Era arrivata finalmente Pasqua e stavamo andando all'aeroporto, dal quale eravamo partite il primo giorno.
Io, Ambrogia, Andina, rispettivi fidanzati e si era accollata anche Eugenia.
"Ripeti dopo di me Veo veo..." Disse Ambrogia, che stava cercando di insegnarmi una canzoncina in spagnolo, mentre eravamo in aereo "Allora, con calma Veo veo" dissi io mentre cercavo di capirmi "que ves? Una cosita. Y que cosita es? Empieza por..." Continuò lei "Ma che cazzo un secondo che connetto i neuroni! Veo veo. Che cazzo ves? Una cosetta. E che cosetta es? Impinza por..." Dissi io "Ma che caz... Sei proprio madrelingua!" Disse lei ridendo "Oh ma che cosa ridi? Io te l'ho detto che l'unica cosa che ho imparato in spagnolo è yo tengo un perro" risposi io incrociando le braccia al petto. Metà volo dormi, l'altra metà guardai film e feci sto giochetto di merda. "Raga ma pensate che stiamo tornando in una nazione, nella quale se gesticoli quando parli non ti guardano come se avessi qualche ritardo, dove la pizza non ha l'ananas e soprattutto dove posso applaudire quando atterriamo" disse Andina, facendo finta di asciugarsi una lacrimuccia con la mano. In tutto ciò i nostri tipi, si erano seduti nei posti dietro, forse per non far capire che ci conoscevamo boh.
Arrivati in Italia pioveva, e te pareva che quando tornavamo noi in Italia non pioveva. Così decisi di aprire un ombrello "Raga ma secondo voi se schiaccio forte il pulsante di apertura dell'ombrello che succede?" Chiesi io con il dito già sul pulsante "Boh prova" disse Ambrogia. Sotto l'ombrello con me c'era Tony, quando schiacciai il pulsante l'ombrello ci si chiuse in testa. Che figura di merda, non smettevo di ridere "Mi sto a sentì male ahahahah" disse Andina sventolandosi la faccia con la mano "Ma che cazzo ridi?" Dissi sistemando l'ombrello. Tutti stavano ridendo, ma cazzo ditemelo prima, che si chiudeva se schiacciavo il bottone.
Poi ci separammo per andare dalle rispettive famiglie. Io stavo pregando Sant'Ambrogio, che mio padre non mi facesse fare una figura di merda con Tony. "Sei nervoso?" Chiesi prima di suonare il campanello, "No perché?" Mi chiese lui perplesso "Dovresti!" Dissi e poi mio padre aprì la porta. "Common guys entrate in" disse, io stavo a sbregà, mio padre ci provava a parlare inglese ma con scarsi risultati.
Per fortuna in questi mesi i miei avevano preso parte a corsi di inglese, pensa se non l'avessero fatto? Cioè sarebbe stato tutto the cat Is on the table e robe così.
Mia madre mi abbracciò quando tornai, stessa cosa mio padre. Vi lascio immaginare la loro reazione nel vedere che il mio ragazzo era vestito da e-boy con le catene al collo. Un trauma!
La cena in famiglia tutto sommato non andò male, mi aspettavo di peggio. Alla fine i miei mi dissero che era un bravo ragazzo e che gli andava a genio.
Decisi di portare Tony al parco, vicino a dove abitavano Ambrogia e Andina. Ci ritrovammo tutti lì una mattina e dopo aver fatto colazione con cappuccino e cornetto. Ci eravamo messi ler tutta la mattina su un tavolino a chiacchierare e guardare Tik tok. Fino a che una bambina si avvicinò a noi e cominciò molestissimamente a toccarci i capelli e a urlare. Appena si avvicinò a me io dissi "No sono già fatta io" nel senso che i capelli erano già a posto, non per altro... E noi tre ci mettemmo a ridere "La gente in Italia è strana" disse Tayler "Scusa non te ne eri già accorto?" Dissi indicandoci....
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how to: diventare famose!
ChickLitUn gruppo di ragazze 5 anni in America. Ma non sanno che i loro film mentali più reconditi lì a L.A si realizzeranno COMPLETO