" Tigrotto e porcospino"

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Il Quinto Settore era finalmente crollato, lasciando respirare il calcio libero e pulito dei tempi della vecchia Raimon.

Non era stata una battaglia semplice, e nonostante alla fine si fosse rivelato contro l'organizzazione, non si poteva dire che Alex Zabel, o meglio Axel Blaze, non avesse creato danni in tutte le scuole, compresa la Raimon che lui stesso frequentava.

Ne era l'esempio l'Alpine Junior High, che ne uscì martoriata, ma nonostante tutto ancora in piedi, grazie alla forza d'animo dei calciatori che la componevano.

Lasciò che i vecchi allenatori delle squadre tornassero a insegnare ai ragazzi, notando come al suo amico di vecchia data Shawn mancasse il suo allievo Njord, o a come Jude mancasse la Royal.

I ragazzi si erano parecchio affezionati ai loro maestri, li consideravano ormai una figura paterna e degli amici, tutti tranne gli imperiali, vittime della guerra contro il calcio.

Sapere che a loro la sconfitta non era concessa, che dovevano vincere a tutti i costi sotto il controllo di un uomo spietato per poi scoprire che quell'uomo faceva parte della resistenza era stato a dir poco offensivo, e desideravano solamente lasciarsi alle spalle quei luoghi bui come il Giardino Imperiale o più semplicemente il viso di Axel, o il suo nome falso grondante di cattiveria.

Quei ragazzi avevano abbandonato l'associazione con l'astio nei loro cuori, avrebbero volentieri insultato l'allenatore Blaze, ma Imperatore o no quell'uomo incuteva sempre una sottile punta di paura, per questo ci avevano rinunciato.

Si poteva dire che fossero tutti contro Axel, nonostante le sue azioni si fossero rivelate a buon fine.

Mark, suo amico storico, sembrava riuscire a capirlo, anche se era vero che per colpa sua aveva sofferto molto, aveva dovuto quasi lasciare il suo posto da allenatore e pensava che l'amico l'avesse tradito, avesse dimenticato i giorni di gloria della Raimon.

Passando mentalmente in rassegna tutti coloro che conosceva, non poteva ammettere che li aveva delusi, o aveva scatenato in qualche modo sentimenti negativi nei suoi confronti.

Solo una persona, innamorata di lui da anni, aveva avuto il coraggio di accompagnarlo in questa avventura, aveva avuto l'immenso amore di consigliarlo, di stargli affianco in una battaglia contro tutti.

Austin Hobbes, il moro attaccante della Inazuma Japan, il più giovane fra tutti loro, innamorato di Axel dai suoi dieci anni.

Aveva assecondato Axel in tutte le sue scelte, fin da ragazzi lo aveva sempre ammirato e adorato, era persino riuscito a compiere il Ruggito di Fuoco insieme al suo idolo, che con il passare delle partite non considerava più ormai tale.

Non poteva scordarsi il sorriso sincero e luminoso di lui dopo una vittoria, il suo sguardo di pece su di lui che pretendeva sempre di più, sempre più impegno sempre più passione, finché non riuscisse ad eguagliarlo, e magari a superarlo.

Un mito del pallone, una leggenda del calcio: questo era il suo Axel, non quell'uomo crudele che era stato, non quel capo superficiale che dava a vedere.

A volte, in quei tempi, aveva avuto l'impressione di essere il suo servo, il suo schiavetto personale, ma non lo aveva dato a vedere, troppo intento a cercare di capire le azioni della persona che amava.

Finita la sporca faccenda del Quinto Settore Austin si era finalmente sentito libero da un peso, vittorioso del fatto che Axel era sempre stato buono come lui da sempre sapeva e preso da un impeto improvviso lo abbracciò, scusandosi poi subito con gli occhi bassi, fissi sul pavimento di quel palazzo maledetto.

Il biondo sorrise, scrutando il corpo del ragazzo davanti a lui, sigillato in un uniforme bianca e ben pulita, che non dava ormai più segni dell'Austin di dieci anni fa.

Nel comportamento, il moro era sempre rimasto cordiale ed educato, dolce e tenero agli occhi di chiunque, era dunque rimasto un bambino.

Ma nell'aspetto Austin si era fatto proprio un bell'uomo, pensava Axel, i capelli neri spiccavano ancora sulla sua testa in modo scomposto, mentre gli occhi possedevano ancora quella luce, quella scintilla di cui il biondo era stato rapito più e più volte.

"Scusami se te lo dico Axel, ma potevi scegliere un nome migliore" ridacchiava questi distraendolo dai suoi pensieri "basta anagrammare, e si scopriva che eri tu"

Il biondo rise a sua volta, spostando lo sguardo dal vetro oscurato della limousine al ragazzo di fianco a lui, pochi attimi prima gli aveva offerto un passaggio fino a casa sua, che si trovava in centro città.

"Ho pensato alla portata massima del cervello di Mark, ed ecco il risultato" scherzò ancora, godendosi la risata limpida di Austin, sfiorandogli non così distrattamente le nocche della mano.

"Sei diventato proprio un bell'uomo Austin" rivelò a bruciapelo guardandolo fisso negli occhi increduli di quest'ultimo "Dimmi, sei sposato? vedevo che quella Rachel ti stava sempre attaccata" doveva essere una presa in giro, una specie di frase spensierata, ma alle orecchie di Austin sembrò come una pugnalata in pieno stomaco, una minaccia forse non voluta, ma che provocava comunque uno strano senso di amarezza.

"No, mi aveva rivelato di essere innamorata di me ma io non provavo lo stesso, e così..." lasciò a metà la frase, con uno strano dolore all'altezza del cuore che non riusciva a ignorare.

"Mi dispiace, infondo sembravate belli insieme" mentì Axel, che in realtà aveva sempre provato un certo fastidio nei confronti della ragazza ai tempi dell FFI.

"A me piaceva già qualcun'altro, infondo, e lei lo sapeva" si mantenne sul vago, sperando che Axel non approfondisse ulteriormente la questione.

"Anche a me piaceva, e piace ancora qualcuno" mormorò, avvicinandosi gattonando sul sedile alla figura imbarazzata del moro che si stringeva sul sedile arrossendo.

"E-e siete sposati?" chiese tutto d'un fiato sulla bocca del biondo, pericolosamente vicina alla sua.

"Questo me lo devi dire tu, Austin" sussurrò, per poi appropriarsi delle sue labbra con audacia e con disinvoltura, come se fosse un'azione naturale registrata nella sua mente che aspettava solo di essere compiuta.

"Vuoi sposarmi, tigrotto?" gli chiese sorridendo, arrossendo appena allo sguardo perso e smarrito di lui, come se stesse per crollare, svenire sul sedile e lasciarlo senza risposta.

Almeno sarebbe morto felice...




Angolo dell'autrice

Preparatevi alla compilation su Axel & tutti, perché ho intenzione di scrivere tutte le sue prossime os <3

La prossima sarà su lui e Vic, richiesta da @__chione_  (se stai leggendo, sappi che ti voglio bene <3) 

* non chiedetemi da dove salta fuori il titolo XD*

Inazuma One-shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora