Enza's pov
Entrati in casa trovammo Ondreaz sul divano distrutto, "Ondreaz, che hai?" Chiesi io "Credo di avere la febbre..." Rispose, Tony non sapeva cosa fare "C'è la fai a andare su a stenderti? Vado a prendere una Tachipirina, il termometro e del ghiaccio" e così Tony portò su suo fratello e io arrivai dopo un paio di minuti.
"Ho freddo!" Disse lui tremando "Non puoi coprirti dobbiamo cercare di fare calare la febbre" dissi io.
Stetti tutta la notte con Ondreaz e fortunatamente la mattina dopo cominciò a stare meglio.
"Va meglio? La febbre ti è calata tanto devi solo riposare un po' per essere sicuri che non torni" dissi io "Si sto meglio grazie. Com'è andata ieri sera con Quinton?" Chiese, "Come lo sai?" Chiesi io "Tony parla nel sonno" rispose lui. Per un attimo guardai male Tony, che dormiva nel letto accanto a quello del fratello, e solo dopo vedendolo dormire decisi invece di accarezzargli la guancia. "Tu non hai dormito?" Chiese Ondreaz "No, in effetti no" gli risposi ancora rivolta verso Tony "State insieme vero?" Chiese, mi girai verso di lui di scatto "Si, anche questo te l'ha detto Tony nel sonno?" Dissi "No, si vede e basta" rispose lui, io mi limitai a sorridere "È arrivato prima lui... Come al solito" disse "A cosa è arrivato prima?" Chiesi "A conquistarti, non importa vuol dire che non era destino" disse, volevo bene a Ondreaz, ma non quanto a Tony "Dreaz io non voglio rovinare la nostra amicizia, io ti voglio bene non fraintendere, ma non come ne voglio a Tony, spero potremmo rimanere amici comunque..." Dissi io, quando Vidi Tony alzarsi e uscire dalla stanza con le lacrime agli occhi.
"Tony! Ti prego aprimi" gli dissi dopo che si era chiuso in bagno "Vattene ti prego" rispose "Tony ma perché non mi apri, voglio parlarti! Sto male a sentirti così, apri sta porta, andiamo!" Lo supplicai io "Enza per favore" mi disse "Ok mi siederò qui allora, finché non mi aprirai" dissi.
Circa un quarto d'ora dopo Tony si decise ad aprire "Perché sei ancora qui?" Chiese "Perché mi fa male vederti così e perché voglio sapere cosa ho fatto di sbagliato" dissi sull'orlo di piangere "Tu non hai fatto assolutamente nulla, non è colpa tua è che... Non credevo mio fratello fosse capace di farmi una cosa così" disse "allora perché non mi hai aperto la porta prima?" Chiesi "Perché c'è una cosa che... Io non ce la faccio. Cosa provi per me?" Chiese lui, stetti in silenzio per un attimo, avevo capito cosa intendeva, oramai era da un mese che ci conoscevamo, ma io non volevo essere la prima a dirgli che lo amavo, forse per non farlo sentire a disagio, non lo so "Perché non mi rispondi?" Mi chiese, così mi decisi anche se ero consapevole che la nostra relazione sarebbe potuta finire, se a lui non fosse piaciuta la risposta "Io... Ti amo" dissi. Lui mi fissò sbalordito, penso si aspettasse una risposta diversa, tutto a un tratto mi disse "Io pensavo tu non mi amassi, mi dispiace io..." Disse, io lo stoppai "Non importa se non mi ami non devi fingere, va bene così" dissi cominciando a piangere e me ne andai.
Passai tutta la giornata in camera mia. Pensare che Tony non mi amava come lo amavo io mi faceva male, molto male. Non so, speravo che da un momento all'altro la porta si aprisse e lui mi dicesse che mi amava...
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how to: diventare famose!
Literatura KobiecaUn gruppo di ragazze 5 anni in America. Ma non sanno che i loro film mentali più reconditi lì a L.A si realizzeranno COMPLETO