Inazuma One-shots

"Primo incontro"

*Considerando che Saryuu e Fey hanno la stessa età, qui Fey avrà all'incirca otto anni

iI vento soffiava con violenza sulla città, portando con sé freddo e neve, che copriva tutto il paesaggio, soffocandolo con il suo bianco e con la sua caduta incessante.

Una figura alta ed imponente sovrastava i fiocchi gelidi, portando fra le braccia un fagotto di coperte.

Raggiunse in poco tempo la porta dell'orfanotrofio della Feida, poggiando con delicatezza il piccolo che aveva tra le braccia.

La luce dei lampioni illuminava il suo viso pallido, mostrando le lacrime che rigavano il viso dell'uomo.

"Fey...mi dispiace tanto" singhiozzò Asurei, lasciando il piccolo abbandonato sulle scale dell'edificio, mentre la neve riempiva tutto con il suo assordante silenzio.

Il corpicino di Fey era scosso e tremava, mentre il freddo si impossessava di lui, che addormentato non si era reso conto di nulla.

Le coperte che lo avvolgevano erano immerse di neve, mentre il verde trovava appoggio nel duro marmo degli scalini dell'orfanotrofio.

La porta però si aprì all'improvviso, mostrando un ragazzo della sua stessa età, che noncurante del clima rigido di dicembre, era uscito come suo solito per controllare le vie della città.

Non gli risultò difficile accorgersi del bambino, che mostrava il suo bel faccino rovinato dai singhiozzi di un pianto notturno.

Saryuu lo prese in braccio con tutta la dolcezza di cui era munito, stando ben accorto a non farlo cadere, e lo portò all'interno dell'abitazione, proprio davanti alla stufa accesa.

Il torpore della fiamma sembrò rilassare Fey, che distese i muscoli e lasciò che le ultime lacrime rotolassero lungo le guance.

Quella sera Saryuu non dormì, troppo preoccupato per quel nuovo arrivato, e passò la notte ad alimentare il fuoco per riscaldare il verde.

La mattina dopo, l'albino preparò del latte caldo per quel nuovo arrivato, aspettando che si svegliasse studiò il suo aspetto, così fragile e vagamente femminile.

I capelli verdi erano legati da due codini, che gli ricadevano compatti accanto al viso, mentre il corpo esile e magro stringeva il peluche di un coniglietto incredibilmente somigliante a lui.

Evan sospirò per l'ennesimo genitore che abbandonava il figlio, e se lo aveva lasciato proprio lì davanti questo significava che era un ultraevoluto, e anche alle prime armi.

Ipotizzò che avesse usato i suoi poteri senza saperlo, in un momento non scelto da lui, e questo aveva inevitabilmente scatenato la paura dei genitori.

Era sempre la stessa storia, dopotutto, loro erano troppo perfetti per i comuni umani e Fey in particolare sembrava essere davvero speciale.

Queste considerazioni vennero stroncate dallo sbadiglio del piccolo, che lentamente si svegliava.

"Do-dove sono?" chiese spaesato non riconoscendo in quelle pareti quelle di casa propria.

"Sei all'orfanotrofio della Feida" lo avvisò Saryuu sedendoglisi accanto, guardandolo con apprensione.

"Orfanotrofio?" mormorò il verde abbracciando il coniglietto "ma io ho dei genitori, ho il mio papà"

L'albino sembrò rattristarsi enormemente, mentre prendeva le mani lattee di Fey.

"Adesso stai con noi" gli disse guardandolo negli occhi, scambiando il suo colore violaceo con quello verde chiaro del compagno.

"Non è vero! Mio papà mi aspetta!" esclamò sul punto di scoppiare a piangere.

"Nessuno ti sta aspettando" lo avvisò forse con troppa crudeltà Saryuu, fermando la sua fuga con una mano sulla spalla.

"Mi stai mentendo, sei cattivo! Mio papà mi vuole bene!" urlò Fey con voce incrinata, tra le milioni di perle che solcavano il suo faccino infantile, bagnandogli il colletto.

L'albino scrollò la testa, per poi passare le mani lungo le sue guance accaldate dal pianto, per raccogliere quel liquido salato.

"Ti va del latte caldo?"chiese con gentilezza, abbozzando un sorriso triste.

"Io voglio il mio papà...tu me lo hai portato via..." piagnucolava disperato il verde, afferrando un lembo di coperta e asciugandosi il viso.

"Nessuno ti ha portato via il tuo papà, e lui che ha lasciato qui te" cercò di farlo ragionare il bianco, offrendogli la tazza fumante dall'odore dolciastro.

Ma questa fu scaraventata via da Fey e frantumata sul pavimento, riversando tutto il latte fino a formare una chiazza bianca adornata da cocci.

Il minore prese poi a battere con forza i pugni contro il petto di Saryuu, crollato in un pianto isterico ed estraneo alla sua età.

Gli occhi ametista dell' albino lo guardavano pieni di amarezza, mentre gli accarezzava i capelli con il fare di un genitore.

Lui era riuscito a fatica ad ingoiare l'abbandono e ora vedere come un altro bambino soffriva in quel modo per la stessa ragione gli spezzava il cuore, in un circolo di lacrime che non sarebbe mai terminato all'interno della Feida.

Ogni nuovo arrivato significava dolore e pianti, e chi era riuscito a dimenticare doveva convivere con il forte risentimento.

Dopotutto avevano solo otto anni, se non meno, e Saryuu, che ne aveva uno in più, era considerato un punto di riferimento.

Ma anche lui aveva paura, aveva lacrime e dolore che albergavano dentro di lui, che lo avrebbero comunque continuato a terrorizzare, noncuranti dell'età.

L'abito arancione del "capo" veniva macchiato dal persistente pianto del minore, che si era accollato a lui e lo fissava con gli occhi lucidi.

Lui catturò con le sue labbra una lacrima sulla punta delle sue guance e gli sorrideva con sofferenza.

"Mi chiamo Saryuu Evan, ma tutti qui mi chiamano Saru" accennò stringendolo tra le sue braccia e affondando la testa sulla sua spalla.

"Saru..." Ripeté fra i sussulti ispirando il profumo del suo peluche.

"Io sono Fey, Fey Rune" disse calmandosi alla voce calda e amorevole dell'albino, simile a quella di Asurei.

"Benvenuto nella Feida,Fey" esclamò baciandogli il viso e strofinando il suo nasino contro quello freddo del verde.

Un ultimo abbraccio, e poi la neve soffocò ogni parola.

Angolo dell'autrice

Questo libro sta diventando il libro delle Sarufey XD

Ma di questo periodo vi piace tanto e anche a me, quindi ho deciso di fare questa os basandomi sul mio Headcanon dell'abbandono di Fey.

La copertina l'ho decorata io con Picsart e vado fiera delle orecchie di Simeon uwu.