"Fin dal primo istante"

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Perché è proprio dal primo istante,da quel veloce scambio di sguardi che ora Axel e Victor si stanno baciando contro al muro dello spogliatoio.

Dei semplici sguardi, occhiate languide e furtive nei momenti più impensabili, fin da quando Victor si è unito al quinto settore.

È solo grazie a questo che adesso i due si stanno baciando, in un gioco impacciato di lingue, dove Axel comanda e Victor esegue, fin da quando si è unito all'associazione.

Il biondo sembrava non interessarsi minimamente ai propri schiavi, gli imperiali.

Alex Zabel nuotava, quasi annegava nel potere, nel comandi, e nel timore che incuteva la sua autorità di Grande Imperatore.

Per questo motivo aveva in pugno quei ragazzini, e non negava che spesso si era divertito con loro, ma solo come passatempo, nessuno aveva mai catturato la sua attenzione.

La sua preda più gettonata allora era Bailong, un ragazzo al quale sembrava non dispiacere di fare da giocattolo all'uomo, al quale però non era interessato se non per i suoi giochi.

Victor invece era diverso dall'albino, aveva voluto unirsi volontariamente al quinto settore, voleva comandare, voleva diventare sempre più forte per contrastare coloro che lo sottovalutavano.

In Axel trovava una figura di riferimento, un idolo, una persona ammirevole, anche se spesso utilizzava metodi malsani per farsi obbedire.

Conosceva parecchi suoi compagni che si erano infatuati di Axel, alcuni per il suo fisico con il quale lui li aveva divertiti, altri per i suoi modi,ma Victor era totalmente all'oscuro delle sporche pratiche che Axel metteva in atto.

Aveva sempre creduto che quello che avesse davanti fosse un uomo metodico e autoritario, qualcuno dotato di molto controllo e che sapesse ciò che facesse.

Axel gli aveva messo gli occhi addosso fin da subito, fin da quando gli si era inchinato davanti, lui seduto sul trono e il ragazzo che gli riferiva i numeri delle scuole messe sotto suo comando con calma e disinvoltura, anche se la figura del biondo affascinava non poco anche lui.

Si poteva dire che Axel avesse il potere, la capacità di attrarre chiunque solo con la sua presenza, solo con il suo bel fisico e il suo elegante portamento.

Notò subito come i capelli scuri del ragazzo erano trattati, un chiaro riferimento ai suoi quando era il bomber di fuoco, quando giocava nella Raimon.

Da questo si poteva quindi dedurre che fosse un suo ammiratore, che lui rappresentasse il suo mito, in poche parole lo aveva già in pugno.

Sorrise involontariamente alla vista di come accanto alla sua figura Victor si ammutoliva, diventava meno aggressivo, meno sbruffone.

Risultava quasi tenero, modesto, umile, al suo servizio.

Il biondo gli prese il mento con due dita, facendo sussultare il blu e fissandolo con i suoi occhi magnetici, neri e profondi.

"Victor" lo chiamava con la sua voce seducente, mentre fremeva di impazienza nel saggiare quella pelle pallida.

Lo aveva messo da parte da tempo, come un premio per dopo, una sorpresa in serbo per lui. Lo aveva lavorato, illuso con la sua apparente sobrietà per poi sbattergli in faccia la realtà del quinto settore, e finalmente poterlo fare suo.

Victor avrebbe ceduto, piano piano si sarebbe arreso al suo volere e si sarebbe offerto al suo imperatore.

"Hai paura di me, Victor?" gli chiese, stringendo le sue guance arrossire a causa della sua vicinanza,che aumentava ad ogni parola.

"N-no Signor Zabel" tremò il minore, catturato dal movimento delle labbra dell'adulto.

"Ma davvero? Non hai paura che io possa farti del male? Bailong non ti ha parlato dei miei metodi?" si assicurò che lui non sapesse, che restasse all'oscuro dalla faccenda così che potesse averlo tutto per lui.

"Hai mai baciato qualcuno,Victor?" cambiò argomento tutto d'un tratto, mordendo il labbro inferiore del minore con impazienza.

"N-no..." rispose ancora il blu, non avendo intenzione di indietreggiare né di sottrarsi.

"Non dire a nessuno che ti ho baciato allora" si assicurò prima di inserire la sua lingua all'interno della bocca del più piccolo, con violenza, audacia, quasi rabbia ma al blu sembrò un contatto dolcissimo, come se lo avesse baciato un angelo.

"Perché?" chiese solo il minore, allontanandosi lo spazio necessario per formulare la domanda.

"Vuoi sapere se sei solo un gioco,Victor, vero? No,non lo sei, ti ho messo gli occhi addosso dal primo momento, mi hai meravigliato, complimenti"

Lo baciò ancora,questa volta più lievemente, come se volesse scusarsi della violenta irruzione di poco prima.

"Lei mi ama, Signor Zabel?" chiese per conferma timoroso,tormentandosi le mani.

"Ti amo, Victor. Faresti divertire il tuo imperatore? Saresti capace di rendermi soddisfatto di te? Sei all'altezza di questo compito, non è vero?" facendo leva sull'orgoglio del minore, Axel stava ottenendo ciò che bramava da tempo, e cioè il corpo intoccato di Victor.

"Non la deluderò, mio Grande Imperatore" soffiò sulle labbra di quest'ultimo, sentendosi legato a lui per sempre.


Angolo dell'autrice

POTREI aver reso Axel un gran porcone ma abituatevi perché io lo vedo così da adulto 👌

Dato che Axel è onnipresente pensavo di smorzare con una dolce Masahika richiesta da @-Greenway 💘

A presto (prestissimo credo 😂)


Inazuma One-shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora