Capitolo trentacinquesimo.

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Gibson mi minaccia e mi insulta, dice che non devo permettermi di toccare Ella.

"Non se lo merita."

Come può dirlo, se nemmeno mi conosce?

Lo metto alla prova e glielo chiedo.

Risponde con un vocale, si sente sfidato; spedito, descrive il mio carattere, testuali parole: "è sensibile, dolce; si affeziona subito alle persone, ma le lascia anche presto."

Come diavolo ha fatto? Cos'avrà voluto dire?

Gibby.. avvolto da una nube di mistero e virilità, occhi che trafiggono.

Hai capito chi sono anche se non ti ho mai detto niente.

L'adrenalina sale, voglio che si spinga oltre; voglio che continui a parlare di me in quel modo, voglio che mi difenda con tutte le sue forze.

"Amico, mi dispiace.

Ho seguito Ella, e mentre era distratta le ho preso le chiavi di casa e ne ho fatto una copia.

Mi ci sono introdotto, e ho sostituito i suoi calmanti con pillole di THC, è finita."

Pillole di THC..

Cosa sono poi? Esistono almeno?

Vado velocemente su Internet a controllare, ci sono, rarissime.

Dirò che me le sono procurate a Bologna, lì corre roba buona, mi invento, tanto sono ignoranti e nessuno si prende la briga di verificare ciò che gli do a bere.

Spengo il telefono.

Mi butto sul letto e mi tiro delicatamente i capelli all'indietro, chiudendo gli occhi.

Non capisco più chi sono.

Vado in giro per la città come se aspettassi qualcuno, come se cercassi qualcuno, sperando che Stone si faccia vivo, sperando che ne esista, almeno una controfigura.

I miei occhi sono le finestre della mia prigione mentale.

Sono intrappolata nella mia testa, vivo una realtà astratta e mi guardo in uno specchio di bugie.

Mi manca Dio.

Ripenso a quando stavo bene, a quando ero protetta dal Padre che mi amava più di tutti; dove mi trovo?

Per distrarmi metto su un film.

Sono comodamente seduta sul divano, quando due ore dopo accendo il dispositivo e mi trovo trenta messaggi.

Gibson ha chiamato rinforzi.

Sarxi, la sua migliore amica; Alessa D'Eriksen, una tomboy tipo sosia di $WE, innamorata di me, dopo avermi vista mangiare al Mc; per finire, tutti i grandi di zona.

Abbiamo un problema.

Tra i grandi di zona c'è Lo Renzo Crepes, il migliore amico di mio cugino, il fratello di MIlla.

Lui sa chi sono.

E cosa fare nel caso, parlando, chiedesse a lui? Non mentirebbe su una cosa così grave, non sa nemmeno cos'ho combinato.

I miei piano potrebbero andare in fumo, un fumo talmente scuro da attirare l'attenzione di tutti.

Cavolo!

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