*Questa parte contiene sangue quindi se siete sensibili potete tranquillamente non leggere 💕
Victor:
Questa vita sembra tanto un incubo racchiuso in quattro stanze, una tortura lenta e silenziosa dove annego e sprofondo senza neanche provare a risalire.
Tanto che senso avrebbe?
Anche se mi salvassi da questo maledetto orfanotrofio al di fuori di esso non ci sarebbe il sorriso luminoso di Vladimir ad aspettarmi, le sue carezze delicate e i suoi baci amorevoli.
Non ci sarebbe più la sua voce dolce, la sua gioia e il suo amore perché Vladimir se n'è andato per sempre.
L'ho capito molto tempo fa, anche se un bambino di soli quattro anni non dovrebbe neanche sospettarle certe cose, ma era inutile negare la realtà sebbene tentassi di sfuggirle più volte.
Il mio fratellone morì che avevo appena sei anni, ero al mio primo anno di scuola nonché primo giorno.
Ricordo ancora con amarezza tutte le risate che ci eravamo fatti prima di entrare nelle rispettive classi, delle paure che mi aveva messo in corpo al riguardo degli insegnanti.
"Le maestre ti vogliono mangiare perché si nutrono della carne dei bambini buoni!" mi diceva riempiendomi di baci il viso e facendomi il solletico ovunque, facendomi ridere e dimenticare le mie ansie di bambino.
Com'era dolce stare insieme, potersi perdere uno nelle braccia dell'altro, com'erano tenere le notti passate abbracciato al mio fratellone, a contenderci la coperta e a parlare fino a tarda notte.
Poi era successo, in una frazione di secondi il mondo aveva deciso che io e Vladimir non potevamo più stare insieme e me l'avevo portato via, veloce, crudele, come una macchina in corsa.
Esattamente la stessa che aveva travolto il mio fratellone, che l'aveva derivato della sua stessa vita e con essa anche della mia innocenza di bambino.
Il suo corpo pallido giaceva sull'asfalto della strada spiccando sul suo nero mentre un gruppetto di persone si affollava sul luogo dell'accaduto senza però fare nulla.
A ricordarlo stringo i pugni con una forte rabbia, mi viene voglia di prenderli tutti a calci quegli stronzi, che hanno visto mio fratello morire e non hanno fatto niente.
Nessuno si muoveva, come se il mondo si fosse pietrificato su se stesso.
I suoni si erano annullati come d'incanto, nessun veicolo attraversava più quella maledetta strada e nemmeno io mi muovevo più.
Tutto era statico, immobile, come messo in pausa grazie ad un telecomando.
Un odore acre mi pervase le narici insieme agli strascichi di lacrime che avevo involontariamente iniziato a versare.
Mi guardai lentamente le mani sentendomi la vista appannata.
Quelle che prima erano bianche, pulite, infantili, ora erano intrise di sangue così come i miei vestiti zuppi del rosso luquido di mio fratello.
Sul mio viso una chiazza rossa copriva la mia guancia sinistra, e così aveva tinto anche una buona parte dei miei capelli.
Anche la strada ne era piena, rossa come la tavolozza di un pittore, come un quadro al quale al centro c'era il corpo del mio fratellone freddo e duro, segno che aveva respirato per l'ultima volta.
Le mie gambe tremavano come in preda ad un terremoto, le mie mani vibravano e saettavano da una parte all'altra come impazzite mentre avevo preso a correre lasciando cadere un catino di lacrime ai miei piedi.
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Inazuma One-shots
FanfictionDato che amo questo anime ho pensato di dedicare loro delle One-shot ^^ Sono le benvenute anche alcune richieste se ce ne sono,quindi potete chiedere tranquillamente tutto ciò che volete. Le coppie potranno essere sia yaoi che het che yuri,da quals...