La Inakuni era un isola poco conosciuta, questo era un dato di fatto, ed era soprattutto per questo che Hiura la trovava meravigliosa.
Era tranquilla, pacifica, i pochi abitanti che la componevano erano persone riflessive e pazienti, mentre il paesaggio era da mozzafiato, costituito dalla natura che regnava incontaminata, il mare limpido che sovrastava la costa.
Un paradiso, soprattutto per una persona fragile e delicata come sua nonna, bisognosa di cure e d'affetto che dava al nipote con tutta se stessa.
Il turchese ancora non capiva perché, al contrario di tutti i suoi amici e compagni, lui vivesse con la nonna anziché che con i propri genitori.
Non che la cosa gli dispiacesse, l'anziana signora infondo aveva un cuore d'oro e si occupava di lui come un vero genitore farebbe, ma gli mancava l'affetto tipico di una madre, l'appartenenza a una vera famiglia.
Dunque non poteva neanche immaginare il dolore che provava Asuto in quel momento, proprio quando sua madre era morta davanti ai suoi occhi.
Ogni volta che lo vedeva versare delle lacrime per lei, ogni volta che questi gridava dalla rabbia, dal risentimento, chiamando la madre come fa un cucciolo abbandonato un pezzo del cuore di Hiura lentamente lo abbandonava, affondava in lui e non tornava indietro.
Il moro sorrideva sempre, di fronte a qualunque avversità che la vita gli avrebbe posto davanti, l'aveva promesso lui stesso.
Era come una certezza, una sicurezza instaurata nel cuore di tutti che Inamori avrebbe comunque sorriso nonostante tutto, come la certezza che il sole avrebbe continuato a brillare sulle loro teste, come la certezza che avrebbero giocato a calcio per sempre.
Queste sicurezze, queste speranze, vennero smantellate una ad una, per primo il moro che aveva perso il sorriso da giorni e così facendo aveva influenzato anche tutti gli altri con il suo malumore e poi il calcio, che gli era stato tolto senza pietà da enormi macchinari, che sradicavano insieme al campo anche tutti i loro sogni.
Hiura non riusciva a vedere il suo migliore amico in quello stato, le sue carezze e i suoi urli gioiosi gli mancavano da morire, senza di essi non sarebbe riuscito a ritrovare l'allegria che lo caratterizzava.
Conosceva abbastanza bene Asuto per sapere quali fossero i luoghi che maggiormente frequentava, sapeva che quando qualcosa lo turbava, bello o brutto che fosse, il moro si rifugiava sempre al molo, sempre alla scogliera sulla quale, formando una pistola con la mano, suo segno distintivo, prometteva al sole i suoi obbiettivi.
Quel luogo era per per lui qualcosa di magico e unico, al quale non avrebbe mai rinunciato.
Il turchese non capiva esattamente perché all'amico piacesse tanto, perché ogni volta,con un bel sorriso stampato sul volto, gli prendeva la mano calda e lo portava fon lassù, a godere dei raggi caldi del sole estivo.
Non sapeva il perché, ne come mai proprio lui veniva sempre scelto per guardare insieme il paesaggio, il tramonto.
In quelle occasioni accadeva più o meno la stessa cosa, Asuto si coricava sul prato sorreggendosi con le braccia mentre Hiura si portava le ginocchia al petto e lo osservava mentre il vento si insinuava nelle ciocche nere del ragazzo, mentre i suoi occhi celesti brillavano, la sua pelle rischiarava di un tenue arancione dovuto al tramonto.
Ormai quei pomeriggi non esistevano più, così come la felicità del centrocampista, che si rintanava ogni volta in casa, oppure fuggiva all'ospedale chiedendo ai medici informazioni sulla madre, se avesse lasciato qualcosa per lui.
Ma niente, ogni volta la risposta data era negativa, accompagnata da un tono amaro che lo invitava ad andarsene.
Inamori aveva perso tutte le speranze, tutti i suoi obbiettivi erano sfumati, spariti uno dopo l'altro.
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Inazuma One-shots
FanfictionDato che amo questo anime ho pensato di dedicare loro delle One-shot ^^ Sono le benvenute anche alcune richieste se ce ne sono,quindi potete chiedere tranquillamente tutto ciò che volete. Le coppie potranno essere sia yaoi che het che yuri,da quals...