Kyouten-il mio angelo- "Sol e Fey"

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Victor:

Il calore del corpo di Arion adagiato al mio mi coccola e mi fa sentire a casa, così che non mi accorgo nemmeno che è già mattina.

Silvia e Mark sono tornati poche ore fa, ho sentito il rumore della porta che si apriva e di conseguenza l'ho collegata al loro arrivo.

Prima di buttarsi a letto per la stanchezza ci hanno messo un plaid sopra per farci stare al caldo, e lì non ho potuto fare a meno di sorridere.

Sapevo che i genitori di Arion -e quindi anche i miei- erano molto affettuosi e attenti, l'ho capito quando all'orfanotrofio la madre ha urlato di stare attento quando mi si avvicinava, l'ha fatto per proteggerlo.

Arion per loro è come un pulcino incapace di volare, devono dedicargli le massime cure e attenzioni, e ho la sensazione che anche quando sarà maggiorenne non smetteranno mai di riempirlo d'amore.

Sono stato fortunato a capitare in una famiglia simile, una che ha saprà ridarmi l'affetto sottrattomi.

Sento qualcosa strusciare sul mio maglioncino, apro appena le fessure degli occhi e vedo Arion con la testa affondata nel mio petto con un piccolo sorriso dipinto sul volto, mentre inspira il mio profumo.

Visto così sembra proprio un gattino allattato dalla mamma.

Spengo quella dannata sveglia di Arion, rigorosamente con disegnato un pallone, e mi perdo un po' a guardarlo.

Finora non sono riuscito bene a vederlo da così da vicino, così ne approfitto e faccio scorrere i miei occhi sul suo corpo, che fra le mie braccia si fa piccolo piccolo.

Ha i lineamenti morbidi, delicati, e i capelli profumano di biscotto.

Affondo il naso fra quelle ciocche color nocciola e li annuso estasiato.

Conosco già molto bene gli occhi, grandi, luminosi e di un blu profondo, capaci di colpirti dentro.

Più lo guardo e più me ne convinco, Arion è davvero carino e sento di doverlo proteggere.

Probabilmente è dato dal fatto che ora siamo fratelli, anche se non sarà mai come Vlad, ma in lui sento una connessione, come se avessi seguito un filo che mi ha condotto da lui.

Mi sento legato ad Arion, destinato a lui e al suo affetto, e di questo ne vado fiero.

Approfitto del suo sonno per spargergli baci ovunque, sulla fronte, sul naso, sulle guance, sui capelli, in ogni dove.

Ogni centimetro di pelle che mi offre lo devo colmare dei miei baci, perché per me lui rappresenta la salvezza, l'ancora che mi ha trascinato in superficie.

Voglio fargli capire, trasmettergli, quanto amore provo per lui e per quanto il contatto mi abbia sempre imbarazzato, e l'unico modo che conosco per dirglielo, e anzi con lui non me ne vergogno

Finché non arrivo alle labbra.

Le guardo a lungo, sottili, fresche e dolci, rosee e gentili.

Quando penso alla persona alla quale sarà permesso baciarle, carezzarle con le proprie, un fremito mi assale, stringo i pugni sotto le coperte e il mio cervello si scollega per qualche secondo.

Nessuno sarà mai degno di possederle, nessuno sarà tanto delicato con lui, non sapranno trattarlo come merita e lo rovineranno, forse definitivamente.

Arion è un angelo, un vero angelo dal cuore d'oro e se cadesse nelle mani di qualcuno di violento finirebbe per autodistruggerlo per sempre, e questo non posso permetterlo.

Lo proteggerò ad ogni costo, da ogni pericolo che gli si presenterà davanti perchè non posso rischiare di vedere la sua purezza frantumarsi davanti ai miei occhi, non resisterei a quella visione.

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