TRAPPED IN MY MIND.

Capitolo trentatreesimo.

Circa mezz'ora dopo, sono vestita e pettinata per bene, quasi arrivata al parco.

Viene anche Anna, sono troppo timida per andarci da sola.

Sì, l'ho perdonata; lei non mi ha mai chiesto scusa ed io non ho accettato, ma ehi, è Anna.

La vedo in lontananza con una busta della spesa Conad sotto braccio, mangiando patatine pepe rosa e lime. (raga mentre lo sto scrivendo mi è venuta fame ma HAHAHA sono a dieta.)

E' proprio cringe.

La raggiungo e arriviamo sulla collina dagli altri.

Appena arrivo, Gxbb! Albino viene a pormi la mano chiedendomi scusa, "non dovevo dubitare di te".

Oh, invece dovevi eccome, dovresti ancora per la cronaca.

Sono tutti intorno a me.

MattyP mi stringe in un abbraccio e scatta un selfie, vuole inviarlo a Cameron come esca; Gibson mi guarda con un tenero sorriso dipinto sul viso pallido, ha i capelli biondi, sarà alto uno e ottanta, e il fisico robusto lo rende ancora più imponente.

Brand! scrive a Stone Junior dicendogli che siamo tutti sotto casa sua.

Già, la casa che prima era di Jackie, quella a qualche metro dalla grande collina in provincia, adesso è anche di Cameron, essendo fratelli vivevano insieme.

Stavolta ho avuto un occhio di riguardo, non lascerò che il mio piana vada in fumo per colpa mia.

E' tutto ben programmato: prima di uscire ho scritto a Milla, le ho dato le credenziali per accedere alla mia seconda identità.

Ha promesso di aiutarmi, così dopo averle spiegato che termini usare, cosa dire e come rispondere in determinate situazioni, le affido il destino dei miei problemi.

Dunque appena il B0$$ le scrive è sull'attenti, sa esattamente come comportarsi.

Dopo un attimo di tensione, il ragazzo legge ad alta voce le risposte, la mia cuginetta sta andando bene.

Vogliono obbligarlo a riverniciare le panchine da lui rovinate.

"Le panchine ve le dipingete da soli, non sono il vostro imbianchino."

Consapevole di chi c'è dietro, dotata di tale gran senso dell'umorismo, scoppio in una fragorosa e rumorosa risata.

Dannazione.