Beautiful people

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Il giorno dopo mi svegliai con un enorme mal di testa. E mi ricordai della sera prima.
Tony non era accanto a me, non so dove fosse andato, forse l'avevo fatto arrabbiare. Insomma io l'avevo perdonato una volta perché lui non poteva perdonarmi? Mentre mi chiedevo tutto ciò, aprirono la porta della camera "Buongiorno, ci siamo svegliate finalmente?" Disse Tony, tirai un sospiro di sollievo, aveva in mano un bicchiere d'acqua con dentro una pastiglia effervescente.

"Ci siamo scambiati i ruoli ora?" chiesi, mentre lui mi porgeva il bicchiere "Evidentemente si! Ieri sera eri ubriaca, quindi ti ho portata a casa, dicevi qualcosa sulle mosche, ma ora non ricordo" disse lui ridacchiando. "Ti ho rovinato la serata scusami" dissi appoggiando la schiena al muro e tirando un lungo sospiro, lui mi prese la mano e mi disse "Assolutamente no, eri bellissima e questo mi è bastato" . "Ti darei un bacio se mi fossi lavata i denti" dissi chiudendo gli occhi. LA testa mi stava scoppiando, non capivo pi nulla, era così che ci si sentiva dopo una sbronza? Evidentemente si. Avevo ancora gli occhi chiusi, quando lui poggiò le sue labbra sulle mie, istintivamente sorrisi "Non mi importa se non ti sei ancora lavata i denti" disse lui.

Di pomeriggio decisi di fare una passeggiata al parco.  Quando ero piccolina andavo sempre al parco con i miei nonni, mi rilassavano gli alberi verdi smeraldo e le panchine. Decisi di chiamare i miei genitori durante il tragitto.

Chiamata con mamma

Mamma: Pronto?

Io: ciao mamma come stai?

mamma: amore! Io sto bene e tu?

io: bene, scusa se ieri non ti ho chiamato ero fuori con Tony

mamma: non importa, come sta lui?

io: bene 

mamma: avete deciso se venire in Italia a Natale?

io: non gliene ho ancora parlato

mamma: come va lì in America?

io: bene sto cercando un lavoro, come traduttrice e sto completando gli studi

mamma: quindi hai deciso di stare lì ancora dopo i 5 anni?

io: credo che resterò qui, legge permettendo, l'America è il mio sogno, poi qui c'è Tony, i miei amici, mi dispiace per voi, ma cercherò di venirvi a trovare quanto più posso. Comunque non è niente di ufficiale ancora, potrei non trovare lavoro, o lasciarmi con Tony, o non ottenere il permesso. C'è ancora tempo, mancano 4 anni di studi prima.

mamma: io voglio che tu sia felice solo questo

io:grazie mamma davvero

mamma: ti lascio avrai cose da fare

io: ok un bacio, a te e a papà

mamma: un bacio

Continuai a camminare, guardavo il cielo, chissà se sarei rimasta qui? Quando a un certo punto una ragazza mi venne a sbattere addosso, e rovesciò tutti i suoi libri, pareva essere molto di corsa. "Scusami tanto" disse "lascia che ti aiuti" risposi, la guardai meglio e subito la riconobbi " Didì ? Sei davvero tu?" chiesi, lei alzò lo sguardo e mi resi conto che era davvero lei. "Enza? O mio dio che ci fai tu qui?" disse poi lei rimanendo a bocca aperta. Didì era una ragazza non altissima ecco, occhi marroni e capelli lisci, lunghissimi e marroni, eravamo migliori amiche fin dalle elementari, c'eravamo un po' perse di vista per via dello scambio culturale. Lei doveva andare in Giappone e io in America, quindi... "Che ci fai qui tu? Non dovevi andare in Giappone?" chiesi, mentre la abbracciavo "Non mi hanno lasciata andare, perché non c'erano più posti a disposizione, così sono venuta qui a LA, e credo ci rimarrò. Tu invece come mai qui?" mi disse "Scambio culturale di 5 anni, ma anche io penso di rimanere a dire la verità" risposi.

"Vieni ti offro qualcosa, casa mia non è troppo distante da qui" dissi. Durante il tragitto le raccontai della mia incredibile avventura, lei rimase a bocca aperta, le raccontai di Tony, di Ambrogia, che anche lei conosceva, di Andina e di Eugenia...

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