mai e poi mai si sarebbe sognato di tagliarli , ne tantomeno di cambiargli colore.
Il celeste era sempre stato il suo colore preferito, un po' perché rappresentava il vento (suo segno distintivo) e un po' perché gli ispirava libertà e calma.
Non per niente Ichirouta era conosciuto per la sua proverbiale pazienza, che puntualmente perdeva quando aveva a che fare con Mamoru. Ma lo amava anche per i suoi difetti, che oltre ad essere tanti lo rendevano speciale e unico agli occhi del difensore.
Una mattina estiva, dove la calura era accentuata dai pesanti allenamenti passati che l'allenatore Kudou "infliggeva" loro, Endou ebbe la brillante quanto maledetta idea di occuparsi, per una volta, dei capelli del suo amato Ichirouta.
Il blu tentò di sottrarsi dalla tortura garantita che il fidanzato gli aveva proposto, ma l'amore che provava per lui lo spinse ad accettare suo malgrado.
Fu così che, seduti davanti al condizionatore, i due fidanzati erano intenti a pettinarsi a vicenda, scambiandosi ogni tanto un tenero bacio.
"Ichi-kun...ti ricordi di questo?" chiese tutto d'un tratto il portiere, mostrandogli il suo abituale elastico arancione.
"Certo che lo ricordo,Endou" gli rispose sorridendo, lasciandosi andare in un sospiro innamorato.
Era il primo anno scolastico di Kazemaru, che come quasi tutti i bambini provava paura e timore nel conoscere compagni nuovi e farsi amicizie, non abituato a fare il primo passo.
Quando infatti la maestra lo presentò agli alunni,lui indietreggiò cauto dietro alle gambe dell'insegnante.
Alcuni gridi di disapprovazione si levarono dalla classe, probabilmente dei maschietti sicuri si trattasse di una femmina, che accentuarono in lui il senso di disagio che provava in quel momento.
Solo un bambino, dai capelli castani raccolti in una buffa bandana arancione non emise nessun lamento, anzi gli fece segno di sedersi accanto a lui, regalandogli un caldo sorriso.
Ichirouta ricambiò,seppur ancora spaventato, e rimase in silenzio per tutta la lezione.
I problemi si presentarono con il passare dei giorni, nei quali i compagni avevano cominciato a prenderlo di mira a causa del suo aspetto vagamente femminile.
I bambini alle elementari, per quanto piccoli, sapevano essere cattivi con le persone che non gli andavano a genio.
Proprio in uno di questi giorni, alcuni dei bambini che se la prendevano più spesso con lui,si strinsero a cerchio impedendogli di scappare e costringendolo a ricevere insulti.
Un pallone però, dall'aria trasandata e probabilmente molto usato, colpì uno dei compagni, probabilmente il "capo" di quel gruppetto, costringendolo a fuggire.
L'autore di quel tiro si rivelò essere proprio Mamoru, che lo aiutò ad alzarsi e senza fare domande lo trascinò al campetto per giocare a calcio,sua grande passione.
Pur non avendo chiesto nulla, non volendo fare l'interrogatorio al suo migliore amico,Endou aveva comunque capito che i suoi compagni non avrebbero terminato di prendere di mira Ichirouta.
Attirato dalla sua bandana abbandonata a terra, al piccolo venne un lampo di genio, se così si può dire.
Il giorno dopo si presentò a Kazemaru con una nuova fascia, mentre quella vecchia era stata malamente tagliuzzata.
"Perché hai tagliato la tua fascia, Endou?" chiese innocentemente l'amico spostandosi un ciuffo azzurro che aveva cominciato a odiare non appena quei bambini se l'erano presa con lui.
"Per questo!" esclamò gioioso il castano,legandogli con la stoffa ricavata i capelli, facendolo apparire un maschietto, e non più una femmina.
"Così non sembri più una femminuccia e non ti darà più fastidio nessuno!" precisò, afferrandogli poi il polso per condurlo a giocare, ovviamente, a calcio.
I ricordi sfumarono nella mente del difensore, accompagnati ad altri che aveva passato insieme all'ormai fidanzato.
un gemito di dolore lo distrasse però da quest'ultimi, massaggiandosi la parte lesa sotto lo sguardo stranito del capitano.
"scusami" disse " è da tempo che non uso più una piastra!"
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Inazuma One-shots
FanfictionDato che amo questo anime ho pensato di dedicare loro delle One-shot ^^ Sono le benvenute anche alcune richieste se ce ne sono,quindi potete chiedere tranquillamente tutto ciò che volete. Le coppie potranno essere sia yaoi che het che yuri,da quals...