Kyouten- il mio angelo- "La nuova famiglia"

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Arion:

Stringo emozionato la mano alla mamma, saltellando da una parte all'altra della sala con un enorme sorriso stampato in volto.

È da parecchi mesi che cerco di convincere mamma e papà ad adottare un fratellino, ma hanno sempre detto che non ero abbastanza responsabile e che non avevano il tempo per prendersene cura, allora ho cercato di fare al contrario, e cioè di chiederne uno più grande.

La mia richiesta è stata esaudita dopo vari ripensamenti, e così adesso potrò avere un fratello tutto per me!

Sono emozionatissimo e non riesco a stare fermo, penso già a tutte le cose che insieme potremmo fare, ai nuovi giochi che potremmo inventare.

Per prima cosa lo farò appassionare al calcio e lo convincerò a giocare insieme a me, sono sicuro che mi aiuterà a sperimentare nuove tecniche e che faremo subito amicizia!

"Mamma mamma tu sai com'è il nuovo fratellino?" chiedo a Silvia saltando contento davanti ai suoi occhi.

"Non lo so davvero, tesoro mio ma mi hanno detto che si chiama Victor Blade" mi rassicura con un bacio sulla fronte, e vedendo l'espressione gelosa che ha assunto papà ne dà uno anche a lui sulle labbra.

"Devi smetterla di essere così geloso, amore mio" lo prende un po' in giro la mamma dandogli un buffetto sulla guancia mentre Mark fa uno di quei suoi tipici larghi sorrisi.

"È che adesso la famiglia si allarga e sarai molto occupata" constata lui dispiaciuto prendendole la mano "io sono occupato con il mio lavoro di allenatore e Arion ha da poco iniziato la seconda media e ha ancora bisogno di aiuto" aggiunge, ridendo leggermente davanti al broncio adorabile che ho messo su senza accorgermene.

"Guarda che mi aiuterà il mio nuovo fratellone a fare i compiti e poi, francamente, tu non sapevi nemmeno fare le espressioni più semplici" esclamo, facendoli entrambi ridere mentre papà si gratta la nuca imbarazzato.

"Non sono mai stato granché in matematica" si giustifica lui, scompigliandomi i capelli color miele.

Una donna in divisa si avvicina a noi porgendoci un foglio e una penna, con un sorriso gentile dipinto sul volto.

Mi piace la sua espressione e così le faccio un allegro cenno con la mano come i bambini che salutano i passanti.

"Tu sei Arion Sherwind, giusto?" chiede, e io annuisco con forza mentre quella mi accarezza ridendo davanti al mio viso un po' confuso "è davvero un ragazzo adorabile" commenta, guardando con apprensione i miei genitori.

"E Victor?" chiedo curioso, ricordando perfettamente il nome del tanto atteso fratello che tarda a presentarsi.

Tutti ridono inteneriti dalla mia domanda, hanno sempre fatto così davanti a me, dicono che sono talmente dolce da scioglierli e al pensiero riso anch'io.

Devono ridere perché assomiglio tanto ad un bambino piccolo, ho sempre avuto in comportamento un po' infantile che spesso conquista, ma altre volte dà sui nervi alle persone.

"Victor sta arrivando tesoro, dagli ancora un po' di tempo. E triste perché non se la sente di abbandonare del tutto questo posto" mormora, e vedo la mamma annuire comprensiva, sapendo già molte cose che invece io non so di questo Victor.

Cerco di immaginarmi il suo aspetto, anche se mi risulta piuttosto difficile, l'unica cosa di cui sono sicuro è che dev'essere alto, e deve andare in terza media.

Però mi piace il suo nome, ha un bellissimo suono, mi fa pensare ad un'armatura d'argento, a un cavaliere.

A questi pensieri sorrido, rivolgendo poi uno sguardo dolce alla mamma e uno al papà, che lo ricambiano volentieri.

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