crazy little things called Love

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"Ah ok" disse lui ricambiando l'abbraccio. "Enza vieni con me a fare la spesa?" Chiese Ambrogia, io annuì .
"Le foto sono venute stra bene" dissi io entusiasta "Si... Cosa sta succedendo tra te e Ondre?" Chiese lei, guardandomi dritta negli occhi, io abbassai lo sguardo e dissi "Allora, io non ve lo avevo detto, ma dopo che mi ero messa con Tony, Ondreaz si è dichiarato, io gli ho detto che gli volevo bene, ma non come a Tony, e lui per un po' si è messo l'anima in pace. Durante il Weekend in spiaggia, mi ha detto che non sapeva capire i suoi sentimenti per una persona, che poi ho scoperto essere Allison, e mi ha chiesto dei consigli. La sera che era ubriaco mi ha chiesto di ammettere che provavo qualcosa per lui, io me ne sono andata. E oggi semplicemente ha lasciato Allison, perché l'aveva tradita, la sera del campeggio, e io gli ho spiegato, dopo che ha provato a baciarmi, che io amo Tony, ma non voglio perderlo come amico, e lui sembra aver capito" dissi io, ripresi fiato e guardai Ambrogia. Sembrava come se volesse farmi la ramanzina, ma non trovasse le parole. Continuava a camminare guardando la strada e mordendosi il labbro, lo faceva talvolta quando era pensierosa, dopo un lungo periodo di silenzio "Ma Tony sa tutto questo? E soprattutto sei sicura di amarlo?"mi chiese preoccupata, "No non lo sa, e si sono sicura di amare lui... Almeno credo" continuai io. No che già non avevo tanto casino in testa, ne occorreva dell'altro "Dovresti parlarne con Tony" aggiunse lei, mentre entravamo nel supermercato "Oggi sembrava una anima in pena, per averti lasciato sola con lui e ora capisco il perché. Devi spiegargli come stanno le cose, e dirgli che lo ami" disse lei prendendomi un braccio, dopo essersi stoppata. Mi limitai a annuire.
"Amica è un consiglio poi fai quello che vuoi, ma ricordati che io ho sempre ragione" disse poi lei ridacchiando. Dopo aver fatto la spesa tornammo a casa e io dissi a Tony che gli volevo parlare. Lui sembrava molto preoccupato, così gli dissi la stessa identica cosa che avevo detto a Ambrogia.
"Non l'hai baciato vero?" Chiese lui preoccupato, aveva gli occhi lucidi e stava giocherellando con le dita "Assolutamente no, non l'ho mai baciato, l'hai sentita la parte in cui dicevo che amo te?" Chiesi io, sedendomi sul letto accanto a lui e prendendo le sue mani nelle mie. "Sì l'ho sentita e anche io ti amo" disse mentre guardava le nostre mani, poi mi guardò negli occhi e incominciammo a baciarci. "Puoi chiudere la porta?" Chiesi, lui mi guardò perplesso per alcuni secondi "Ma...?" Disse, io sorrisi "Si" mi limitai a dire questo e lui capì subito.
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Fu la più bella notte della mia vita, e ora ero abbracciata a lui, e tutto sembrava non esistere più. Mi faceva sentire speciale, viva. Mi tornò in mente la poesia di Jacques Prevent
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Loro sono altrove ben più lontano della notte
Ben più in alto del sole
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
Rifletteva a pieno ciò che stavo provando ora. Lui mi stava guardando, ma solo dopo un po' me ne accorsi, "A che pensi?" Chiese "A una poesia" risposi lasciandogli un bacio a stampo, finito il bacio lui si fermò a guardare i miei occhi "Ti va di recitarmela?" Chiese e così feci. "Wow da quando sei così romantica?" Chiese io gli diedi una pacca sul petto "Da sempre!". Ci addormentammo abbracciati.

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