"Lettera d'amore"

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* I nomi saranno quelli occidentali

Arion,

Io non so davvero come iniziare questa cosa dato che non so ne come ne perché io abbia iniziato a provare dei sentimenti per te. L'unica cosa che so è che è andata così, e io non posso farci niente se non accettarlo.

Partiamo dal principio, altrimenti potrei morire d' imbarazzo e ci terrei a non rendermi totalmente ridicolo di fronte all'intera squadra, altrimenti Aitor chi lo sente.

Probabilmente con questo inizio o ti ho sconvolto o non hai capito niente come tuo solito quindi fai un pochino di fatica con quella testa marcia e leggi fino in fondo, sempre se non hai perso anche la capacità di lettura.

All'inizio ti detestavo. Ok, lo sappiamo che è stato così, sempre lì a rivendicare il tuo prezioso calcio e a invadere lo spazio altrui, estremamente gioioso e a piagnucolare peggio di Riccardo,  non ti sopportavo. Non che la cosa oggi se ne sia andata completamente ma stiamo decisamente meglio di allora.

Durante la partita contro la Fiducia Incrollabile ho perso me stesso, prima di tutto ti ho già perdonato per quella pallonata quindi non lo faccio di nuovo, e secondo...ho sentito qualcosa.

Mi ero sempre detto che fosse una specie di pietà, dato che mi ricordavi mio fratello, e sai quanto ci tenga a Vlad perciò è stato come se dovessi proteggerti da me come non ho protetto lui quella volta.

Mi sei sembrato una specie di cucciolo in difficoltà, ho dovuto fare qualcosa anche perché avevo cominciato a capire quanto il mio odio per il calcio fosse sbagliato, quindi è stata solamente pura pietà.

Dopodiché ho perso di vista la mia freddezza, la mia acidità (in buona parte) e mi sono concentrato di più nelle emozioni che il Quinto Settore mi aveva tolto.

Con te riscoprivo il calcio che io e mio fratello amavamo, mi sembravi decisamente qualcuno da preservare perché eri e sei ancora troppo tenero e innocente e ho cominciato ad essere un tantino possessivo.

Era anche la mia prima e vera amicizia, non sapevo come si ci doveva comportare e con te ho sempre cercato di sembrare il meno insopportabile possibile, come se il mio comportamento potesse rovinarti.

Eri e tutt'ora sei il mio esatto contrario e per quanto possa sembrare impossibile agli occhi degli altri abbiamo instaurato un rapporto conflittuale, che stava in piedi perché necessitavamo l'uno dell'altro, io per sentirmi più felice e tu per avere un briciolo di buon senso ogni tanto.

Poi è arrivato lui, e mi sono sentito morire.

Arion, ancora non mi capacito di come tu possa sopportare Sol, sempre lì a blaterare del fatto che lui è un talento che nasce ogni dieci anni, che è imbattibile, e che inoltre ti sta sempre appiccicato come gemelli siamesi.

Non potresti staccartelo di dosso, ogni tanto? Capisco che sei una persona sociale e generosa, ma non ti dà fastidio sempre averlo con il fiato sul collo? 

A me sì, e anche tanto. Ho sempre pensato che tra di noi ci fosse soltanto amicizia, però da quando lui è arrivato non so più cosa pensare.

Mi dà sui nervi peggio che chiunque altro, e tu sai che odio tutti. Gabi mi ha detto che si tratta di gelosia, ma non ho voluto credergli perché converrai con me che è una cosa ridicola, mi sono detto che ero semplicemente diventato troppo ossessionato da un amico, e che ne avevo altri e che non importava se uscivi o stavi con lui.

E guarda caso, non era così. Che grande notizia vero?

Sono diventato invidioso di lui, delle attenzioni che gli dai, di come lo guardi e di quanto lo ammiri.

Adesso è arrivato il momento di dirtelo, perché se cerco ancora di resistere te lo urlo in faccia davanti a tutti.

Arion Sherwind, ti amo.

Ti amo perchè mi fai sentire migliore di quanto lo sia, mi hai fatto cambiare e mi hai fatto diventare una persona che adesso a tutti piace.

Sei meraviglioso, dolcissimo e ogni cosa di te mi fa impazzire, persino i tuoi difetti mi piacciono e cosa non meno importante, i tuoi occhi.

I tuoi occhi celesti mi incantano, non te l'ho mai detto.

Perfino i tuoi stranissimmi capelli mi fanno battere il cuore, persino il tuo profumo e le tue labbra che  sicuramente non hanno mai baciato.

Potrai mai provare quello che provo io?

Victor

Il silenzio, il buio, la paura.

E poi un bacio, finalmente, un vero e proprio bacio.


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