Capitolo trentanovesimo.

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Cameron mi è entrato in casa con la copia delle mie chiavi, e mi ha minacciata con un taglierino.

Oh, l'ho detto.

Ora non si scappa.

Mostro una cicatrice che ho sul collo, un graffio fattomi dal gatto mentre cercavo di lavarlo.

Ci hanno creduto, i ragazzi, tutti.

Jade e Mika si lanciano occhiatine sorridendo; ecco, loro sono un problema.

Credo non gli vada a genio che un'altra ragazza abbia rubato loro la scena.

Dopo il mio sfogo, vengono a parlarmi: Jade mi fa tremila domande, chiede come ho reagito, perché non gli ho tirato un calcio nelle palle.

"Ero immobilizzata dalla paura, avevo un taglierino puntato alla gola." mi giustifico.

Mi dice che la prossima volta che capita, devo dire a Cameron: "Chiamo Jade Aurelia Fazzini."

Cosa crede, che sentendo il suo nome, un criminale si arrenda?

Le sorrido teneramente, quando si gira alzo gli occhi al cielo.

Io e Anna, che sì, anche oggi è insieme me, andiamo a prenderci da bere, allontanandoci finalmente da quella disordinata massa di problemi.

Mi sta venendo il sospetto che si fingano scemi, per vedere fin dove mi spingo.

Sarà così?

ore 22:15

Gibson, Rick e Matty mi chiamano.

Sono sotto casa di Cameron, vogliono aspettare che torni; sono disposti a passare la notte lì.

Che carini.

Tre guardie del corpo tutte per me, che mi vogliono bene e si preoccupano di proteggermi.

Papà, è un sogno vedere quello che non hai mai fatto tu, al triplo delle dimensioni.

Tua figlia è un genio del male.

Mezza Alessandria e una provincia intera ai miei piedi, tutti che mi amano ed eseguono i miei ordini, oh!

Sono al dannato controllo!

Voglio di più, sto volando.

Rendermene conto è un orgasmo fatto di pensieri.

Mi sento di nuovo potente.

Io posso fare quello che voglio, io sono io.

Rick mi dice di chiamare subito la polizia.

Hanno fatto un'imboscata a Stone, verrà da me.

E ora?

TRAPPED IN MY MIND.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora